Qualce decennio prima abbiamo apertamente caldeggiato (e poi ci siamo pentiti ) la fine della feroce dittatura dello scià Reza Pahlavi in Iran e l'instaurazione della rivoluzione guidata da Komeini,oggi siamo qui a caldeggiare ferocemente la fine di una teocrazia inumana,medioevale che minaccia di gettare nel baratro un Iran giovane,dinamico,nazionalista,multiculturale e multietnico,moderno.Un paese ricco di contradizioni che aspira ad un ruolo egemone ben diverso da come lo intende la teocrazia dei Mullah con la loro stretta applicazione della shari'a.Fummo dalla loro parte nella resistenza all'aggressione dell'Irak foraggiata dagli americani e da gran parte dell'Europa "democratica",oggi finalmente assistiamo ad un capovolgimento del fronte interno,le città ne hanno abbastanza delle campagne,della loro influenza politica e clientelare,reclamano un maggior potere decisionale e le seconde si schierano dietro i "guardiani della rivoluzione" scagliati insieme alle bande del regime (solo ieri gli eroi della guerra di difesa dall'aggressione Irakena) contro le masse che scendono nelle strade a contestare una campagna elettorale caraterizata da brogli e azioni liberticide a 360° non senza vittime; la repressione feroce ha già versato sangue innocente per le strade di Téhéran e assistiamo con un che di scettico allo svolgersi degli avvenimenti,personalmente credo che avremo delle sorprese,in Iran nulla sarà piu come prima,il popolo iraniano non è facilmente addomesticabile e lo hanno provato in piu occasioni,è un popolo fiero,capace di scrutare l'avvenire,consapevole dei suoi bisogni,sà quando sbaglia e non esita a rimettersi in discussione,capace di rivendicare ancora oggi le attese che nutriva nella Rivoluzione Komeinista e che sono state tradite e non mette minimamente in discussione la propria cultura islamica ma una classe politica che si nasconde dietro di essa e pretende di agire in nome suo (fosse una novità...), colto (malgrado la pessima immagine che ne dà la propaganda americana,le statistiche sono stupefacenti,ci sono piu studenti e...studentesse all'università che sermoni e preghiere in moschea!) ,la cappa religiosa oscurantista dei Mullah non ha saputo ergere barriere efficaci alla pressione Occidentale complice la giovanissima età media della popolazione,ai tempi nuovi,alla sua influenza,alla sua idea di democrazia ,l'embargo che avrebbe dovuto mettere in ginocchio l'Iran ha contribuito invece a incrementare un lungo,poderoso sussulto d'orgoglio che ha permesso al paese di soppravivere allegramente e producendo uno sviluppo tecnologico degno di rispetto,anche grazie alle risorse del petrolio,una aggressione che in ben altri casi è stata mortale! (vedi l'Irak di Saddam) Sosteniamo oggi questo movimento di popolo che si esprime con un coraggio d'altri tempi,esemplare,sosteniamoli mettendo a disposizione gli spazi internet di cui disponiamo e come possiamo.
domenica 21 giugno 2009
W il popolo iraniano nelle strade di Téhéran
Qualce decennio prima abbiamo apertamente caldeggiato (e poi ci siamo pentiti ) la fine della feroce dittatura dello scià Reza Pahlavi in Iran e l'instaurazione della rivoluzione guidata da Komeini,oggi siamo qui a caldeggiare ferocemente la fine di una teocrazia inumana,medioevale che minaccia di gettare nel baratro un Iran giovane,dinamico,nazionalista,multiculturale e multietnico,moderno.Un paese ricco di contradizioni che aspira ad un ruolo egemone ben diverso da come lo intende la teocrazia dei Mullah con la loro stretta applicazione della shari'a.Fummo dalla loro parte nella resistenza all'aggressione dell'Irak foraggiata dagli americani e da gran parte dell'Europa "democratica",oggi finalmente assistiamo ad un capovolgimento del fronte interno,le città ne hanno abbastanza delle campagne,della loro influenza politica e clientelare,reclamano un maggior potere decisionale e le seconde si schierano dietro i "guardiani della rivoluzione" scagliati insieme alle bande del regime (solo ieri gli eroi della guerra di difesa dall'aggressione Irakena) contro le masse che scendono nelle strade a contestare una campagna elettorale caraterizata da brogli e azioni liberticide a 360° non senza vittime; la repressione feroce ha già versato sangue innocente per le strade di Téhéran e assistiamo con un che di scettico allo svolgersi degli avvenimenti,personalmente credo che avremo delle sorprese,in Iran nulla sarà piu come prima,il popolo iraniano non è facilmente addomesticabile e lo hanno provato in piu occasioni,è un popolo fiero,capace di scrutare l'avvenire,consapevole dei suoi bisogni,sà quando sbaglia e non esita a rimettersi in discussione,capace di rivendicare ancora oggi le attese che nutriva nella Rivoluzione Komeinista e che sono state tradite e non mette minimamente in discussione la propria cultura islamica ma una classe politica che si nasconde dietro di essa e pretende di agire in nome suo (fosse una novità...), colto (malgrado la pessima immagine che ne dà la propaganda americana,le statistiche sono stupefacenti,ci sono piu studenti e...studentesse all'università che sermoni e preghiere in moschea!) ,la cappa religiosa oscurantista dei Mullah non ha saputo ergere barriere efficaci alla pressione Occidentale complice la giovanissima età media della popolazione,ai tempi nuovi,alla sua influenza,alla sua idea di democrazia ,l'embargo che avrebbe dovuto mettere in ginocchio l'Iran ha contribuito invece a incrementare un lungo,poderoso sussulto d'orgoglio che ha permesso al paese di soppravivere allegramente e producendo uno sviluppo tecnologico degno di rispetto,anche grazie alle risorse del petrolio,una aggressione che in ben altri casi è stata mortale! (vedi l'Irak di Saddam) Sosteniamo oggi questo movimento di popolo che si esprime con un coraggio d'altri tempi,esemplare,sosteniamoli mettendo a disposizione gli spazi internet di cui disponiamo e come possiamo.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)