L'artista inglese Michael Landy, famoso per le sue provocazioni, ha realizzato ciò che i detrattori dell'arte contemporanea sognano di fare tutte le volte che entrano in un museo: scaraventare dall'alto di una scalinata e distruggere decine di opere di artisti famosi, del calibro per dire di Tracey Emin, Damien Hirst e Gary Hume. La realizzazione dell'installazione è stata fotografata e filmata in itinere e attualmente occupa una sala della South London Gallery, dove resterà in esposizione fino al 14 marzo. Il titolo della mostra è Art Bin, che in italiano suona più o meno "bidone d'arte", un gioco di parole che in un colpo solo esalta e affossa l'ermetico mondo della creatività contemporanea. La maggior parte delle opere distrutte da Landy appartengono alla sua collezione personale, regali di amici artisti che quando hanno scoperto che fine avrebbero fatto le loro creazioni sono andati su tutte le furie. Per evitare di farsi il vuoto intorno Landy ha chiesto a tutti di donare spontaneamente le opere secondo loro "più adatte ad essere distrutte". Il primo a rispondere entusiasticamente è stato Hirst, il genio che negli anni '90 mise uno squalo-tigre in formaldeide dentro una vetrina, seguito a ruota da Tracey Emin, Peter Blake, Julian Opie, Cornelia Parker e molti altri nomi.
Clic sulla foto per accedere alla galleria fotografica sabato 30 gennaio 2010
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)