Era l’aprile scorso e sindaco e direttrice furono l’un contro l’altra. Il sindaco, in carica dal 1992, riconfermato con il 62 per cento dei voti dai settemila circa abitanti di Adro, ricevette allora una lettera dalla direttrice. C’era scritto che mancavano diecimila euro nei pagamenti delle “rette” per la refezione dei bambini. Cosa fece allora il sindaco Lancini? Trovò quei soldi in bilancio, tagliò altre spese, suggerì risparmi? No, stabilì che “Chi non paga non mangia”, anche, anzi soprattutto se a non pagare sono i genitori e a non mangiare i bambini. Niente più pasti per i figli dei morosi, guarda caso quasi tutti immigrati, genitori e figli. Lancini “condì” la secca risposta alla direttrice con il consiglio: “Carne di maiale anche agli islamici, se la assaggiano gli piace”. La direttrice non obbedì. Il tutto finì sui giornali e gli italiani cominciarono a discutere se fosse giusto e “istruttivo” per genitori e figli tenerlia digiuno oppure se fosse una cucina di cattiveria umana quella che serviva questa pietanza.
Si mise di mezzo un altro Lancini, stavolta di nome Silvano e di professione imprenditore e non sindaco. Tirò fuori libretto degli assegni e penna e firmò di tasca sua un assegno con cui pagava la mensa a tutti per l’anno in corso. E ci mise sopra una lettera anche lui, dicendo che era un’infamia non dare da mangiare a quei bambini, qualunque fosse il motivo, qualunque fosse la ragione, non c’era giustificazione. A questo punto la storia di Adro fece il “salto di qualità”. Le mamme, la maggior parte e gli abitanti di Adro, la maggior parte, insorsero contro il Lancini che pagava e si schierarono con il Lancini che toglieva il piatto ai morosi. Il gesto del Lancini pagatore non fu visto e vissuto come generosità ma come provocazione. A maggio “Adrio News”, il bollettino del Comune, stampò undici pagine di protesta, e di insulti, contro di lui. La gente, la maggior parte, non voleva fosse trovata altra soluzione, anzi non voleva una “soluzione”, voleva proprio la punizione di chi non paga. Chi le toglieva la possibilità di punire era di fatto un traditore, un mestatore. A Lancini Silvano che aveva pagato per quelli che non pagavano nessuno o quasi ad Adrio rivolse e rivolge più la parola. Lui oggi dice: “I fatti sono chiari per chi vuole vederli, lasciatemi fuori, per favore”. Aveva scritto e pagato, ora non parla più, non ha più parole.
L’altro Lancini, Oscar il sindaco, inaugura il Palio della città. Non si teneva dal 1992. Sindaco orgoglioso della rinnovata festa che prevede con maligna e non voluta e percepita ironia, la gara del budino e il lancio delle uova. I soldi per il Palio ci sono e pure la voglia della gente di divertirsi e partecipare. Giuseppina Paganotti ha invece finito di guastare la festa e l’umore del paesino nel bresciano, l’ex direttrice sta facendo i bagagli, l’Associazione chiude e lei se ne va insalutata ospite: “Non posso fare altro, è finita”. A giugno infatti in sua assenza era stata indetta una riunione dell’Associazione. Presente il sindaco, i genitori, non tutti, ma quanti bastavano, hanno eletto un nuovo direttivo formato da gente d’accordo sull’inviolabile principio che chi non paga non mangia e sul suo corollario che chi non ha pagato va punito, anche per interposto figlio. Il sindaco vittorioso spiega: “Mangia chi paga e mangia quel che c’è, cattolico o islamico che sia. Menù padano (il sindaco è leghista). Io amministro Adro, del resto d’Italia non mi frega niente”.
La gente di Adro è con lui: generosamente hanno donato ben più dei 240mila euro che mancavano ai sei milioni e settecentomila spesi per rifare bello e funzionale l’intero edificio scolastico. Hanno pagato di buona voglia, hanno tirato fuori più del necessario. Non è gente avara nè povera, sul bollettino del Comune si legge “Grazie al grande cuore di Adro”. Cuore che batte per i bimbi della famiglie in regola, per gli altri battiti sospesi, anzi orgogliosamente negati. La storia è finita, la storia di Adro. Chi ha vinto e chi ha perso ha ruolo, identità, consenso e cognome. “Cosa” ha vinto…il nome a questa “cosa” datelo voi, è un nome antico come l’umanità ma sempre fresco e vivo e sempre di casa, soprattutto tra la “brava gente”.
(esprite la vostra opinione direttamente al sindaco di Adro) Email: sindaco@comunediadro.netQUESTI CERVELLI DELLA SNINFA (vero nome LINFA opposizione ad Adro) FANNO MARCIA INDIETRO, IL SINDACO NON E' PIU' RAZZISTA, A LORO DIRE, ORA E' UN FEUDATARIO!!!! SECONDO NOI, DEVONO CAMBIARE SPACCIATORE, PERCHE' E' TAGLIATA MALE.
IN CONSIGLIO COMUNALE, QUANDO NELLA DIALETTICA VENGONO TOCCATI SUL VIVO, SI COMPORTANO COME UN COITO INTERRUCTUS, SOBBALZANO, SUSSULTANO, TRABALZANO. GUAI A DIR LORO CIO' CHE SI PENSA, PER LORO E' SEMPRE, COME MINIMO, ANTI DEMOCRATICO E DESPOTA.
110.000 EURO SONO TANTI SONO POCHI, MA CERTAMENTE PIU' CHE SUFFICIENTI A COPRIRE LE SPESE DEI MOROSI.PERCHE' TANTA CAGNARA?
COLPA DEL SINDACO CHE E' ANDATO IN TELEVISIONE, DICONO LORO, A DIFENDERE ADRO, DAL CIRCOLO MEDIATICO ORDITO CON L'APPOGGIO DELLA SNINFA, DALL'INFAMANTE ACCUSA DEI MEDIA SINISTROIDI RIVOLTA AI CITTADINI D'ESSERE RAZZISTI, DICIAMO NOI.
PER LORO IL CONCETTO "RIPORTARE LA SERENITA'" NELLA COMUNITA' COME DA LORO RICHIESTO IN CONSIGLIO COMUNALE 10 MIN. PRIMA, SIGNIFICA VOLANTINARE IN PIAZZA, 10 MIN. DOPO, DANDO AL SINDACO DEL FEUDATARIO!
CHE SCIOCCHI QUESTI CERVELLI, FORSE PENSANO, ESSENDO LORO ACCULTURATI, CHE GLI ADRENSI SIANO DEGLI STUPIDI.
NOI STIAMO DALLA PARTE DEI GENITORI E NON DEI CERVELLI!
"Visto quello che scrivete e COME lo scrivetre, siete VOI che dovete cambiare spacciatore" ;))
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un commento ci sarebbe.VERGOGNATEVI
RispondiEliminaMa guarda un po adesso abbiamo un cittadino di Adro che naviga per blog nel web e che ci dice che dobbiamo vergognarci !
RispondiEliminaIo l'ho sempre detto che agli stronzi bisogna dar da mangiare pietre cosi non galleggiano più!
Che ci possiamo fare...cosi è la vita,galleggiano r riescono a puzzare lo stesso!
Che gente c'è in Adro? C'é la Chiesa in Adro? O é stata bandita ed i preti convertiti al paganesimo del dio Po? Che si distacchino dall'Italia perché gente simile non la vogliamo!
RispondiEliminaUno sputo di paese che riesce a fare schifo come una scorreggia di un dio minore !
RispondiEliminahanno fatto più che bene...e a tutti i benpensanti...andate voi a fare un giro all'estero e poi tirate le somme su chi sono i veri razzisti..ad ogni modo se questo è razzismo io sono ben felice di essere considerato tale.
RispondiEliminaI Figli non devono mai pagare x gli errori dei propri genitori.
RispondiEliminaLa teoria razzista è il tentativo di un Piccolo Borghese di diventare nobile.
Forse un giorno capiranno....
se il popolo italiano boicottassero tutti i
RispondiEliminaprodotti padani vorrei vedere bossi è c.....
cosa farebbero quelli alimentari forse li farebbero mangiare coso la come si chiama il bamboccione figlio di bossi
Al cretino fiero di essere un razzista:"guarda che io già vivo all'estero!"
RispondiEliminaFammi un favore non tornare più su queste pagine che poi mi tocca disinfettare,passare la candeggina su blog!
Grazie sei molto gentile
Ma perchè non far semplicemente pagare il dovuto dai genitori morosi??
RispondiEliminale mancate rette non sono per indegenza ma per calcolata furbizia e come tale va combattuta ma ASSOLUTAMENTE le colpe dei genitori non devono cadere sui bimbi.
Le rette sono state pagate da un benefattore !
RispondiEliminaIl punto non sono le rette ma il razzismo del sindaco già condannato dal giudice di pace per discriminazione razziale,punto e basta,lei mi sà è un po all'oscuro di tutta la vicenda oppure non ha letto l'articolo oppure ci fà !
Si chieda perche il benefatore è stato insultato,aggredito per la sua donazione se ci tiene tanto a fare delle domande ?
Si chieda perchè tanta ma tanta Italia ha assistito allo spettacolo delle assemblee di Adro in televiione provando un disgusto da vomito alla presenza di quelle famiglie cosi per "bene"!
Secondo me me (sono l'anonimo del 6 Settembre e mi chiamo Roberto)molta gente non sopporta di dover sempre e comunque pagare e vedere che i soliti furbi la fanno franca a prescindere.
RispondiEliminaecco quindi che si scatenano i più bassi istinti umani tra cui il razzismo.
Sono dell'idea che un regolare comportamento da parte di tutti non darebbe adito a tali odose prese di posizione.
Se la famiglia è indegente i buoni mensa vengono elargiti gratis dal comune.
Basta presentare adeguata documentazione.
Non scordiamo inoltre che non tutte le famiglie in causa sono extracomunitarie.
Domandiamoci quindi il perchè di tanto consenso verso il sindaco e non rifuggiamoci dietro alla solita e comoda accusa di razzismo.
ops! refuso.
RispondiElimina" sono l'anonimo del messsaggio delle ore 16:35 del 7 (non del 6)Settembre e mi chiamo Roberto".
Mi perdoni.
Attenzone... con la storia del consenso,perchè potremmo ipotizzare che hitler aveva in una qualche maniera le sue buone ragioni per precipitare la Storia nell'infamia del socondo conflitto mondiale con la Shoah e l'Olocausto...
RispondiEliminaSi tenga presente che le patologie non possono essere scambiate o confuse per dinamiche logiche,comprensibili!
La follia umana è quello che è purtroppo e il consenso di massa spesso l'abbraccia.