google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: Tettamanzi e la moschea a Milano

lunedì 6 settembre 2010

Tettamanzi e la moschea a Milano

100cosecosi-L'Arcivescovo Dionigi Tettamanzi potrebbe essere una personalità etica,sensibile,animato da una fortissima passione morale,abitato,mosso da un afflatto spirituale e da una generosità inconsueta per i nostri tempi oppure un ipocrita,un politico abile che muove la pedina "libertà di culto" aperta anche ai credenti di fede mussulmana per suoi misteriosi fini ?
Perchè mi pongo questi interrogativi ?
Poi...rammentatela "delicatezza" con cui i colonnelli leghisti sono soliti replicare ai sermoni del Vaticano e della CEI ogni qual volta muove critiche alle sue politiche...
" aprano le porte del vaticano e se li portino a casa loro gli immigrati ! "
Ad una prima lettura una replica beffarda,sarcasmo etc,più in là:" cercate di non sconfinare qui spacciamo solo noi..." e con uno sforzo supplementare :" scherzi a pare fatelo voi per primi il gesto generoso che poi ne parliamo ! "

Torniamo a Tettamanzi,la bestia nera di castelli e Salvini (...) Perchè non dovrebbe essere difficile a Milano reperire un luogo di culto tra le tante proprietà della Chiesa in stato di abbandono e destinarlo ai mussulmani,anche piccolo,oltre l'apparenza della provocazione (come cercherebbero di contrabandarla posti in imbarazzo i leghisti) sarebbe un gesto simbolico di grande rottura e politicamente suscettibile con le sue onde di toccare il sentire della società civile sin nelle sue fondamenta,metterebbe all'angolo le politiche xenofobe della città e della sua amministrazione,pseudo cristicola se si pensa alla Moratti o a CL ,la santissima mafia lombarda.
Il gesto avrebbe la portata di una scomunica,avrebbe una risonanza internazionale e diciamocelo con franchezza sarebbe rivoluzionario e perfettamente in linea con il sentire ecumenico e spirituale di una buona parte della cristianità oltre a rievocare il dimenticato Concilio Vaticano II°.
Sarebbe un gesto coraggioso,sarebbe mà non lo è semplicemente perchè non avverrà mai qualunque oscura realtà dovesse incombere sulla Milano del Cardinale Borromeo il santo patrono.
Come Benedetto XVI° e molti sui predecessori Tettamanzi preferisce attenersi al proclama sterile atto a suscitare gli attacchi del carroccio,si dirà che è una moda quella della vittima da Silvio che l'inaugura a Fini per venire all'attualità;il ruolo della vittima s'installa nella percezzione del pubblico e della parrocchietta e questo basta e avanza,un po più in là no,non si puo,è una prerogativa dei santi e poi si suppone il  Tettamanzi non ha ancora rinunciato all'opportunità di concorrere all'elezione che lo scaravolterà sul soglio pontificio ed è altresi risaputo che li i santi non ce li vogliono,debbono stare ai margini,nella terra di nessuno,nella "no man'sland" a salvare la faccia della Chiesa cavalcando l'impossibile,il miracolo in una immensa solitudine,non a imbarazzare le altissime gerarchie e la..."tradizione" che in astratto è una cosa ed evocata tutti i santi giorni sino alla noia e storicamente il disastro che sappiamo con le sue innumerevoli,incalcolabili vittime!
Per stare all'attualità basti pensare al fenomeno Pedofilia e a quanto è costato alla Chiesa in termini di reputazione e denaro contante;il gesto sarebbe di una tale portata da porre la Chiesa all'avanguardia nei valori che contradistinguono la convivenza civile nelle società moderne,tolleranza e solidarietà.
Qui soto le parole del Tettamanzi:implicitamente tra le righe anche una fortissima autocritica,un lapsus,gli è sfuggita,si è distratto per un momento,la Chiesa milanese è una istituzione della città,lo è sempre stata.
Perchè si pone al di sopra delle parti,svicola per cosi dire,perchè non assumere in relazione alle proprie disponibilità (sappiamo che sono in potenza illimitate) la reponsabilità di un gesto di grande generosità ?


Le istituzioni civili milanesi devono garantire a tutti la libertà religiosa e il diritto di culto – dice l’arcivescovo di Milano a La Repubblica – I musulmani hanno diritto a praticare la loro fede nel rispetto della legalità. Spesso però la politica rischia di strumentalizzare il tema della moschea e finisce per rimandare la soluzione del problema, aumentando il livello di scontro, mentre potrebbe diventare uno stimolo per migliorare il livello della convivenza civile”, continua a leggere.....


Moschee, la Lega Nord all'attacco
una legge regionale per bloccarle

Il progetto di Gibelli, vice di Formigoni, fissa regole ferree per i luoghi di culto Previsti il principio di reciprocità e il referendum. "E' la nostra battaglia d'autunno" Un altro capitolo, riguarderà la distinzione più stringente tra i luoghi di culto e i centri sociali o culturali che nell’attuale legislazione sono messi sullo stesso piano. "Non si potrà più pregare in locali destinati ad attività culturali "— aggiunge il vicepresidente della Regione — Adotteremo il modello in vigore in Egitto,continua a leggere....

0 commenti:

Posta un commento

"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)