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domenica 25 luglio 2010

Leonardo da Vinci

Al Cenacolo le foto "vietate" del premier
All'ingresso del Cenacolo vinciano è scritto in tutte le lingue che è vietato fotografare soprattutto con i flash. E non c'è chi non vorrebbe posare davanti al fragile capolavoro. Qualcuno ci riesce... con la scusa del servizio di Stato
Fonte
Il divieto di foto al Cenacolo
non regge alla prova premier
I flash dannosi per la delicatissima superficie dell'affresco, ma lo scatto "ufficiale" impone la deroga

di LUCA DE VITO

Il divieto di foto al Cenacolo non regge alla prova premier I divieti che accolgono i visitatori del Cenacolo

Un piano americano, con i due presidenti sorridenti davanti e Il Cenacolo di Leonardo da Vinci come sfondo. La fotografia del premier Silvio Berlusconi insieme con il presidente russo Dmitrij Medvedev davanti al capolavoro vinciano, scattata venerdì durante la visita a Santa Maria delle Grazie dopo l'incontro in prefettura, ha fatto il giro del mondo ma ha sollevato anche dubbi e proteste. Perché ai comuni mortali non è consentito fare fotografie al Cenacolo e ai presidenti in visita istituzionale invece sì?

Sebbene il cartello che campeggia davanti all'entrata del museo sia piuttosto eloquente in merito  -  una macchina fotografica sbarrata con il simbolo del divieto  -  per i fotografi che venerdì hanno seguito i due presidenti fare gli scattinon è stato certo un problema. "Il presidente russo ha espresso il desiderio di una foto ricordo  -  si è giustificato il soprintendenteper i Beni Architettonici di Milano Alberto Artioli, presente alla visita  -  e considerato che io sono la persona in grado di dare l'autorizzazione, ho detto che non c'erano problemi".

Le foto "vietate" del premier

Lo stesso Artioli ha confermato la presenza del divieto di effettuare gli scatti, sia per motivi di diritto d'autore sia per questioni legate alla conservazione delle opere, fatte salve autorizzazioni straordinarie rilasciate dalla stessa soprintendenza. "Le luci delle macchine da presa o i troppi flash possono causare un'eccitazione termica e rovinare il dipinto, ma in questo caso si trattava di pochi scatti. Come si vede anche dalle foto i flash erano piuttosto lontani, non vedo dove sia la polemica".

Berlusconi a Milano | Medvedev sull'attenti

Sui banchi del Pd in Consiglio comunale però non la si pensa allo stesso modo: "Si tratta di un episodio increscioso  -  dichiara Davide Corritore  -  una foto non avrà rovinato il Cenacolo, ma in tutto il mondo abbiamo trasmesso l'idea che quello che non è consentito ai cittadini normali è consentito ai presidenti. Un qualunque altro sovrintendente avrebbe impedito che quelle foto venissero scattate. Quanto è avvenuto è un danno all'arte e alle istituzioni stesse".

Lo strappo alla regola  -  avvenuto nel corso di una visita durata circa quindici minuti  -  non sembra invece scandalizzare nessuno della maggioranza. "Non è certo una fotografia a rovinare il Cenacolo  -  getta acqua sul fuoco Michele Mardegan, consigliere del Pdl e presidente della Commissione cultura in Consiglio comunale  -  mi sembra il minimo di ospitalità che si dovesse dare a fronte della visita del presidente di una nazione importante come la Russia. Impedire di fare quegli scatti, oltre che assurdo, sarebbe stato anche irrispettoso".

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