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giovedì 24 giugno 2010

La "trota" vuole godere del privilegio di essere la sola manifestazione umoristica del paese!

La "trota"
 Arrivo a Milano a tarda sera,con la mente vado a tutti gli episodi che ho scritto sul "diario segreto",li ripasso ad uno ad uno e allo stesso tempo mi rassicuro:"in fondo si tratta solo di un interrogatorio" l'avvocato me lo ha vivamente consigliato,una certa immagine conta per il giudice che dovrà emmettere la sentenza,si deve mostrare la massima disponibilità e fiducia verso la giustizia.
Tuttavia non mi riesce di chiudere occhio,sarà l'eccitazione,un che di inquietudine,sottile.

All'indomani raggiungo Varese,mentre attraversiamo il centro storico della città a piedi per raggiungere la questura insieme a lui inquadro qualche dettaglio,un breve intenso scambio di idee;un caffè,poi un'altro,qualche sigaretta e una breve cavalcata nella "storia" di Varese,la prima città a cadere nell'abbraccio asfittico del Carroccio,poi il fatto che tutti si conoscono e un mezzo infarto quando mi dice ridendo,l'avvocato,che ha condiviso per un breve periodo il suo studio legale con Bobo Maroni il ministro agli interni!
Insomma a Varese Papa Umberto,la "Trota",Maroni,Calderoli e tutti gli altri sono di casa e io saro giudicato nella tana del lupo !
Poi l'avvocato intuendo forse la mia inquietudine mi mostra la prima pagina del quotidiano locale "Varese notizie" una indagine statistica ha appurato che la maggior parte della popolazione auspica da parte della Svizzera una annessione,pare che dall'altra parte si stia piuttosto meglio,burocrazia,tasse,standard di vita etc,pare...che Varese stia vivendo un certo declino e questo dopo quasi un decennio di dominio incontrastato del carroccio (...),la Lega Nord se ne è parecchio risentita,fioccano dichiarazioni di fuoco e strida "al tradimento,ingrati ..." e via dicendo e replica secca :"...se nascerà la Padania saremo lieti di annetterci anche il Canton Ticino ! " al che mi sono chiesto quale sarebbe stata in proposito l'opinione degli svizzeri interessati.
L'avvocato mi dice che ha passato il "diario segreto" a qualcuno che bazzica la letteratura più seriamente di me (...) dice che si è divertito un sacco e si congratula con me per la vena inventiva ma che sarebbe il caso di correggere una volta per tutte gli errori di grammatica...
Ribadisco che apparire un "dilettante" aiuta e ridimensiona la mia vanità,il mio ego ed al contempo sollecita qualche indulgenza nella critica del "belpaese" notoriamente appiattita certo ma feroce quando emerge.
Ci accomodiamo in una saletta al piano superiore della questura dopo una brevissima attesa,alla richiesta dei miei documenti non esibisco i miei quelli italiani,oppongo la mia carta di identità francese e metto subito in chiaro (per quanto possa servire) che sono un cittadino francese.
Mi interroga un giovane ufficiale,sguardo leggermente corruciato,quasi impercettibile,molto serio e un po fuori dall'ordinario è presente anche un alto funzionario,entrambi cortesi,fermi,sorridenti e risoluti,affatto zelanti...dietro di essi appesa in bella vista  una citazione di Davigo,uno dei giudici di "mani pulite" che fà più o meno "Le conseguenze dei reati dovrebbero ricadere su chi li commette e non su chi li scopre"

Mi viene posta una prima domanda che mi sorprende :"..signor Abbatangelo quali sono le sue attuali condizzioni economiche? Lei si considera benestante o..."
Sorpreso rispondo che sono un artista e come tale in questo periodo condivido e partecipo pienamente al disagio che vive il paese intero.
L'idea che mi suggeriscono mi dice che non hanno molto approfondito "il caso" mà è solo una impressione.
Mentre rispondo mi vengono alla mente certi commenti acidi piovuti sul blog fra essi: "speriamo che la "trota" possa comprarsi una Ferrari o pagarsi le ferie con i tuoi quattrini bastardo ! "
L'interrogatorio dura poco più di due ore,sin dall'inizio il relatore trova molte difficoltà a sintetizzare le mie risposte.
"lei ha un blog...ha pubblicato una serie di articoli..." e io con l'aiuto del mio avvocato che spiego cortesemente che ho pubblicato,scritto una novella,una storia inquadrabile nella letteratura satirica (solo uno degli aspetti) estesa in una serie di episodi che si ispirano a fatti di cronaca per la maggior parte inquadrabili in manifestazioni razziste e xenofobobe le quali suscitavano la mia indignazione in quanto italiano e artista (...) 
Entro nel dettaglio con pedanteria minuziosa "si tratta di un racconto che si dispiega,gioca l'iperbole,la creazione fantastica,surreale,inverosimile ad una precisa finalità,riportare il lettore alla cronaca (la stessa che mi ispira) farlo riflettere ed al contempo anticipare tutta una serie di eventi se possibile disinnescandoli e faccio un esempio citando uno degli episodi,quello dove la "trota" con una banda di amici raggiunge Roma per far saltare in aria la placca in marmo che celebra la "Breccia di Porta Pia" uno degli eventi cardini del Risorgimento,dell'unità d'Italia.
E poi riporto un episodio di cronaca recente accaduto a Villa Borghese nei giardini del Pincio e precisamente la distruzzione vandalica dei busti risorgimentali !
A sott'intendere che a tutta evidenza l'episodio,il racconto potrebbe averli dissuasi dal primo più importante obbiettivo,provocazione e in ogni caso fatto intuire al lettore informato che il seguito...che verrà!
Aggiungo che di solito la letteratura e l'immaginazione vengono ridicolizzati dalla inventiva di cui è capace la realtà (...) e che io con la mia pratica dilettantesca della letteratura ho come l'impressione di anticiparla,evocarla politicamente parlando (...) Il pc si blocca grazie alla "tempestività" del correttore e ne approfittiamo per mettere a punto certi verbi e i punti salienti delle mie dichiarazioni.
Esibisco inoltre la copertina in PDF della raccolta con la nota immagine della "Cappella Sistina" con Dio Umberto che concede con il dito nepotista la "vita" a Renzo Bossi e indico la prefazione in cui si dice chiaramente che si tratta di satira "una risata vi seppellirà " di fantasia etc,
Ecco che l'interrogatorio subisce un momento di confusione,credevano di dover stendere una relazione intorno a degli articoli e invece si trovano catapultati nella letteratura,in certe sue forme sperimentali,anarchiche e illuminate da una sola regola " non ci sono regole e seppure c'è nessuno sà quale sia ne dove abiti ! "
Risparmio loro la "tiritera" sulla libertà di espressione sancita nella Costituzione ed ogni connotazione politica e non manco di far presente la mia identità di artista (cosa su cui sono molto informati) e di come mi sono ispirato al Surrealismo e al Dadaismo per concepire il percorso letterario del "diario segreto"
Insomma ci è voluto un bel po di tempo per stendere correttamente il verbale d'interrogatorio che a fine seduta avrei dovuto firmare.
Ho consegnato la fotocopia di un documento che testimonia l'iscrizione del "diario segreto" nell'albo delle opere letterarie a Parigi e l'avvocato ha precisato che si tratta di una specie di SIAE francese (...)
Dopo la firma del verbale veniamo congedati con amabilità e cortesia,mi chiedono se faro una cronaca dell'interrogatorio,mostrando in tal modo di conoscermi bene,e mi affiora il sospetto che abbiano cercato di farmi ammettere qualcosa che possa essere utilizzato contro di me,la qual cosa è ovvia certo,mi fossi fatto sfuggire che ho scritto degli articoli mi sarei cacciato in un bel pasticcio (...) 
Uscendo dal palazzo mi rendo conto che sul mio caso viene esercitata una certa indubbia pressione.
Hanno scelto me "l'Ulisse" il signor nessuno per dare una lezione al web,l'icona per eccellenza del bamboccione figlio del nepotismo politico la si deve in qualche modo proteggere (...) cosicche la dinastia potrà crescere robusta e intoccabile!

Una indiscrezione riportatami dice che la "trota" si è armata di un pennarello rosso per sottolineare i paragrafi da incriminare,da denunciare ma che alla fine tutto il diario era diventato rosso e illegibile,con un gesto di stizza tipica del leghista che vede cento comunisti tutti assieme lo avrebbe passato al suo legale ingiungendogli parentoriamente "...senta faccia lei tanto..."
Il "diario segreto" lo ha letto e bene sia Renzo e in una certa misura anche il padre che è uno che s'incazza di rado ma quando cio avviene...

Il fatto è che alcuni episodi e paragrafi toccano la famiglia,quella che non si tocca mai (...) o perlomeno la loro,quella del Premier invece (...) la faccenda sarebbe divenuta una questione personale,molto emotiva e coinvolgente.
Adesso non resta che aspettare,una lunga attesa,potrebbe anche accadere che il giudice ritenga la querela non ammissibile e la rigetti o chesso una archiviazione...
Insomma sono aperte le scommesse,l'opzione favorita?
Impiccare la satira al lampione !
Faccio una constatazione infelice:un esimio rappresentante della "Padania felix" (e qualche zelante comprimario) quella che non c'è ma che vuole esserci,secessionista,surreale, grottesca,pericolosamente sovversiva dei valori alla base della convivenza civile,una satira all'incontrario,vuole godere del privilegio di essere la sola manifestazione "umoristica" del paese!

8 commenti:

  1. ma quante "zz"...
    comunque complimenti.

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  2. Hai tutta la mia solidarietà! Non mollare come hai detto a me tempo fa. Complimenti per gli "errori voluti" Ciao Caranas

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  3. complimenti e auguri! Dico anche grazie per quello che fai perchè dai voce ai miei pensieri e penso anche a quelli di moltissimi altri italiani.

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  4. Mi sono commosso troppe volte in questa storia,ho scoperto una infinità di amici solidali,grazie

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  5. E ora?? riuscirà la trota imbecille a capire che si tratta dell'ennesima presa per il culo di un povero asino, piccolo scemotto di provincia, che si vanta di essere un pulcioso ronzino ???

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  6. L'icona bambocciona per eccellenza del nepotismo non puo per definizione...capire!

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  7. "Le conseguenze dei reati dovrebbero ricadere su chi li commette e non su chi li scopre" ... citazione del Giudice Davigo

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  8. Grazie per la corretta citazione del giudice Davigo,provvedero immediatamente ad effettuare la correzzione,i nostri eroi borghesi meritano questo segno di rispetto.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)