Vi propongo alcuni monumenti dedicati alla mamoria,ovviamente con una certa preponderanza degli stessi in Germania,curiosamente mi sono chiesto perchè non ne ho mai visto uno in Italia...
La risposta non affiora alla mia mente suppongo che il Fascismo sia riuscito piuttosto bene a occultare la rilevanza delle "leggi razziali" promulgate da Mussolini e per un puro interesse meschino di facciata le stesse un po nascoste sotto il tappetino della storia patria!
Grazie Moro,me lo ricordo nell'immediato dopoguerra quando piangendo dignità cercava di impietosire gli alleati affinche all'Italia venisse risparmiata l'umiliazione di gravi sanzioni e perdite territoriali...anche perchè da buon cattolico non poteva certo evidenziare le complicità che ebbero le "leggi razziali" nella Chiesa,basti ricordare certi comizi in cui il cardinale Schuster elogiava la politica fascista di Mussolini "difensore della fede!!!"
Oggi sotto gli occhi di tutti la spaventosa rimozione attuata dal nostro paese verso un fatto che cosi tragicamente ha marcato la Storia d'Europa,abbiamo un rifiorire nel nostro paese di ideologie riconducibili se non all'antisemitismo certamente alla xenofobia.
In certi momenti il risentimento si riversa sugli omosessuali,piu spesso verso gli "Stranieri" i clandestini all'umanità,altre sui Room,gli zingari e ancora oggi colpisce seppure in minor misura l'immagine femminile.
I demagoghi,i populisti riescono sempre a canalizare l'angoscia delle loro tremebonde truppe ora su questo ora su quell'obbiettivo,tanto per nutrire la pancia,la parte marcia,la zavorra che ogni paese si porta dietro,la schiuma....
Il bisogno di vittime sacrificali è antichissimo,già fuori le mura di Atene in certi momenti si catturavano viaggiatori,stranieri,handicappati,storpi,malati da dare in pasto alle folle affinche venisse dissetata la loro sete di sangue,non occorre andare molto lontano per un altro caso,vedete la storia degli untori,di quelli che diffondevano la peste a Milano e cosi incisivamente narrata da Alessandro Manzoni e piu lontano ancora in Africa alla morte della regina Zulu madre di Chaca Re dell'impero Zulu,il lutto,l'emozione,il senso della perdita,l'abbandono in cui si trovo quel popolo (1750) provoco centinaia dio migliaia di morti,bastava che in un villaggio durante il lutto qualcuno avesse una qualche bizzarria o stranezza che immediatamente qualcuno puntava il dito ed era un massacro,un vero linciaggio di massa!
Piu di recente abbiamo sotto gli occhi tutti i fatti che hanno fatto scorrere il sangue nella ex Iugoslavia,il dramma della pulizia etnica (...) se ci guardiamo intorno siamo circondati da delinquenti e criminali che non fanno altro che additare sempre qualcuno al linciaggio...
E ora di finirla e come ho già detto è il momento delle barricate,passione morale,etica e barricate di consapevolezze che affondano nei valori dell'umanesimo e nelle lezioni che la storia ci dà.
Warsaw Uprising Memorial. Detail of insurgent unit.
Photo Credit: Florida Center for Instructional Technology
Holocaust memorial park in old Jewish quarter of Berlin.
Photo Credit: Florida Center for Instructional Technology
Detail, Holocaust memorial park in old Jewish quarter of Berlin.
Photo Credit: Florida Center for Instructional Technology
Muttergruppe by Fritz Cremer (1906-1993). Bronze.
Located on Dorfstraße on the way to Ravensbrück Camp.
Photo credit: Florida Center for Instructional Technology
Treblinka. Center monument side view.
Photo Credit: Florida Center for Instructional Technology
Treblinka. Field of 17,000 stones, representing the lost Jewish communities.
Photo credit: Florida Center for Instructional Technology.
Haunting Memory 3. From A Triptych by R. A. Beecroft MA, The Nottingham Trent University.
Here are lines of hanging people overlain on the pile of false teeth. Here is a line of
survivors standing, staring between the teeth and a mound of spectacles. Here is a pile of
ashes of industrially murdered people. There is the mouth of a Russian, talking about what they
discovered: seven tons of women's hair. Survival was such a matter of chance;
it is literally dreadful that survivors should have felt guilty.
In Memory of the Holocaust by Josef Elgurt, 1994, sepia-drawing (71 x 46 cm). Elgurt was born in
Kishinev, Moldova. He was imprisoned in Nazi ghettos in Moldova, Ukraine, and Romania. The original
is on permanent loan to the Jewish Museum of Riga. ©1994 Josef Elgurt. Used with permission of the artist.
A view of the International monument by Yugoslav sculptor Glid Nandor, 1968.
Nandor spent time in a forced labor camp during the war and later fought with
the Yugoslav partisans. Other memorials by Nandor may be seen at the Mauthausen camp
and in Subotica.
Photo credit: Florida Center for Instructional Technology.
sabato 15 agosto 2009
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v. a Venezia, Campo del Ghetto: Monumento agli Scomparsi nei campi nazisti. Inaugurato nel marzo 1993, dal Presidente della Repubblica (Scalfaro). Progetto arch. Franca Semi, scultura di Arbit Blatas
RispondiEliminaGrazie carissimo,ne prendo nota
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