Vincerlo sarebbe un onore.
Ivan Basso, condannato a due anni di squalifica per doping dalla Commissione disciplinare della Federciclismo italiana, testimonial d'eccezione per la corsa verde della Lega Nord sponsorizzata da Alitalia.
Ivan Basso: " In bici per correre, la politica non c'entra "
Il corridore Ivan Basso critica i dimostranti che hanno tentato di bloccare la prima tappa del Giro di Padania. " Ci hanno urlato andate a lavorare, qualcuno ci ha anche spinto. E' giusto scioperare e manifestare, ma non è giusto superare il limite ". Basso aggiunge: " Noi eravamo in bici per correre, siamo degli atleti. Oggi era una festa dello sport. Qui la politica non c'entra ".
Ivan Basso: " In bici per correre, la politica non c'entra "
Il corridore Ivan Basso critica i dimostranti che hanno tentato di bloccare la prima tappa del Giro di Padania. " Ci hanno urlato andate a lavorare, qualcuno ci ha anche spinto. E' giusto scioperare e manifestare, ma non è giusto superare il limite ". Basso aggiunge: " Noi eravamo in bici per correre, siamo degli atleti. Oggi era una festa dello sport. Qui la politica non c'entra ".
Le contestazioni proseguiranno (dal blog di Paolo Ferrero)
Questa mattina abbiamo contestato il giro della Padania a Mondovì.
Lo abbiamo fatto con estrema attenzione per evitare di mettere in pericolo l’incolumità dei manifestanti, dei ciclisti e delle forze dell’ordine.
Di fronte a questa nostra responsabilità gli organizzatori fanno finta di non capire e il dirigente della Lega Nord Michelino Davico, nella sua duplice veste di sottosegretario agli interni e di presidente dell’associazione che ha organizzato la corsa, ci accusa di essere incivili.
A Davico rispondo che il progetto della Lega Nord di secessione della Padania è un progetto eversivo e fuori dalla carta Costituzionale, che è indecente che la Federazione Ciclistica si sia piegata ai voleri della Lega Nord costruendo un evento sportivo che si caratterizza come pura propaganda di partito e che noi continueremo le contestazioni per tutta la durata della corsa.
Nel 150 anniversario dell’Unità d’Italia e mentre il governo sta demolendo il contratto nazionale di Lavoro, la Lega si tolga dalla testa di poter organizzare le sue pagliacciate senza che nessuno la contesti.
Ho fatto abbastanza chilometri piegato sul manubrio di una bicicletta da corsa per indignarmi dell’uso distorto e di regime che la Lega vuole fare del ciclismo.No pasaran !
Lo abbiamo fatto con estrema attenzione per evitare di mettere in pericolo l’incolumità dei manifestanti, dei ciclisti e delle forze dell’ordine.
Di fronte a questa nostra responsabilità gli organizzatori fanno finta di non capire e il dirigente della Lega Nord Michelino Davico, nella sua duplice veste di sottosegretario agli interni e di presidente dell’associazione che ha organizzato la corsa, ci accusa di essere incivili.
A Davico rispondo che il progetto della Lega Nord di secessione della Padania è un progetto eversivo e fuori dalla carta Costituzionale, che è indecente che la Federazione Ciclistica si sia piegata ai voleri della Lega Nord costruendo un evento sportivo che si caratterizza come pura propaganda di partito e che noi continueremo le contestazioni per tutta la durata della corsa.
Nel 150 anniversario dell’Unità d’Italia e mentre il governo sta demolendo il contratto nazionale di Lavoro, la Lega si tolga dalla testa di poter organizzare le sue pagliacciate senza che nessuno la contesti.
Ho fatto abbastanza chilometri piegato sul manubrio di una bicicletta da corsa per indignarmi dell’uso distorto e di regime che la Lega vuole fare del ciclismo.No pasaran !
Paolo Ferrero contesta il giro della padania a Paesana |
Fonte
Non avete capito che tentando di bloccare il giro della Padania avete fatto un piacere enorme alla Lega, che oltre alla solidarietà di Moser e dell'inviata di Rai Sport 1 ha ricevuto quella di tante persone che nemmeno votavano Carroccio. Stronzi.
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