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venerdì 18 dicembre 2009

Kate Clark il nuovo bestiario,scultura e poesia

Kate Clark

Ecco come potrebbe essere,la provocazione di kate và ben oltre l'animalismo e si tinge da un lato di poesia e dall'altro di filosofia non senza una citazione Pop con una lieve ironia che scivola più nel surrealismo delle atmosfere create dalle espressioni che dà ai visi.

Lo studio approfondito della psicologia animale e di quella umana le permette di fondere in una le due identità apparentemente lontane e di riaffermare una parentalità opposta allo specismo, vuole anche celebrare l'animalità e la sua innocenza,anche quella umana,da non confondersi con la bestialità (...) e forse rintracciare nel profondodell'inconscio,degli sguardi umani l'animale feticcio che ne possiede l'animo secondo gli assunti dello Sciamanesimo o dell'Animismo.

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‘ Studying the tension between personal and mythical realms, I create sculpture that synthesizes the human face into the body of wild animals. Initially, these forms can be shocking and repelling as viewers both recognize and reject their presence. The disruptive alignment of the intimate face and animal body asserts that human experience is mostly contained, a mask which is incomprehensible and psychologically complex. We bring assumptions to any contemplation of the wild. We project unease, a response to what we understand to be primitive, unrestrained, even dangerous. The tamed face, our face, is a mirror reflecting safety and cultivation. Emotion is caught in the eyes, the mouth, the tilt of the head. A single life, with its private and unique history, gazes back at us. ‘
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)