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venerdì 8 aprile 2011

Annozero intervista Lele Mora: imbarazzo quando si parla di 'ndrangheta





Annozero di ieri, giovedì 7 aprile: Lele Mora viene intervistato davanti a un locale, nel corso di una festa. Solite domande sul cosiddetto Rubygate, solita difesa d'ufficio dell'ex parrucchiere, sicuro nelle proprie risposte, nella tenace difesa di Silvio Berlusconi e delle proprie tesi "complottistiche". Dirà, addirittura, che la cosa sia in realtà stata ordita da Gianfranco Fini. E con una certa, e ostentata, sicurezza.

Fermezza che viene meno, però - se ci si fa caso - al minuto 8,56 del video dell'intervista che vi proponiamo: la giornalista del programma di Rai Due fa il nome di Paolo Martino, impresario calabrese arrestato pochi giorni fa, in odore di 'ndrine e che, secondo un'informativa della procura di Milano già citata su questo blog, sarebbe "un boss della 'ndrangheta mica da ridere (...), con precedenti per mafia e traffico di droga, rapporti con massoneria ed estrema destra".

Martino e Mora, stando alla procura, sarebbero in contatto. Il primo, peraltro, è stato socio fino al 2007 di una società di compravendita di videopoker amministrata da un fedelissimo del manager dei vip, Stefano Trabucco, già socio a sua volta di un'altra srl in compagnia di personaggi poi coinvolti nella recente indagine sulla cocaina alla discoteca Hollywood. E se dici Hollywood dici Mora.

Noi un nostro racconto sulla bancarotta della Lm Management, sui rapporti da accertare con Paolo Martino, su Giuliante, avvocato di Mora, Formigoni e Ruby, su un certo mondo illuminato dall'operazione "Redux-Caposaldo", ve l'avevamo proposto in più puntate. Ora è il caso d'aggiornare l'"archivio" con questa intervista. Pregandovi di notare - ancora, e senza insinuare nulla di che - il cambio di tono assunto da Mora con l'aprirsi dell'argomento.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)