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venerdì 24 luglio 2009

Jason Taylor ci porta nel silenzio delle profondità marine e crea l'idea di parco d'Arte marino

Il suo sito

"...nel suo lavoro il feto,gli uomini e le donne ritornano, nella gran madre che li ha generati,indirettamente un omaggio al mare e al suo valore di humus fertile per la vita,un omaggio spassionato all'origine dell'uomo...Il mare e le sue profondità ben lontano dalla superficie agitata dai desideri,qualcosa di Zen in lui..."



Artista che commuove con la sua idea e certamente non gli è mai passato per la mente di bagnarsi sulle spiagge italiane i cui fondali abbontano di Cristi e Madonne.La sua idea è semplicemente bellissima,porre la sua creazione al vaglio del mare,del tempo,dell'erosione marina,certamente per celebrare il mito archeologico dei ritrovamenti greco-romani (l'incontro tra il passato e il presente) ma anche per porsi come latore di un messaggio a chi in un futuro remoto dovesse riscoprire la sua opera.
Riafferma con la sua opera l'aspirazione piu profonda della umanità, una convivenza che ha del metafisico,dello spirituale tra gli uomini e donne in attesa...
Qui stà il fatto curioso della sua visione artistica,da un lato l'amore per il passato e dall'altro quello per un futuro indefinibile,in quanto al presente si colloca come pura azione creatrice,la sua scultura fonde le tre fasi che attraversa il tempo,una cosa mai accaduta sino ad oggi.
Trasformare il mare in un museo è puro sentimento,porre a certe profondità, in un silenzio ovattato,palpitante la sua visione è poesia, colma lo spirito di ammirazione e stupore.
Il cenno di sfuggita al mito di Atlalantide...credo che appartenga piuttosto alle esigenze d'immagine della sua comunicazione,la sua scultura non ne ha bisogno.
( E a Venezia che doveva sorgere l'utopia di un parco archeologico d'arte marino... e chissà che un piccolo comune in cerca di visibilità non gli soffi l'idea).

How cool is this? An underwater sculpture garden by artist Jason Taylor. When I was posting this, someone questioned why would an artist create an installation hardly anyone could see. And at first I agreed: yeah, why so subversive (or submersive)? But what about the work of Andy Goldsworthy? His natural creations are generally not accessible by anyone and many times only survive for a short period of time. His work lives on in his photographs. Just like this underwater sculpture garden, which has a life here on the ‘net through photographs. And for that matter, just about any event or exhibition we can’t visit in person, but only view online or in one of the art magazines, has a life beyond the original installation site. This one just happens to be a little difficult to access. But so are all the shows in, say, Paris or London or Marrakesh for me personally here in little ‘ol Rhode Island.
But back to the underwater sculpture garden:
The Underwater Sculpture Gallery in Grenada, West Indies is a project started in May 2006 by sculptor Jason Taylor, with the support of the Grenadian Ministry of Tourism and Culture. This is a unique artistic enterprise, celebrating Caribbean culture and highlighting environmental processes, such as coral reef re-generation. The Underwater Sculpture Park also explores the ever-changing relationships of Art and the environment, whilst providing a unique and fascinating marine park for scuba diving and snorkelling.
The work is etherial and calming, and does remind me a little of the aforementioned Andy Goldsworthy. Like an archeological site on another planet, or maybe the lost Atlantis.








Andy Goldsworthy images








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