Paolo Labbadini mi aggiorna sulla sua ultima produzione,
mi ha colpito l'inserimento del fuoco,del calore alla Burri (calore che genera,un tempo che è fuoco e che consuma con violenza affascinante e inaudita) e ricordato Klein il francese uso avere presente i pompieri nelle sue pericolosissime performance con la fiamma ossidrica (le modelle ne sanno qualcosa) un po prima del suo innamoramento per il blu cobalto elettrico.
La sua ricerca sperimentale incentrata sul caos in cui cerca le tracce di un possibile divenire materico e razionale e spaziale,al tempo stesso proggredisce e ci fornisce nuovi spunti di riflessione intorno al colore cosi bisognoso dell'emozione tragica,violenta che si sprigiona da una trama reticolare che vuole citare un lontano eco della biologia umana cosi approssimativa,in divenire,una complessità senza stabilità.
Eccellente il suo uso dei grigi a tal punto che il Realismo non ha bisogno d'altri cenni,dinamiche coloristiche o tematiche per evidenziarsi.
Quando Paolo avrà trovato nel caos coloristico-materico,forse nella casualità una soluzione suscettibile di rapresentare la tridimensionalità in termini propri a lui avremo un linguaggio proprio all'Arte Moderna ma nuovo malgrado quanto già si è detto,visto,scoperto.
giovedì 9 luglio 2009
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)