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sabato 30 gennaio 2010

Haiti Rinasce

















Peinture naïve de Wilson Bigaud (1951). Musée d'art haïtien.
La pittura è sempre stata una forma d'espressione tradizionale ad Haiti come testimoniano le decorazioni murali e certe illustrazioni religiose risalenti al secolo XVIII° quando le famiglie dei coloni più ricche facevano venire quadri e artisti rinomati dall'Europa con i lucrosi proventi del traffico di schiavi e le coltivazioni,dal cotone al caffè  (...)
Altre famiglie inviavano in Francia i loro schiavi "liberi" per fargli apprendere nelle accademie la pittura e sfruttarne in patria il talento,il più famoso è il ritrattista Léogâne.
La prima accademia d'arte Haitiana è creata dal Re Cristophe poco dopo l'indipendenza nel 1804 circa,vi giungono professori,artisti francesi e tra il 1830 e il 1860 vedono la luce i soggetti tipici della produzione artistica di Haiti,cicli storici dedicati allo schiavismo e motivi religiosi specificatamente la liturgia Voudou.
A tutt'oggi questa produzione continua ad opera di un gran numero di copisti.
In generale si puo dire che il livello "culturale" del turismo ha forzato la mano verso produzioni smaccatamente commerciali,piacevoli,decorative,coloratissime,un primitivismo folcloristico e naif talvolta d'alta qualità,popolare volto a rappresentare il quotidiano della popolazione.
















Peinture naïve haïtienne de Henri Robert Bresil (1942-1999).
Galleria fotografica di come era Haiti 




Dopo il terremoto

Nella piazza centrale di Pétionville, quella della cattedrale di Saint-Pierre rimasta in piedi e della più fornita libreria dell'isola, dov'è sorta una delle tendopoli più grandi, i venditori di quadri espongono di nuovo le loro coloratissime tele in mezzo ai bambini che giocano: soggetti tradizionali, palme e mare, mercati, folla di donne che portano sacchi sul capo, il generale da operetta col sigaro in mano, il naufragio del traghetto "Nettuno" nel febbraio '93 in faccia al porto, quando perirono 1500 persone.
 
Li vedi dipinti, quei disgraziati, mentre cadono in acqua o galleggiano ormai senza vita: senza cattiveria ma senza rimozione, nel modo in cui da noi si riproducevano le disgrazie sugli ex-voto. Qualcuno ha già cominciato a dipingere la terra che si apre, le case che rovinano, i morti abbandonati.
Un modo primito ma efficace per il popolo di esorcizare attraverso l'arte il dramma,il tragico di un quotidiano difficile,la rappresentazione del dramma in una estetica decorata bella aiuta lo spirito a sublimare il tragico della memoria (...)

Gli umanitari,i soccorritori e i turisti che si avvicenderanno sull'isola li compreranno per ricordo con animo compassionevole,non di rado speculativo "questo lo rivendo a tanto" 5 dollari i piccoli, 10 i grandi, salvo nasconderli dietro l'armadio perché in salotto metterebbero di malumore. Non siamo attrezzati, noi popoli ricchi, a metabolizzare le sciagure. Questo è rimasto, forse, l'unico privilegio degli haitiani.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)