Trovato pacco bomba alla Bocconi di Milano ma davvero? Gli Anarchici?!

 
Scritte pro Pinelli, bloccati 9 ragazzi
Sorpresi mentre erano all'opera sul muro di fronte alla Questura. Uno è stato denunciato per danneggiamento

Il pacco bomba è stato rivendicato nel pomeriggio da un gruppo anarchico con una telefonata a "Libero" ...quando si dice la coincidenza,e poi a pensar male ci si azzecca!
Vittorio Feltri dev'essersi strofinato le mani,queste sono le esclusive che lo fanno letteralmente gongolare.

Che per caso nessuno ha visto Bobo Maroni passare da quelle parti?

Insomma non è simpatico dimenticare certi pacchetti davanti alle università e poi davvero siamo ancora cosi fessi da berci la storiella degli anarchici dopo Valpreda e il povero defenestrato Pinelli?!

Suvvia...
Tutto quello che stà succedendo lo trovate scritto in vari post qui e là nel blog,tutto previsto e da almeno 7 mesi,fateci un giro e vedrete.

 La Repubblica.it - MILANO - Un pacco-bomba è stato piazzato la scorsa notte all'interno dell'Università Bocconi di Milano. L'ordigno, costruito con un tubo riempito da due chilogrammi di dinamite, viti e bulloni e regolato da un timer, era stato abbandonato all'interno di una nicchia in uno dei corridoi di transito tra le diverse strutture dell'ateneo.

Un difetto nella costruzione ha fatto esplodere solo l'innesco. Una bomba che gli analisti della Digos hanno definita "seria": "Avrebbe potuto provocare danni ingenti alle cose". Il timer era sincronizzato sulle 3 della scorsa notte.

Una lettera di rivendicazione della Fai, Federazione anarchica informale, è stata recapitata alla redazione milanese del quotidiano Libero. Il volantino, firmato "Sorelle in armi - Nucleo Mauricio Morales/FAI", porta il titolo "Fuoco ai Cie", i centri di identificazione ed espulsione. "Abbiamo scelto di colpire dove meno ve lo aspettate", è scritto. Attacchiamo "un avamposto del dominio, dove si formano i nuovi srumenti ed apparati del capitale, dove si affilano le armi che taglieranno la gola agli sfruttati". "Con questa prima azione condividiamo semplicemente i rischi che sorelle e fratelli migranti vivono quotidianamete sulla loro pelle".

Uno slogan conclude il volantino: "Chiudere subito i centri di identificazione ed espulsione o inizierà a
scorrere il sangue dei padroni".