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domenica 11 aprile 2010

AFGHANISTAN GENERALE CIALTRONE E IL PITTORE IN TRINCEA



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Julian George è un pittore da trincea, un artista di guerra come quelli che si vedevano una volta. Julian George (guarda il sito www.julesgeorge.com) è un ritrattista in Afghanistan. Tempere, tuta mimetica e carta: il 41enne pittore britannico, figlio di militari, ha trascorso un mese ospite dell'esercito inglese a Camp Shoraback realizzando schizzi rapidi e disegni a matita dei militari e dei civili incontrati in Afghanistan. "Spero che i miei lavori riescano a trasmettere la sensazione di essere al fronte - spiega George - la paura e l'energia, il cameratismo e la determinazione delle truppe. Oltre ogni giudizio sulla guerra il mio obiettivo era di studiare l'esercito britannico nel teatro della guerra". Una testimonianza fuori dal tempo che supera il realismo, a volte eccessivamente crudo, della fotografia di guerra senza dimenticare che dall'inizio del 2010 sono 31 i militari inglesi morti in Afghanistan

100cosecosi- Siamo di fronte ad una spregevole operazione propagandistica dell'esercito inglese,a tutta evidenza il generale che ce lo ha spedito sul fronte dev'essere un coglione di prima grandezza e vi spiego perchè: da secoli,sin dai tempi di Goya in Storia dell'Arte si ha ben chiaro cosa sia la guerra,la sua lezione ripresa dai più grandi maestri per citarne uno Picasso con il suo "Guernica" è ormai un dato assodato e non si capisce perchè anzi adesso lo sappiamo si manda al fronte un artista asservito,appiattito culo all'aria,alle logiche del potere che interpretano l'essere umano esclusivamente come "carne da cannone!"
In più non si tratta di un pittore ma di un "valente" illustratore acquarellista assoldato a bella posta e pagato un tanto al kg (...) come se fossimo ai tempi delle illustrazioni di Molino sulla "Domenica del corriere" tempi in cui la faotografia aveva chiaramente i suoi limiti (...)
L'illustratore negli schizzi rapidissimi talvolta all'acquarello si sofferma più sull'aspetto "orgogliosamente" tecnologico delle armi e ritrae il soldato,il commilitone,il camerata senza una grande penetrazione psicologica salvo interpretarlo sotto il peso dell'equipaggiamento bellico (...),nessun accenno a chi stà dall'altra parte che è sempre,quasi una regola,l'argomento del soggetto guerra nella Storia dell'Arte,le vittime,i civili e lo strazio,il dramma del sangue,quest'ultimo ben tenuto alla larga da una rappresentazione voluta asettica come la guerra non sarà mai!
Tutto sommato due stronzi in più,stavolta un generale e un soldato che se la dà da pittore di cui i colleghi non scorderanno mai il nome per additarlo al disprezzo della professione!
Un ultima riflessione,a questo livello di cialtroneria non ci sono mai giunti nella propaganda nemmeno Stalin e Goebels .

Pablo Picasso
Goya


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2 commenti:

  1. sono d'accordo su tutto il pezzo meno che sull'ultima frase.. stalin lascialo perdere che se non fosse stato per lui Hitler era ancora li e a quest'ora il tuo articolo lo scrivevi in tedesco... dai non mi puo mettere goebbels e stalin sullo stesso piano.. nazismo e socialismo sovietico.. ravvediti

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  2. Lo dice sempre anche mia moglie,
    ma parlavo solo in termini di "propaganda",comunque condivido la tua opinione,al 100% !

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)