Quello che stà accadendo in Iran ci addolora immensamente,l'articolo con le ultime notizie di La Repubblica.it stronca ogni speranza di chi credeva che lentamente il processo di decomposizione della Teocrazia dei Mullah fosse una dinamica in atto e irreversibile.
La repressione della protesta popolare assume tali dimensioni da suscitare un sdegno e una indignazione immensa nel mondo,sdegno unito alla constatazione della nostra impotenza ad influire positivamente sui processi in atto allo scopo di limitare le vittime e i massacri.
La posta in gioco per l'Islamismo piu oscurantista e retrogrado da che la modernità si è affacciata alla luce delle coscienze,non ha la minima intenzione di cedere il passo alla recente idea di democrazia rivoluzionaria instauratasi in Iran presso le metropoli e le giovani generazioni.
Mi chiedo cosa possiamo fare davanti a tanta feroce inumanità,davanti ad un regime che non recede davanti a nulla e quanto sangue deve scorrere prima che il massacro esaurisca la sua spinta.La triste constatazione è che in tutto il mondo si stà aprendo un nuovo ciclo,un momento in cui la "religiosità" in termini di potere,sistema,pensiero magico,supestizione si fà piu aggressivo quasi che sia giunto il momento dello scontro finale.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)