Milano, 9 nov. (Adnkronos) – Un gruppo di 39 persone tra le quali volontari, rappresentanti del mondo politico e culturale milanese, hanno depositato una denuncia nei confronti del sindaco di Milano Letizia Moratti e del vicesindaco Riccardo De Corato, per i ripetuti sgomberi dei campi rom nel capoluogo lombardo. I reati ipotizzati nell’esposto sono quelli di abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento con l’aggravante di averli commessi per finalita’ di discriminazione e di odio etnico e razziale.
A firmare l’esposto sono, tra gli altri, Vittorio Agnoletto e i volontari del gruppo di sostegno Forlanini. Gli sgomberi effettuati negli ultimi tre anni a Milano sono oltre 360 e tutti, si lamenta nella denuncia “senza alcuna alternativa abitativa”.
Non solo: “nell’agosto del 2008 -si legge nell’esposto- il Comune ha ricevuto oltre 13 milioni dal fondo per al sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico del ministero dell’Interno. Il finanziamento e’ stato ottenuto sulla base di un progetto avente per titolo ‘Diversi campi e insediamenti nel territorio comunale: riqualificazione, messa in sicurezza, alleggerimento delle aree adibite a campi nomadi, integrazione sociale e lavorativa’. Gia’ nel progetto e’ evidente la sproporzione macroscopica nell’utilizzo di tali fondi: degli oltre 13 milioni di euro stanzia, ben 11 sono gia’ stati usati o verranno destinati ad attivita’ della cosiddetta sicurezza,vale a dire sgomberi, misure di controllo e segregazione delle famiglie che vivono nei campi, mentre solo 2 milioni sono stati destinati ai percorsi di integrazione sociale e lavorativa”.
E’ quanto basta per far dire ad alcuni dei promotori rappresentati dagli avvocati Gilberto Pagani e Anna Brambilla, presenti oggi in Tribunale a Milano, che “Letizia Moratti e Riccardo De Corato hanno fatto una scelta di persecuzione nei confronti dei rom, da oggi nostri vicini europei”.
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