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martedì 26 giugno 2012

LA A.MUSSOLINI TACE ! SBIRRI E SBIRRAGLIA A CONFRONTO

In questi giorni due episodi da segnalare,non quello sopra,abbiate pazienza,il primo sembra uscito dal libro "Cuore" di De Amicis:  

Rimasto senza lavoro, e con moglie e due figli piccoli a carico, ha compiuto un furto in un supermercato alle porte di Siena. Il proprietario del market, però, lo ha scoperto e ha chiamato la polizia, chiarendo di non volerlo denunciare. A quel punto, gli agenti hanno pagato di tasca loro lo stretto necessario della spesa rubata: pasta, latte, pannolini e omogeneizzati,continua a leggere....

Il secondo riporta in auge un termine desueto sepolto nella letteratura: Sbirraglia,quella sporca lurida sbirraglia !
L'episodio ti rivolta l'anima,ti prende le visceri e te le strizza,la collera ti inietta gli occhi di sangue e s'infrange nell'impotenza poichè le persone cui vorresti dire due paroline sono distanti (...) tsè,per modo di dire ovvio,pero due ceffoni...
A ruota segue questa idiota d'una fascistella emotivamente abbruttita che s'inventa da un giorno all'altro avvocato alla difesa dei massacratori di Aldrovandi,non caso ma omicidio (...) dopo il pronunciamento della Cassazione (...) 
Risponde al nome di Simona Cenni una amica di Alessandra Mussolini (...) sopra il suo dialogo in feisbuck !!!
La Mussolini...tace,lei che di solito puntualizza su tutto.
Le irriferibili offese portate alla madre di Aldovrandi in feisbuck,più volte vittima,perchè ha perso un figlio e perchè una madre muore mille molte dopo la perdita di un figlio (...) qui la lettera e la denuncia e qui la cronaca della vicenda, Ilaria Cucchi "perchè sto con la mamma di Aldovrandi..." conclusasi con una condanna esemplare quanto mai rara,si sà della diffusa impunità di cui godono (o godevano sino al G8 di Genova) le forze dell'ordine.
Concludo,per fortuna non sempre la sbirraglia resta uguale a se stessa,in ogni caso oggi Annamaria Cancellieri Ministro agli interni stigmatizza e condanna severamente le dichiarazioni vergognose e inaccettabili dei poliziotti condannati avviando una azione disciplinare nei loro confronti,la decisione è stata comunicata dallo stesso Viminale !

Per cercare l'anima a Federico Aldrovandi ci si misero in 4. Luca Pollastri, Enzo Pontani, Paolo Forlani e Monica Segatto. Quattro poliziotti. C'era chi teneva e chi picchiava. Chi picchiava lo fece talmente forte che due manganelli si spezzarono sul corpo di Federico, che ostinatamente resisteva a quelle sferzate e tentava di ribellarsi, finché non venne immobilizzato. Morì verso l'alba per asfissia da posizione, con il torace schiacciato sull'asfalto dalle ginocchia dei poliziotti. Successivamente i quattro poliziotti descrissero Federico come un "invasato violento in evidente stato di agitazione" continua a leggere....

 



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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)