google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: "LEI SIGNORA NON SI CHIAMA LELE MORA,DELL'UTRI,TARANTINI,LA VITOLA, BOSSI,TREMONTI,SCAIOLA ETC,ETC...

lunedì 5 settembre 2011

"LEI SIGNORA NON SI CHIAMA LELE MORA,DELL'UTRI,TARANTINI,LA VITOLA, BOSSI,TREMONTI,SCAIOLA ETC,ETC...

Ricchi spiantati e veri poveri Caro direttore, abbiamo appreso che Berlusconi ha dato tutti quei soldi a Tarantini perché «poverino» era in difficoltà. Non aveva da mangiare? Non aveva casa? Non sapeva come soddisfare i bisogni primari della famiglia? No. Niente di tutto questo. Tarantini non poteva più permettersi il tenore di vita a cui era abituato (sic). Ecco perché il premier è intervenuto. Come scusa è anche peggio di quella della nipote di Mubarak, ma anche fosse vero non so proprio come spiegare ai miei figli una storia come questa. Con i quali io e mio marito discutiamo necessità e spese per fare loro capire quello che possiamo permetterci e quello cui invece dobbiamo rinunciare. Abbiamo già abbastanza problemi con adolescenti che devono imparare a crescere in una società in cui l’apparire ha di gran lunga surclassato il più semplice essere e dove sembra impossibile fare discorsi di risparmio e di rinuncia in momenti di così grave crisi che ci ha colpito da vicino facendo perdere il lavoro a me, mamma di famiglia lasciandoci con il solo stipendio di mio marito. Che faccio vado anch’io a suonare il campanello ad Arcore o a Palazzo Grazioli? Lettera firmata Dopo le giornate della gioventù di Madrid con milioni di ragazzi riuniti attorno a Benedetto XVI Mario Vargas Loosa ha scritto su El Pais che una società democratica non può combattere efficacemente i propri nemici, a partire dalla corruzione, se le sue istituzioni non sono saldamente sostenute da valori etici. Bruno Forte, vescovo e teologo ha ripreso queste parole del Nobel per la letteratura domenica sul Sole XXIV. E ha aggiunto: «alla logica egoistica dell’accaparramento bisogna opporre un’educazione alla solidarietà e allo spirito di servizio in vista del bene comune. Al consumismo sfacciato bisogna reagire con una scelta di sobrietà , allenandosi al sacrificio e alla condivisione con i più deboli. Questo avverrà soprattutto con l’aiuto dei giovani che sono il nostro futuro». Mi limito a ricordare il doppio appello dell’ intellettuale laico e del presule. Perché non farne spunto di riflessione e dibattito? Chi ha voglia di discuterne? Genitori, insegnanti, studenti? Fatevi avanti. 
Pierangela Fiorani p.fiorani@laprovincia pavese.it 

Silvio Berlusconi noto per la sua munificenza regale verso i bisognosi risponde con una lettera ad una vedova con tre figli  bisognosa di aiuto.....

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