E risaputo che dopo l'invasione Napoleonica della Repubblica di Venezia tra cui l'involarsi di una immensa ricchezza d'arte verso i floridi musei francesi tra cui spicca il Louvre,la Repubblica,il Veneto cadde in una decadenza irreversibile che di li a un secolo genero il dissanguarsi della regione nel fenomeno dell'immigrazione,verso gli Stati Uniti e verso l'America Latina,l'Australia ed altra destinazioni.
la miseria,la fame,la disoccupazione,le carestie colpirono la regione senza pietà,milioni di famiglie si separarono.
Un alimento della tavola popolare contribui non poco alla soppravivenza delle campagne e in un certo senso al rinpolparsi della demografia locale dissanguata dall'immigrazione (un debito verso il mondo che li ospito mai ripagato...).
Senza che ce lo dicese Dario Fo si sà che a Venezia c'erano piu prostitute e cortigiane che preghiere e rosari nei conventi di tutta la regione,non certo solo per l'oro dei commerci e delle rapine (Il sacco di Costantinopoli,il commercio di schiavi Turchi dopo la Battaglia di Lepanto...) che lastricava la laguna...era per cosi dire gente gaudente,gaia e piena di "vigore".
Qualunque studente di medicina al terzo anno sà che questo alimento:la Polenta ha indubbie facoltà afrodisiache,nemmeno il peperoncino le eguaglia,non solo nutritive dunque,ebbene da qualche decennio si è assistito ad una pericolosa contrazione dei consumi di Polenta,considerato a torto un cibo povero,popolare, viene oggi snobbato specialmente dai giovani ,la ragione evidentemente è una specie di rimozione del piu prossimo passato vissuto con un che di vergogna.
Tra le conseguenze micidiali dell'abbandono di questa dieta virile,misteriosamente "erotizante"
v'è un calo notevole,macrospico della demografia della regione e il fenomeno ha fatto si che allo sviluppo industriale della regione venisse a mancare mano d'opera fresca da immettere nella produzione,il risultato è sotto gli occhi di tutti,dopo anni di boom,di sviluppo esemplare vennero spalancate le porte all'immigrazione extracomunitaria; oggi in piena congiuntura,sboom per cosi dire la regione sente l'impellente necessità di sbarazzarsi delle centinaia di migliaia di "stranieri" che a suo dire turbano seriamente la "convivenza civile"...E non è piu questione di colore politico perchè tra una sfumatura e l'altra tutti si abbracciano intorno al "buttiamoli fuori"!
In conclusione chi ha la colpa di questo rigurgito xenofobo,razzista,irriconoscente che travaglia la regione oggi in decine di fenomeni xenofobi, spregevoli insensibili e inumani ?
La Polenta ovviamente,ma quanti lo sanno?
Dubito seriamente che ci sia sul problema una seria riflessione,sulle conseguenze se la regione si svuota della manodopera "straniera" (ormai sono considerati stranieri persino i figli di italiani provenienti dall'America Latina e originari del Veneto,Sicilia,Calabria e via dicendo).
In definitiva auspico che il governo nella persona del Premier Silvio Berlusconi che di queste cose se ne intende e che pare non ha minimamente bisogno della Polenta per le qualità sopraenunciate (...) imponga d'autorità calmierando i prezzi alla fonte e attraverso la promozione di cui è un esperto (la Pubblicità) al fine di spingere la popolazione nuovamente al consumo di questo alimento.
Come per incanto si risolverebbero non pochi problemi,ovviamente nell'arco di un o due decenni,scomparirebbero con il risalire della curva demografica tutta una serie di problemi tra cui l'infamante condizione di una regione che pratica xenofobia,localismo,razzismi in salsa autoritaria e capace di meschinità ineguagliate (vedi Treviso e il suo sindaco).
Il detto Bossiano famosissimo e "celodurista" purtroppo giunse nella regione con qualche decennio di ritardo e non corrisponde oggi certamente alla realtà...visto il fiorire di tutte quelle eros-manifestazioni destinate a rimpolpare una immaginazione,un desiderio per usare un eufemismo incapace di scostarsi da una tetra banalità,il che è sonno dell'Eros.
"Un cenno meritano anche il frumento e il mais, o meglio ancora la polenta, di cui solo recentemente sono state svelate le qualità afrodisiache.
Il tegumento esterno del chicco di frumento (ciò che finisce in crusca, in altre parole) contiene infatti l'aleurone, una sostanza che ha appunto effetti «potenzianti» sull'uomo. Che siano dovute alla crusca che «respirano» le non comuni capacità amatorie attribuite ai mugnai? D'altra parte anche su chi mugnaio non è pare che l'effetto sia assicurato, visto che ancora oggi a Saint-Cast-le-Guildo (dipartimento Côtes-d'Armor, Francia) si parla del «mulino d'Anna» e del duca d'Aiguillon [[[1720]], Francia - 1788, Francia], che nel 1758, durante la Guerra dei sette anni (1756-1763), proprio in quel mulino si coprì più di farina che di gloria."
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