Onestamente,non potete che essere d'accordo con me,i leghisti hanno una particolare predisposizione per la satira nel senso che sanno fornire abbondanti "argomentazioni" al nemico "sinistro" !
Il post qui sotto (di qualche mese prima) non è un post satirico,è un post satirico d'eccezzione,lo hanno scritto loro,l'ho preso doi pari passo da uno dei loro blog,se la cantano come nessuno,riescono a prendersi sul serio come i matti al manicomio,nessun pudore o ritegno,sconcertante,desolante o racappriciante?
Diciamo surreale e grottesco dovrebbe bastare;ma poi sanno che vuol dire?!«Basta strette di mano. Per evitare che l’influenza A si diffonda reintroduciamo il saluto romano». Un’originale espediente contro la pandemia del virus H1N1 quella messa in campo dal vice sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini: «Da oggi salutatemi con il braccio alzato e dicendo Ave Genty».
E’ l’idea geniale dello Sceriffo Gentilini, che appresa la possibilità di contrarre il virus anche attraverso una semplice stretta di mano, vuole tolleranza zero. «Stop alle strette di mano, da oggi si alzi braccio dicendo Ave» quando si saluta - spiega lanciando il braccio destro dritto sopra la spalla - un saluto che ha duemila anni di storia e permette di non avere contatti tra le persone. Questa dell’influenza è una cosa davvero pericolosa e dobbiamo pensare ad una prevenzione capillare, anche se si tratta di cambiare le abitudini». Gentilini per impedire ai germi di correre lungo le mani strette in saluto propone proprio il gesto con cui i romani tributavano la loro riconoscenza.. «Bisogna dire Ave mentre si fa il saluto - precisa lo sceriffo - altrimenti si viene fraintesi e poi partono le solite strumentalizzazioni. L’importante è che il virus non si diffonda per Treviso. Per questo credo il braccio alzato sia una buona soluzione. Rimarrebbe il saluto che usano i militari, ma mi sembra meno adeguato. Molto meglio il saluto romano che viene da lontano e tutti conoscono».
Fonte (Lega Nord Umbria)
E’ l’idea geniale dello Sceriffo Gentilini, che appresa la possibilità di contrarre il virus anche attraverso una semplice stretta di mano, vuole tolleranza zero. «Stop alle strette di mano, da oggi si alzi braccio dicendo Ave» quando si saluta - spiega lanciando il braccio destro dritto sopra la spalla - un saluto che ha duemila anni di storia e permette di non avere contatti tra le persone. Questa dell’influenza è una cosa davvero pericolosa e dobbiamo pensare ad una prevenzione capillare, anche se si tratta di cambiare le abitudini». Gentilini per impedire ai germi di correre lungo le mani strette in saluto propone proprio il gesto con cui i romani tributavano la loro riconoscenza.. «Bisogna dire Ave mentre si fa il saluto - precisa lo sceriffo - altrimenti si viene fraintesi e poi partono le solite strumentalizzazioni. L’importante è che il virus non si diffonda per Treviso. Per questo credo il braccio alzato sia una buona soluzione. Rimarrebbe il saluto che usano i militari, ma mi sembra meno adeguato. Molto meglio il saluto romano che viene da lontano e tutti conoscono».
Fonte (Lega Nord Umbria)
0 commenti:
Posta un commento
"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)