David Harrison Erotic Dead
"IL SESSO E FEMMINATRA I BONOBO"
...a scuola tra le grandi scimmieHo messo l'immagine di
David Harrison in bella vista (sopra) perchè un certo "paese" ha bisogno di buttarsi all'aria con non poco ardore a fronte delle magre figure internazionali in cui inciampa sempre piu spesso con cadenza regolare ad esempio la foto della prostituta nigeriana mezza nuda in terra coperta di polvere in una cella della città di Parma la quale un tempo godeva di ben altra fama(cosa inconcepibile in molta Africa,al massimo ci pascolano i montoni nel commissariato).Credo che sia uno dei pochi paesi d'europa ad aver un numero esorbitante di Puttane,di tutti i colori e tendenze,da quelle politiche a quelle da strada sino a quelle da corridoio negli uffici,negli studi dela RAI,a MEDIASET e via dicendo;uno sport nazionale e un sintomo che la dice lunga sull'approccio normale che si suppone si dovrebbe nutrire verso l'Eros umano e i suoi bisogni,le sue pulsioni.Bisognerebbe restituire il sesso alle bambole e ai bambolotti tanto per incominciare...
Un Eros limitato,represso,mistificato,svuotato,commercializato,negato,apre la strada ai mostri come abbiamo potuto constatare nel passato "ventennio fascista"...Una grandissima quantità di "virtuose" per una ragione o per un altra ritiene opportuno sottrarsi alla rappresentazione della propria animalità (scambiata per bestialità) del proprio Eros,si sottraggono concependolo in un ottica poco fantasiosa,gaia,ludica, sino ad arrivare al punto di dichiarare ai media che la"signorina" ha messo una lapide sulla propria vagina! Altre aderiscono piu o meno consapevolmente alle tendenze americane dei neo-evangelisti in cui padri di famiglia ballano con le giovanissime figlie "vergini" dopo un giuramento solenne di castità sino al matrimonio (sarebbe interessante sapere se è contemplata anche la castità anale...o l'incidenza dell'incesto presso questi gruppi sociali) e insomma i casi sono i piu disparati e talvolta sino all'eccentricità ma mica tanto...vedi a sinistra.Io penso alle grandi scimmie,ai Bonobo del'Africa le cui femmine si adoperano a regolare gli scoppi di violenza,di competizione,di aggressività tra i maschi attraverso una pratica della sessualità con una malizia e una intelligente ben al di sopra dell' acume delle nostre "sufragette" nazionali tra cui si puo constatare una minoranza rumorosa e trasgressiva piu rabbiosa che ludica,piu isterica che gaia,piu elite che classe, a fronte di una maggioranza un po troppo casta.Altrimenti non si spiega questo gran numero di puttane nelle strade (nuovo mercato degli schiavi).Personalmente credo che una società normale non possa permettersi di prendere alla leggera certi sintomi(...)di degrado dell'Eros e degli squilibri che ne conseguono.In fondo è risaputo che la Natura ha posto la capacità orgasmica dell'essere umano fuori dal ciclo stagionale riproduttivo...ci saranno state delle valide ragioni no? Abbiamo il Vaticano in casa (a Sidney nelle giornate per la gioventu ha auspicato ancora la castita ...domani spero sia contemplata tra i crimini contro l'umanità e la natura (...),una forte e perniciosa influenza dei cattolici sulle sorti politiche del paese,una demografia a tasso di crescita zero sotto zero fatta eccezione per i nuovi cittadini di origine straniera,la popolazione piu anziana d'Europa,un fortissimo fenomeno in crescita quale la xenofobia,il razzismo e tant'altro e sul fondo un malessere crescente dei giovani sposessati del loro avvenire con una disocupazione e un precariato cronico,impoveriti,ghettizzati e narcotizati o meglio :"ectasiati" (...)una realtà racapricciante con fenomeni di divismo infantilizante a cui assistono "focosi"migliai di giovani delle ultime leve manga.A quando la costatazione della stretta relazione tra cattivo,malato Eros e nuovi fascismi?
sesso e società tra i BONOBO articolo
LA FERIA DI BEZIERS IN FRANCIA Andrea in un certo senso aveva ragione,la FERIA di Béziers è una follia a cui partecipano non meno di 300.000 persone nell'arco di 5 giorni,se volete saperne di piu fate una ricerca su Google etc, quello che mi preme di chiarire è che ho l'impressione che sia un gigantesco Rave Party a base di musica e alcool dalle 9 di mattina sino alle 5 di notte!!! Qui sopra qualche foto di quello che vedo fuori dalla Galleria "le mercredi des singes" o dal balcone del palazzo.Le foto sono prese a diverse ore,la penultima è delle 3 del mattino qualdo la baldoria tocca il culmine;la città è abbastanza depressa e tetra d'aver la forte necessità di un momento di trasgressione torrida data la stagione,si parla di qualche stupro e qualche accoltellamento,la scusa è la corrida (...) o forse la presenza del sangue eccita gli animi,non li erotizza di certo...se l'alcool scorre a fiumi ! Personalmente non ho avuto nessun problema con la folla,nessun furto(...) o dannegiamento come molti temevano.
IL BIANCO CHE PIU BIANCO NON SI PUO !
I CRISTICOLI COLPISCONO
Per evitare lo scandalo l'artista Lois Anvidalfarei avrebbe dovuto scolpire anche le mutandine. Oppure, trattandosi di padre Adamo e dei figlioli Caino e Abele, almeno una foglia di fico. Le statue che da tre settimane campeggiano nelle strade di Ortisei hanno turbato la calma dolomitica del centro altoatesino proprio perché mettono in evidenza i genitali. Per alcuni, anzi, lo scultore si sarebbe concentrato solo su quelli, cesellati con precisione, trascurando il resto. Una provocazione che ha spinto il parroco a capeggiare le rimostranze di turisti e fedeli. Il sacerdote ha fatto pressione su Comune e Azienda di soggiorno, e alla fine ha strappato un compromesso: le opere spariranno una settimana prima, il 4 invece che il 12 ottobre, in modo da non turbare la processione del 5.« Non discuto l'arte, ma se poi i miei fedeli parlano di porcherie piazzate sulla pubblica via sono costretto a intervenire » (Don Vitalis Delago)
Nel 1979nel mio atelier di piazza Vecchia a Pietraligure esposi all'esterno in degli spazi appositi un trittico erotico figurativo,realizato con colori metallici e pigmenti a base di madreperla (conchiglie); una parente stretta del sindaco dopo aver strillato all'esterno del mio studio sull'indecenza delle opere che esponevo (mentre io minacciai di sculacciarla in pubblico se non mi lasciava in pace)si attivo presso il consiglio comunale,essi conclusero che non potevano esercitare alcun tipo di censura sulla mia opera e si limitarono ad auspicare che esponessi il trittico in uno spazio privato cioè all'interno del mio atelier,cosa che feci allestendo uno spazio speciale visitatissimo (...) naturalmente fecero la loro comparsa minacciosa ed autoritaria i carabinieri della locale stazione,il maresciallo e le giovani leve che lo accompagnavano di malavoglia,anche lui ricevette del suo da parte della mia irruenza giovanile venata da un passato sessantottino (...) fu cosi che mi guadagnai l'odio cieco e senza scrupolo alcuno di almeno meta della cittadina fra cui non pochi "cristicoli"(...) ha ha ha ha ha,ne prima ne dopo mi riuscii di vendere una delle mie opere a costoro,pazienza;un'altro episodio avvenne all'Auditorium che era una chiesa sconsacrata durante una mostra collettiva,il prete impose l'esclusione dalla mostra di alcuni nudi (seni scoperti) e finii che fui l'unico tra i partecipanti ad andarsene per solidarietà con gli esclusi.Non sono d'accordo con lo snobismo elitario che praticano oggi gli artisti di volta in volta censurati dai "cristicoli",costoro vanno affrontati e confinati nelle loro zuppette asfittiche,mai,mai deve passare alcuna forma di censura verso questa o quella opera d'arte se non vogliamo scivolare,scongiurare un nuovo medioevo oscurantista e i nuovi fascismi.Venti anni dopo ritornai nell'amata cittadina e con non poca curiosità,constatai che alcuni giovani che non avevo mai conosciuto avevano sentito "parlare" di me,cio malgrado qualcuno mi stimava e sorpresa l'individuo,il "cristicolo" che mi piu mi aveva odiato (per oltre 15 anni...)mi saluto affettuosamente,come se nulla fosse mai accaduto tra noi (...) e non è finita li,uno dei piu assidui frequentatori del mio atelier tale Z.invece aveva passato gli ultimi 20 anni a sparlare di me....a odiarmi e dire che lo trovavo piuttosto simpatico con la sua camminata da pinguino e la sua pinguedine rotonda e l'indiscusso talento culinario tanto che apri due ristoranti; vai a capire di chi ti puoi fidare! E non ho certo dimenticato che i tre quadri che prestai nel 1980 al comune per decorare le sue sale consiliari sono spariti,il sindaco Accame a cui ne chiesi ragione disse di non saperne nulla (Lega Lombarda),uno dei miei critici silenziosi,poco astioso,finto cortese e dal punto di vista politico un "lanzichenecco".
DOV'E LA DIFFERENZA ?
«Le mie figlie, trattate come
dei cani»
Dichiara la madre delle Due bambine Rom,due sorelle,due zingarelle affogate, i loro corpi restano sulla spiaggia di Torregaveta (Napoli) oltre tre ore tra i "vacanzieri" che non si sognano minimamente di interrompere le loro occupazioni,giochi in mare,chiacchiere,tintarella etc, L'ennesima vergogna in cui inciampa il paese dopo decenni di feroce ostinata regressione del costume civile,l'Italia scivola sempre piu pericolosamente e quello che è peggio apparentemente distratta lungo la china del razzismo,della xenofobia piu intollerante;ora che lo scandalo ha assunto proporzioni internazionali e che l'immagine del paese sempre è piu deteriorata aspettiamo di vedere il conto economico che graverà a causa del venir meno di una parte del turismo culturale del paese,la piu importante risorsa del paese. Accadeva un gran can can mediatico allorchè un handicappato veniva rifiutato da questo o quel albergo perchè il suo handicap urtava "la sensivbilità dei clienti ";in questo caso il dramma gode di risalto e di censure (la notizia senza il relativo video) sulla stampa nazionale solo dopo che la notizia è trapelata sulla stampa estera,con una constatazione: la morte di due zingarelle in un quotidiano di caccia allo zingaro eletto a capro espiatorio dei mali nazionali non turba affatto il quieto vivere dei "Napoletani "...abituati a ben altro? Questo episodio è gravissimo perchè non si tratta di un orrore morale,etico, individuale ma di una indifferenza colletiva...i nuovi barbari sono tra noi e occorre un gesto simbolico forte che spero venga dalla Presidenza della Repubblica (se ancora ne esiste una) con un senso dello Stato e dell'Etica che si opponga a ogni barbarie contemporanea in primis questa perchè viola con la sua indifferenza tutte le leggi che delimitano il valore di umanità.Sono 10 mesi che scrivo su questo blog ed assisto ogni giorno con rabbia,indignazione e impotenza a uno scandalo che divora il paese con la vigoria di un tumore,di un cancro...Un episodio come questo lo preconizavo da mesi,era inevitabile in un paese dove i media (stampa e televisione)hanno rinunciato ad ogni pedagogia sociale come se tutte le guerre sono finite,come se la storia fosse dietro di noi,come se la barbarie riguarda solo "gli altri" paesi fra cui la Francia di cui ci si diletta in non pochi rilievi verso la sua sott'intesa "incapacità d'integrazione dei flussi migratori",come se i fascismi fossero incapaci di rigenerarsi...(nella patria dei fascismi!)che tristezza,che tristezza vedere tutto questo accadere con al contempo l'assordante silenzio di una opposizione incapace di scendere tra la gente...Cammeo;la replica stizzita, fulminante del Ministro degli esteri Franco Frattini ad un giornalista anglosassone della BBC che gli indicava la foto delle sorelline sulla prima pagina di un quotidiano inglese : " ...chi le dice che tra i bagnanti che assistevano alla scena non ci fossero dei suoi connazionali? " come a sottiintendere ..." non venite in Italia perchè rischiate sulle nostre spiaggie di venir coinvolti nei fattacci di casa nostra ! " Bravo 10 e lode! ha salvato l'onore del paese....Aggiungo:Frattini s'indigna della "bassa" speculazione che la stampa inglese gioca sulla immagini delle sorelline come se ignorasse le regole del gioco della stampa italiana usa a ripagare sovente della stessa moneta i nostri cari vicini(Inghilterra,Francia,Germania etc,) con il recondito scopo di salvare l'immagine nazionale agli occhi "dell'italiota medio", vecchia strategia comunicativa da repubblica delle banane usa a vantare i "primati della nazione" ed ad occultare le vergogne,chi ricorda le vanterie sul primato delle esportazioni vinicole nel mondo cui dopo lo scandalo del vino adulterato al metanolo dei fratelli Ciravegna (e recidivi....con molte vittime) inizio il lento e inesorabile declino delle esportazioni vinicole? Quale primato resiste oggi,c'è qualcuno che puo rammentarmene uno ? l'aplomb leggendario di Franco Frattini volato in frantumi davanti all'aggressività delle domande portate avanti dal giornalista con un fondo di provocazione affatto celato ai fini dell'informazione spettacolo della "reputatissima" stampa inglese (solo quando serve...)ce la dice lunga sulla sindrome da accerchiamento internazionale che vive attualmente la coalizione di governo.La madre chiede disperata perchè tanto odio...e la risposta dovrebbe venire franca non dall'alto,dalla classe politica la quale a malapena sà dove porre "i tre passi indietro" e ancor meno dove porre il suo passo avanti! Ma dai fini osservatori del comportamento sociale,stà ad essi dire che si tratta di un processo di rimozione dell'altro(...),dello "zingaro" dello straniero (del capro espiatorio) perchè con la sua sola presenza povera,emarginata,disperata,allo sbando rammenta all'italiota medio o coglione,come volete, che anche lui potrebbe finire cosi ! ...da un momento all'altro,un terrore sordo,un'angoscia che rode l'animo in tempi terribili;lo spettacolo dell'altro (...)in un tale disagio risulta estremamente destabilizante e una certa classe sociale cullata strategicamente in un prolungato sonno della ragione non puo trovare che nella RIMOZIONE un momento di sollievo alla propria angoscia esistenziale amplificata oltremisura dalle politiche irresponsabili della nostra attuale classe dirigente. E un aspetto poco conosciuto della "guerra tra poveri" cui ci precipita un liberalismo da sempre cieco,sordo ai diritti dell'umanità.Notazione antropologica,non sono poche le società use a scegliere un "capro espiatorio" per regolare le ^proprie tensioni,contradizioni interne nell'intento di conservare lo status quo (...) e sorprende che la classe intellettuale non denunci vigorosamente questa infame strategia politica destinata a produrre lutti che marchieranno a fuoco l'immagine del paese ormai posto davanti alla constatazione che la sua famigerata foglia di fico "italiani brava gente" santi,navigatori e poeti....creativi etc,non è mai esistita e ancor meno oggi di essa resta traccia,questo è un paese che non esiste o che esiste solo quando un gruppo di squali,pescecani (...)riporta un qualche successo internazionale sui mercati con infime ricadute per il paese (vedi la FIAT) e costi folli da parte del governo,dei cittadini in tempi di magra per sostenere un supposto orgoglio nazional-industriale.Curiosa bella notizia di un fatto accaduto nelle strade di New York,in un incidente stradale un autobus si rovescia e schiaccia una donna incinta ,i presenti tra cui dieci volontri iniziano a sollevare l'autobus subito aiutati da altri e finalmente in Trenta,dico trenta,30 ci riescono,la donna viene estratta viva e morirà poco dopo in ospedale dando alla luce una bambina in perfetta salute...La mia riflessione tocca il fatto che i 30 sembra non vivessero nelle condizioni atroci in cui vegeta Napoli da qualche decennio...chi a voglia di pensarci ci pensi su; stai a vedere che adesso i ricchi hanno piu cuore dei poveri...! E rifletto pure sulla politica,l'ideologia nazista cosi abile,ripeto abile a disumanizare l'altro (i fatti del ghetto di Varsavia per citare un fatto storico) la strategia contemplava il ridurre alla fame 500.000 persone sino a metterle le une contro l'altra,sino a spingerli a nutrirsi di merda di cane,sino a farli puzzare come bestie in putrefazione affinche fosse piu facile per i carnefici porsi come purificatori della bestialità...Serve rammentare che i Room (gli Zingari) insieme agli Ebrei,agli omosessuali,agli handicappati,ai Russi sono stati le vittime imolate sull'altare della rimozione della propria angoscia esistenziale?Michel Abbatangelo
Qui le foto dell'infanzia nel ghetto di VARSAVIA
"Gli ateniesi mantenevano a loro spese un certo numero di esseri inutili e degradati; quando una calamità, come un'epidemia, una siccità, o una carestia, colpiva la citta...(questi capri espiatori) venivano rintracciati...e poi sacrificati, probabilmente lapidati fuori dalle mura della città".
L'ultimo ko dell'America i tesori d'arte vanno all'estero
I compratori sono russi e arabi. Nuove prospetive anche per gli artisti italiani
dal nostro corrispondente MARIO CALABRESI de " La Repubblica it "
Benefits Supervisor Sleeping di Lucien Freud è stato battuto a 33,6 milioni di dollari
NEW YORK - La Storia ha cambiato direzione una mattina del febbraio 2004 a Manhattan. Quel giorno fu chiaro che il mondo avrebbe avuto nuovi attori, che gli Stati Uniti non sarebbero stati più l'unico protagonista e che la Russia era tornata, ben prima di invadere la Georgia o di minacciare di lasciare l'Europa al freddo. Quel giorno non ci fu nessun attentato e nemmeno un voto epocale alle Nazioni Unite, ma nella sede di Sotheby's l'oligarca russo Victor Vekselberg si comprò per oltre cento milioni di dollari nove "uova Fabergé" che appartenevano alla famiglia Forbes. La più grande collezione privata di pezzi unici in oro e pietre preziose, che gli Zar regalavano a Pasqua, lasciava New York per tornare a Mosca.
Per raccontare lo smarrimento dell'America di fronte al dollaro debole, ai nuovi ricchi arabi, russi e cinesi che si comprano grattacieli, fabbriche e pezzi di Wall Street, ai turisti con il portafoglio pieno di euro che fanno shopping senza sosta si può anche non andare a parlare con un professore di economia o di relazioni internazionali ma usare un punto di vista completamente diverso. Per capire perché i candidati alla Casa Bianca promettono di riportare gli Stati Uniti al centro dell'economia mondiale e di ridare potere al biglietto verde si può entrare in uno dei palazzi simbolo di New York, il Rockefeller Center, e salire in un ufficio dove ai muri sono appesi quadri di Gauguin e Braque.
Edward Dolman naturalmente parla del mondo dell'arte, è uno degli uomini che conosce meglio il mercato, le sue quotazioni, la geografia della ricchezza e del potere del pianeta. Da quasi nove anni guida la casa d'aste Christie's, che nei primi sei mesi di quest'anno ha battuto tutti i record con vendite per tre miliardi e mezzo di dollari e una crescita del 10 per cento sul 2007. "Guardando la storia del mercato d'arte - spiega - si vede chiaramente come è cambiato nei secoli il potere economico, il passaggio dall'Europa agli Stati Uniti nel Novecento, il boom del Giappone alla fine degli anni 80, e ora lo spostamento verso la Russia, la Cina e il Medio Oriente. La vendita di grandi opere d'arte si allontana dagli Stati Uniti e prende altre direzioni. A giugno per la prima volta abbiamo venduto una grande collezione d'arte americana a Londra invece che a New York. Londra è forse più importante perché lì i compratori russi si sentono più a loro agio". Dolman è inglese, ha 48 anni, il ciuffo rossiccio, ha studiato economia, storia, arte ed è stato una promessa del rugby britannico. La sua vita già spiega come sia cambiato il potere economico: prima viaggiava tra gli Usa e Londra, oggi vola a Dubai e Hong Kong.
Sono i nuovi mercati a spiegare l'anno d'oro per le aste. "Onestamente speravamo di mantenere i livelli record raggiunti negli ultimi due anni e pensavamo che il 2008 sarebbe stato più difficile, data la situazione di crisi economica. Ma questi primi sei mesi sono stati straordinari e ci hanno confuso. Non ci troviamo però di fronte a una bolla speculativa come sostengono alcuni, quello che sta succedendo nel mercato è il risultato di due cambiamenti: la provenienza dei nuovi clienti e il tipo di ricchezza che hanno, che non è comparabile con quella che conoscevamo. E poi c'è un grande cambiamento di gusti: un calo dell'interesse per le opere del tardo 19esimo secolo e del 18esimo secolo e l'attenzione al moderno e al nuovo. Questo significa che ci sono un alto numero di oggetti, perché se la disponibilità di impressionisti è molto limitata, è invece molto più grande per le opere di arte contemporanea".
In questi mesi ci sono state vendite a cifre esorbitanti, come la donna sdraiata sul divano di Lucian Freud battuto proprio da Christie's per più di 33 milioni di dollari. Sembra impossibile pensare che i prezzi possano salire ancora. "E invece accadrà, perché ci sono molte persone che cercano le stesse opere e che hanno molti più soldi di quelli che vedevamo prima. E non sono speculatori: ma compratori che stanno creando le loro collezioni, che stanno costruendo musei in Russia, in Oriente e nei Paesi arabi e hanno deciso di investire enormi somme per costruire grandi gallerie".
Sono gli stessi che comprano le squadre di calcio in Inghilterra, i grattacieli a Manhattan, le ville in Costa Smeralda e pezzi di Wall Street. "I nostri nuovi clienti vengono non solo da Russia e Cina, ma anche da Sud America, Medio Oriente e India. Certo, vendiamo ancora in America e in Europa, ma non più come prima: se in Occidente c'è crisi, in altre regioni del mondo si sente la forza del petrolio, del boom delle materie prime e non si sa cosa sia la recessione. Ma sarebbe sbagliato trattarli come nuovi ricchi, i russi hanno una forte tradizione di collezionismo: basta andare all'Hermitage o al museo Puskin di Mosca per rendersene conto. Così penso che questi valori reggeranno e tra dieci anni ci saranno molte opere che si venderanno a 80 milioni di dollari senza più stupore".
Il re del mercato è il magnate russo Roman Abramovich, con lui Dolman condivide la passione per la squadra di calcio del Chelsea: "Quando hai clienti come lui, ne basterebbero un paio all'anno sui quale costruire. Non è gente che va e viene, sono una cinquantina nel mondo e fanno la differenza". Ma dove è finito il vecchio mondo dei collezionisti occidentali? "Hanno cominciato a vendere. Si rendono conto che sono in competizione con gente che può spendere di più e hanno cambiato il loro modo di pensare: invece di comprare guardano alle loro collezioni e vendono alcuni pezzi per molti più soldi di quelli che avrebbero mai immaginato".
Il mercato non premia solo la pittura e la scultura contemporanea, ma i gioielli, le opere d'arte orientali, le ceramiche e in particolare le porcellane del 18esimo e 19esimo secolo prodotte nei laboratori dell'imperatore a Pechino. Pezzi unici, icone che prima abitavano solo nelle case dei miliardari americani e europei e oggi si redistribuiscono nel mondo. "Una delle cose più interessanti che sta accadendo è il comportamento del governo di Pechino, che vuole tornare in possesso dei grandi capolavori cinesi che erano stati venduti all'estero secoli fa e lo fa partecipando alle aste pubbliche". Ma l'operazione che ha dato la più grande soddisfazione a Dolman è americana: "È stata la vendita della "Madonna Stroganoff", un capolavoro del 1300 di Duccio di Buoninsegna, al Metropolitan Museum nell'autunno del 2004. La cosa speciale è prendere un quadro così da una collezione privata e metterlo davanti al mondo. Ora tutti possono vederlo".
In questa rivoluzione che sta cambiando il mondo e i suoi rapporti di forza, che inquieta l'America e il suo futuro, secondo Dolman c'è spazio anche per l'Italia: i nuovi compratori andranno sempre più sulle opere di Fontana, ma anche su Manzoni e Burri e sull'arte povera a partire da Pistoletto. Ma anche noi saremo tra quelli che vendono e non tra i compratori.
(22 agosto 2008)
I quadri sono nell'ordine di: George Braque,Lucien Froid,Burri
SONIA RICHELMA D'ELIAOgni volta che Sonia Richelma D'Elia si produceva nelle sue performance d'arte era un fiorire di stroncature,critiche se non insulti persino da parte dei suoi professori,un mondo reazionario ostinatamente incentrato su tutte le possibili dinamiche competitive sino alla copia dai maestri del passato e precipitando gli allievi in un universo di regole inalienabili come se la Stroria dell'arte non le avesse infrante tutte (...) riconosciamo le sue qualità:nello specifico la sua visione anticonformista,la sua pratica iconoclasta e la sua affinità con il piu grande Novecento Europeo tra cui Picasso,l'Espressionismo..Si constata davanti alla sua opera lo sconcerto e le perplessità che essa deve avere provocato in certi ambienti (...) cui evidentemente manca ogni inizazione (...) la sua opera si distacca nettamente da ogni compiacimento,decorazione,da ogni estetica,da ogni momento di seduzione o di compromesso verso il gusto piu diffuso,anche perchè la sua pittura riflette come accade raramente un sentire,una sensibilità spiccatamente femminile nella sua accezione piu positiva e ingaggiata,un sentire femminista che al contempo non risparmia sarcasmo,ironia,criticha,livore e rabbia con una violenza cruda,rude,selvaggia...Ancor piu vero la corrente artistica che la ispira e verso cui nutre una profonda affinità,l'Espressionismo, a causa dell'orrore della guerra mondiale e della condanna come arte "degenerata" pronunciata dal Nazismo hitleriano che condusse alla distruzione di un gran numero di opere producendo la rarificazione delle stesse sino ai nostri giorni poichè sono pochissimi i Musei d'Arte Moderna che la espongono e si impegnano in una pedagogia,in una comunicazione attinente i suoi valori e significati per definizione una violenza inaudita verso il "sonno della ragione"e il quieto vivere borghese.Evidentemente questo sentire non esercita la seduzione della teatralità,della scenografia o uno dei mille momenti di compiacimento che l'artista sovente pratica per sedurre lo spirito del pubblico in cerca di quiete estetica o di rimozioni dal suo angusto alienato quotidiano occidentale.Sonia Richelma D'Elia turba e destabilizza con il suo sguardo analitico tra il selvaggio e il candore piu innocente, pronta a mettere a nudo con una obiettività vicina allo spirito del ricercatore (letteralmente) che a innalzare,celebrare l'epidermide e lo scintillio dell'apparenza,di quella superfice tanto ostile al sentire di Picasso.Tecnicamente contrarioamente a lui (uso a sperimentare nel disegno ogni soluzione ) lei medita a lungo i suoi soggetti (metabolizza mentalmente) per poi proiettarli,scagliarli sulla tela o la carta(...) attraverso l'azione gestuale in cui vuole possa riflettersi una certa violenza,impastata d'indignazione,primitiva,gestuale,con una rozza voluta grafia che sfiora la calligrafia Cinese (...),la sfiora perchè si oppone alla sua grazia,alla sua raffinata armonia,al suo equilibrio per piegarla in una sintesi ANTIGRAZIOSA, per usare una terminologia schietta;il suo è un Realismo scabroso,forte che si sforza di essere obiettivo,scarno,ai fini di una denuncia che si ammanta in talvolta nella provocazione con un che di distaccato e di elitario.Nel suo alfabeto espressivo il graffio,lo scalfire la superficie dell'opera in ogni modo,la sgocciolatura,la rozzezza delle linee mai adeguate al contesto,la stesura a crudo del colore su fondi bianchi e abbacinanti che rimandano al "tavolo operatorio" su cui l'artista seziona le sue "vittime" e le "icone" sono da identificarsi in un contesto chirurgico...è un operare sull'identità che toglie,scarta,approfondisce sino a toccare il risentimento,la frustrazione,l'alienazione piu nascosta dietro le mille maschere dell'idealismo piu sfrontato...(una visione antireligiosa, Niceana,Friedrick Nietzke) Nelle sue Pietà,la serie lei si cimenta in tre diverse visioni,nella piu grande assistiamo oltre che ad una fine costruzione della scena attraverso i bianchi e i grigi impastati di biacca alla morte della pietà,essa tocca il limite dell'inesprimibile con una violenza espressiva inaudita;nelle altre due con una diversa impalcatura la coloristica si fà anche azione,movimento con un che di barocco,di gioioso,quasi a toccare un lirismo colorista magico,il sentimento si ammanta dei toni caldi del sud,calore e passione animano la "pietà Barocca",la terza ha un che di mistico con i suoi toni azzurri,violetti e la sensualità del segno.Le tre versioni testimoniano in Sonia una profonda riflessione sul tema e l'apporto di un contributo importante alla comprensione del dolore sia in termini di indignazione,scandalo e denuncia che in termini di immedesimazione attraverso lo strumento dell'immaginazione umana.Straordinario il susseguirsi di ritratti delle identità metropolitane ognuno dei quali è scavato,indagato con i piu diversi alfabeti espressivi,per la maggior parte deposti su fondi bianchi,ora su carta ora su medium hanno quasi in comune un solo aspetto,quella aureola curva da cui parte la costruzione del ritratto,un artifico per centrare forse l'immagine in uno spazio concettuale che ricorda da vicino i segni di Picasso sui cui poi adattava le sue scomposizioni(...)
Ogni ritratto è un caso a se e di una obiettività che non lascia spazio a compromessi,la critica dell'attitudine del soggetto spietata,cruda,letteralmente lei smaschera,mette a nudo la gamma dei risentimenti che animano i suoi personaggi.Una delle immagini piu arroganti la "Brunilde" domina le altre per la sua complessità,uno sguardo appena suggerito denuncia da un lato una disperazione,una solitudine abissale e dall'altro il disprezzo dell'aristocrazia piu elitaria.Dall'insieme dellasua opera risulta che Sonia nasconde una sensibilità scrutarice,analitica unica e capace di farsi arma formidabile nell'artista Realista,ingaggiato,attento al suo tempo.Un artista vicina allo spirito Leonardesco "la pittura est cosa mentale" che vuole l'artista esploratore della condizione umana.
da rivedere e ritoccare,articolo non finito
Pistoletto expose cet été dans un lieu singulier, Le Moulin, dans un village de Seine-et-Marne, Boissy-le-Châtel. L'exposition se nomme "Binahayat", infini en persan. Elle réunit des oeuvres de ses débuts et des très récentes. L'occasion était belle de revenir avec lui sur sa trajectoire et sa définition de l'artiste.
Comment sont nés vos premiers travaux ?
C'était une époque de profonds changements, dont je ressentais la nécessité, comme beaucoup. La société était dominée par un côté pop, lié à un système économique et politique fondé sur la publicité, le glamour. L'art sortait d'une période importante, celle de l'abstraction expressionniste qui avait conduit à l'exaltation de la subjectivité de l'individu. Au début des années 1960, ce que je partageais avec les Nouveaux Réalistes, en France, et le pop, aux Etats-Unis, c'était la nécessité d'une objectivité. Transformer l'art du subjectif à l'objectif. Aux Etats-Unis, le pop a confondu l'objectivité avec le phénomène médiatique, placé au centre de tout rapport social. En France, l'objectivité a été conçue comme l'invasion des objets : Christo, les ready-mades, Duchamp.
Et en Italie ?
J'ai été surpris par Alberto Burri et par Lucio Fontana. Fontana, parce qu'il n'acceptait pas la perspective habituelle, qui met le spectateur devant un mur : il a fait un trou dans le tableau, essayé d'en faire un dans le mur. Essayé de voir un peu plus loin.
Burri, parce qu'il a eu le courage de mettre au premier plan la matière. Leurs deux courages ensemble m'ont donné celui d'aller vers le miroir : c'était une nouvelle matière et c'était une nouvelle perspective, qui n'est plus celle de la Renaissance. Dans le miroir, nous voyons ce qu'il y a derrière nos épaules, le regard fait demitour, il reprend conscience de ce qui vient par-derrière - de ce qui vient du passé aussi. C'est une double vision à 360°. Tous ces éléments, j'ai cherché à les rendre dynamiques, à les faire entrer dans la vie.
Ce qui n'a pas été compris de tous...
En effet... J'avais un rapport économique très important avec les galeristes américains Leo Castelli et Ileana Sonnabend. En 1964 - l'année où Rauschenberg a eu le prix de la Biennale de Venise -, ils m'ont dit clairement qu'il fallait que j'oublie l'Europe, parce que l'heure de l'Amérique était venue.
Le basculement du pouvoir politique était déjà accompli, il ne restait que celui du pouvoir artistique à réaliser : c'était le dernier qui manquait aux Américains. Ils m'ont donné le choix : l'Amérique ou rien. Je n'ai pas choisi l'Amérique et ils m'ont lâché. J'ai alors pensé qu'il fallait que je trouve des alliés, j'en ai parlé autour de moi, à tous ceux qui gravitaient autour de la galerie de Sperone à Turin - car c'est une histoire turinoise. Il fallait faire quelque chose en dehors de ce pouvoir américain, de ce concept de pouvoir et de richesse à l'américaine. Par contradiction, ça a été l'Arte Povera, l'art pauvre.
Un art contre ce qu'on voulait nous imposer comme une position universelle. Il fallait trouver quelque chose de différent, sinon on était fichus. Mes Objets sont nés de cette négation du marché. Sonnabend les a vus et m'a dit : "Ce n'est pas de l'art." Mais nous avons continué, nous avons fait de l'art un centre de changement dans la vie même.
C'est encore votre principe
...
Comment pourrait-il en être autrement ? Il suffit de voir où en est le monde... Il faut un grand demi-tour. Le progrès nous a conduits à croire que tout est faisable. Il faut tout reconsidérer, tout réorganiser autrement. L'avant-garde, aujourd'hui, doit se retourner, sinon on s'écrasera. Il faut absolument prendre une distance. La science doit cesser de penser exclusivement à des découvertes, mais donner la possibilité à l'humanité de survivre. Il nous faut une science de la conservation. Et trouver un passage vers une nouvelle civilisation, ce que j'appelle le Troisième Paradis.
Et c'est là que vous intervenez
...
C'est la capacité de l'art à toucher à tout qui le rend spirituellement libre. On ne devrait jamais en arriver à un dogmatisme. La pensée doit être en mouvement. Et si l'art est capable de se mettre en relation avec la philosophie et la politique, il aura un effet beaucoup plus important que la religion. C'est à la créativité de prendre l'initiative et de savoir qu'elle touche le point vital de l'existence humaine. L'art, c'est le centre.
"Binahayat",
Le Moulin, Galerie Continua, 46, rue de la Ferté-Gaucher, Boissy-le-Châtel. Tél. : 01-64-20-39-50. Du vendredi au dimanche, de 12 heures à 19 heures. Jusqu'au 5 octobre.
Propos recueillis par Philippe Dagen
COMMENTO : Michelangelo Pistoletto è un artista di genio e di fama internazionale,un po mi piace per come parla degli americani,quello che mi sento di rimproverargli è quanto manca o è assente dal manifesto "dell'arte povera" e cioè lo slancio utopico realista di un arte aperta a tutti e che tutti possono fare,produrre attraverso la nostra propria visione,attraverso le colonie che popolano il nostro inconscio,il nostro profondo,con i propri mezzi e gli strumenti piu semplici e accessibili,dal caffè alla candegina,dall'acqua minerale al lucido da scarpe sino ai chiodi,ognuno secondo il proprio alfabeto espressivo,la sua concezione dell'arte è elitaria,riservata a pochi e come lui stesso ammette sponsorizata dal mercato contro un'altro mercato (...)da una galleria (da un gruppo di gallerie) contro le gallerie d'oltre atlantico,non è il trionfo di una idea,di una corrente artistica che rimette in discussione le idee del mondo e ci riesce(...).Non mi basta che sia sottintesa nella materia impiegata nelle opere l'idea di arte aperta a tutti attraverso una raffinata esecuzione della metafora,Arte insomma.Non da meno gli rimprovero un certo moralismo o almeno in alcune delle sue opere (...) e in quanto agli specchi essi rimandano di noi solo l'epidermide e il poco che essa sà esprimere,molto poco della vera sostanza di cui è composta l'identità umana,personalmente gli specchi sono sinonimo di illusione,rimandano l'immagine che vogliamo vedere (...)quella che ci aspettiamo di scorgere,quella che crediamo di saper vedere...l'immagine che ci rassicura nella nostra quotidiana mediocrità "dimmi specchio chi è la piu bella del reame..." (dice la la strega di Biancaneve )L'arte povera purtroppo in un tempo che corre alla velocità della luce ha fatto il suo tempo e non sono sicuro che resterà degna di esser conosciuta perchè i "cattivi maestri "non hanno allievi...a fronte di qualche milione di allievi che si fanno mare intorno all'arcipelago Picassiano (...) Pistoletto scompare,sono i giovani che lo fanno scomparire perchè la sua Arte, non arrangia in niente il loro quotidiano e ancor meno i loro sogni...essi hanno bisogno di esploratori,di navigatori della mente umana e non da meno di qualche bella notizia e non del solito vecchio stantio catastrofismo che si ammanta di moralismo figlio della "guerra fredda" e del pensiero "stretto" di marca cattolica.Naturalmente dico le cose che dico tanto per dar aria alla bocca e un tono diverso dal silenzio alla tastiera,so di non sapere,che l'arte è una convenzione, ma certamente so che essa dev'essere utile alla crescita della sensibilità umana,utile alla sua evoluzione e inutile ai fini degli usi piu strumentali e feticisti.Chi sà dirmi che fine hanno fatto i "cattivi maestri" tanto strombazzati dal mercato negli ultimi 30 anni,a partire dalla data della scomparsa di Picasso,Braque,Chagal,etc Ci serve forse un altro conflitto mondiale per accendere un tal genio creativo ? E siccome non so niente qui ne sparo una grossa...delle migliaia dico migliaia di gallerie d'arte che ho visitato tengo solo qualche lezione vera,profonda,autentica...ma questo è un'altro discorso vero? ...O forse per sapere,capire, tra i tanti quali sono i veri illuminati dobbiamo andare al Louvre pure se Picasso e altri dicevano che è un cimitero ! (...) vabbe...a una certa età si passeggia nei cimiteri per fare un cucu agli amici...
In definitiva colloco l'arte povera tra i fenomeni artificiosi creati o da o per il mercato speculativo,una sottocorrente insomma e neppure tanto originale al che mi pare di sparare sulla croce rossa e sulla nostra povera italietta.Quelle poche volte che sono stato a Livorno,si la città dei comunisti e degli anarchici (...) mi colpii un fatto,in tutte le case anche le piu umili c'erano dei quadri e non del pattume commerciale,seriale,nudi,ben fatti,molti paesaggi in sile macchiaiolo e un po di tutto,anche opere cubiste....ebbene voglio vedere chi di noi comuni mortali puo ospitare a casa sua una delle opere di Pistoletto che per stare con tutti i due i piedi nel mercato (...) in quanto a dimensioni nelle sue opere non scherza neanche un poco,non dico il prezzo...dico le dimensioni dell'arte povera che tanto mi ricordano l'ipocrisia vaticana...la buona carità cristiana a fronte dei papa tour papale papale. Credo che tra meno di ventanni in tutto il mondo resteranno meno di 100 gallerie d'arte e meno di 30 grandi istituzioni museali...chi vuole capire...(qui a fianco la merda d'artista di manzoni del 1961), qualche tempo dopo venne "l'arte povera..." dopo la merda di Manzoni non so piu cosa si possa inventare se non in certi casi piuttosto che metter piede in una galleria d'Arte comprare e leggete la "settimana enigmistica ! " alla rubrica "strano ma vero" !
http://fr.wikipedia.org/wiki/Arte_Povera
La fine delle passioni
I nonni volevano cambiare il mondo, i nipoti l'iPod
di Silvia Vegetti Finzi articolo di " La repubblica it "
Da sempre le passioni hanno rappresentato il modo più efficace per organizzare e rappresentare le pulsioni erotiche e aggressive dell'umanità. Nella cultura classica le divinità olimpiche impersonavano l'eccellenza delle passioni: nessuno era più iracondo di Zeus, più seduttorio di Afrodite, più geloso di Era. In verità non è mai esistita una società in cui le passioni non fossero controllate, limitate, contrastate da istanze antipassionali come la religione, la morale, l'educazione, le usanze e i costumi, per cui la civiltà, come sostiene Freud, è strutturalmente conflittuale.
Le modalità con cui si governano le passioni variano a seconda delle epoche e dei luoghi. La più efficace sembra quella che ne inibisce, non solo l'espressione, ma persino la rappresentazione mentale, rendendole impensabili. È significativo che la morale cattolica, processando l'intenzione stessa, consideri peccati anche le trasgressioni che avvengono sotto forma di pensieri, parole ed omissioni. Al posto delle passioni rimosse subentrano allora sentimenti, stati d'animo molto più vivibili e socialmente gestibili. Come mostra il teatro classico, le passioni sono improvvise, clamorose, eccessive, coinvolgono il corpo e la mente, richiedono di essere partecipate e testimoniate, raggiungono una climax per poi spegnersi nella catarsi, cioè nella purificazione delle loro componenti distruttive. Possiedono comunque una potenza trasformativa per cui, dopo, nulla rimane più come prima. Di contro i sentimenti sono sommessi, durevoli, talora privi di ogni coinvolgimento somatico, come quando si ascolta una melodia o si ammira un tramonto. Possono essere vissuti in solitudine, non chiedono necessariamente la presenza degli altri, non mirano a sovvertire gli equilibri interni o esterni.
Come tali sono più idonei a una «folla solitaria» anonima, omologata e tecnicizzata come quella contemporanea. Mentre l'Ottocento — che si apre allacciando amore e morte nel Werther di Goethe — ha messo in scena le passioni morali, il Novecento è stato il grande teatro delle passioni politiche. Ora le une e le altre sembrano spente. I romanzi sono stati sostituiti dalla letteratura minima-lista, l'opera lirica è diventata un reperto storico, la politica ha lasciato il passo all'amministrazione della cosa pubblica. Tuttavia il potenziale passionale rimane intatto, racchiuso nella mente e nel corpo in attesa di obiettivi che lo mobilitino, di figure che lo animino, di rapporti che lo condividano. Come utilizzarne le energie trasformative, le capacità creative? Poiché l'uomo non può, come Dio, creare dal nulla, occorre vi sia un ordine precostituito — un modello, una forma, un codice, un sistema — dalla cui destrutturazione possa sorgere un ordine differente, una figura originale, una nuova presenza nel mondo. Ma la tarda modernità è, in tutti i campi, così disgregata e informe da scoraggiare gli atteggiamenti di negazione, di rivolta o di sfida. Ove tutto si equivale, come è possibile mutare l'esistente? I nonni di oggi, la generazione che «ha fatto il '68», voleva cambiare il mondo, i loro nipoti si accontentano di cambiare il vecchio cellulare con l'ultimo iPod.
La meta si è immiserita ma la determinazione e lo slancio sono i medesimi. Soltanto che le passioni sono state dirottate sull'avere e l'apparire attraverso immagini suggestive che si sottraggono al giudizio e alla critica. All'adolescente che chiede «come devo essere?» si risponde «così», ricorrendo alla suggestione piuttosto che all'argomentazione. Poiché i riferimenti ideali risultano per definizione irrealizzabili, i ragazzi si confrontano con sentimenti di inadeguatezza ai quali cercano di reagire con comportamenti euforici o rinunciatari, in ogni caso incapaci di conferire senso e valore alla vita. Siamo nell'epoca di quelle che Spinoza chiamava «passioni tristi», contraddistinte da un malessere opaco, da un senso di inutilità e di impotenza che riflette l'appannamento del futuro. Privo di attese di salvezza e di felicità, il domani appare una minaccia piuttosto che una promessa capace di orientare il cammino verso l'età adulta. Infranti gli stampi della tradizione, venuti meno gli esempi edificanti dei santi e degli eroi, l'esistenza richiede a ciascuno di sfuggire all'assedio degli stereotipi e alle lusinghe dell'esibizionismo con il gesto creativo di farsi «narratore della propria storia ». Ma senza una circolazione vitale di idee e di emozioni la creatività non si accende e il gesto innovativo ricade inerme ancor prima di mettersi in gioco.
Da dove cominciare a prendere parola? Sappiamo che qualsiasi racconto ne prosegue uno precedente e, poiché non esiste un inizio assoluto, ogni prima volta è sempre un'altra volta. Per questo mi sembra importante affiancare, alla dominante comunicazione per immagini, la trasmissione di racconti, di storie di vita vissuta, allacciando tra le generazioni il filo di un discorso che veicoli emozioni oltre che dati e informazioni. Se non vengono tradotte in parole condivise, le esperienze passate precipitano nell'insignificanza e nell'oblio mentre la «volontà di dire», per usare una bella espressione di Mario Luzi, mantiene aperto un canale comunicativo che aiuta l'individuo ad uscire dalle strettoie del narcisismo e dell'egoismo proprietario, fondato sull'Io e sul Mio. Il passaggio del testimone da una generazione all'altra consente ai ragazzi di sentirsi membri di una comunità che non è solo fuori ma anche dentro di loro, protagonisti di una storia che non è conclusa e di un futuro che deve essere ridisegnato ricominciando dal punto in cui il discorso si è interrotto e le passioni, come gli dei, hanno abbandonato il mondo.
25 agosto 2008
COMMENTO:Trovo l'articolo bellissimo vi ho allegato una foto,quella degli "alberi della cuccagna" perchè mi sembra che in questo contesto l'immagine renda bene l'idea degli ideali "cuccagna",della foresta eradicata che lascia solo il vuoto,l'immaginazione è sterile,il sogno frustrante,la realtà appare complessa e incomprensibile dunque immergersi nel rumore di fondo per rimuovere lo stato di impotenza a cui di tanto in tanti c'è chi riesce ad opporre una compensazione,l'oggetto citato sopra...Nessun oggetto puo sostituirsi alla socialità,alla vita di relazione e nessuna relazione puo evolversi in un contesto in cui il sonno della ragione e delle passioni (...) trionfa .
Il caso dell'ambulante maltrattato a Termoli Tutta Italia ne parlaIl caso del venditore del Bangladesh fermato con metodi brutali dal vigili urbani è stato ripreso con grande evidenza dalle più importanti testate on-line nazionali. Molte lettere e telefonate al nostro sito da parte dei lettori e delle associazioni che hanno voluto esprimere la loro indignazione per l'accaduto
Termoli. Il brutale fermo dei vigili urbani di un venditore ambulante sabato sera 23 agosto ha suscitato un grande clamore provocando una grossa indignazione nell'opinione pubblica. All’indomani della pubblicazione dell’articolo su Primonumero la notizia viene ripresa anche dalle maggiori testate nazionali. Sul sito di Repubblica.it l'accaduto è riportato in un articolo in grande evidenza con il titolo: "La gogna dell'ambulante trascinato in mezzo allo 'struscio'" a firma di Giuseppe Caporale, dove sono riprese le immagini pubblicate dal nostro sito. Anche le edizioni on-line di altri quotidiani nazionali - come per esempio Il Giornale - hanno dato ampio risalto all'epidosio.
Da questa mattina poi sono arrivate tantissime telefonate ed email da parte di colleghi di Sky, di Rai Tre, dell'Unità, del Manifesto per avere maggiori ragguagli sull'accaduto a testimonianza del fatto che l'episodio ha suscitato una reazione indignata non solo a Termoli.
In redazione inoltre sono arrivate tante email di condanna dell'episodio, e alcune anche da parte di cittadini che invece difendono l'operato dei vigili sostenendo che ci vorrebbero regole più ferree per gli extracomunitari.
Tra i nostri lettori si aperto un dibattito. In tanti hanno scritto in redazione esprimendo la loro opinione. Pubblichiamo qualche stralcio: «Ciò che è accaduto la sera del 23 agosto è semplicemente “sconcertante” – scrive Angelo C. - L’aver dato più poteri ai sindaci, e in qualche caso le pistole ai vigili urbani, il fatto che i militari affiancano le forze dell’ordine non è forse un segno di lento ed inesorabile ritorno ad uno stato di polizia? Sembra di tornare agli anni precedenti la seconda guerra mondiale con una differenza:“In quegli anni sapevi chi era il nemico da combattere, ovvero, il totalitarismo”. Oggi contro chi combatti? Contro il vicino di casa che è stato legittimato a portare una pistola al suo fianco, oppure, contro chi giustifica tali atti senza nemmeno sapere di che parla. Si comincia con gli stranieri (che non hanno alcuna colpa) e, siccome l’appetito vien mangiando e la violenza sugli altri fa sfogare le proprie repressioni, prima o poi succederà anche con noi. Spero che i militari per le strade e i poteri dei sindaci non facciano parte di piani molto più ampi e a lungo termine per “riassettare” il potere nelle mani di uno solo che pensa, magari, di essere invincibile. Ma la Cina è solo in Cina?».
Ma c’è anche chi come Simone T. difende l’operato dei vigili e dice: «Ha fatto bene la polizia a trattarlo in quel modo, a uno straniero che fa resistenza alle forze dell'ordine, ma chi credono di essere? nonostante gli diamo ospitalità, assistenza sociale e anche un lavoro se vogliono trovarlo, adesso si ritengono autorizzati a non rispettare le leggi come tutti noialtri? Sono forse di serie a, mentre noi siamo di serie b?». Sulla stessa line d’onda anche Angelo D.G. che vorrebbe leggi più rigide in tutta l'Italia nei confronti di extracomunitari”.
COMMENTO : I vigili urbani o la polizia municipale da sempre si battono contro varie forme di commercio "illegale" pressati con ostinazioni dalla lobby dei commercianti "legali" messi in ginocchio dall'economia liberista e dalla mondializazione (...) con scarsi risultati poichè le leggi e un po di rara... umana tolleranza (...) pongono stretti paletti al loro operato,oggi con i decreti "tolleranza zero" che valgono solo per i poveri disgraziati (...) che conferiscono ai sindaci "scheriffo" il ruolo di giustiziere delle periferie e dei centri degradati essi finalmente danno sfogo a decenni di frustrazioni attraverso una pratica autoritaria della violenza infamante,le nuove assunzioni hanno nelle loro fila posto non pochi zelanti esaltati (...) che solo ieri sarebbero stati dirottati o all'opedale psichiatrico o a consegnare scartoffie in veste di galoppini! Cosi oggi negli uffici si scatena una serrata competizione a brillare per fermezza e brutalità sotto l'occhio compiaciuto dei commandanti che hanno ricevuto "dall' alto" garanzie d'impunità. Fra poco costoro riceveranno le pistole e invece di continuare a farsi le seghe finirà che ci scapperà il morto ! Un grazie di cuore a tutti quei cittadini eroi civili che hanno denunciato il fatto,anche cosi ci si oppone ai nuovi fascismi,lo ripeto,sempre uso a sfruttare il capro espiatorio scelto tra gli strati piu deboli della società.La pressione nella pentola non verrà meno per questo perchè il sentimento di vergogna e di umiliazione che investe una parte della società italiana impedisce a molti di dormire la notte,il sentimento d'indignazione si trasforma in odio...il resto ve lo lascio immaginare.
25 agosto 2008 L'intervento del presidente della cei alla radio vaticana
Bagnasco: «Segni di un fondamentalismo
anticattolico in Italia e in Europa»
«La tentazione dei fondamentalismi è una tentazione che attraversa la storia di ieri e di oggi» ROMA - Ci sono «segnali di un fondamentalismo anticlericale e anticattolico che percorrono l'Italia e l'Europa», ma la risposta della Cheisa è ancora una volta quella della «fedeltá al Vangelo e dell'amore per l'uomo»: queste le parole del cardinale Angelo Bagnasco ai microfoni della Radio Vaticana. Il presidente della Cei è tornato così su alcuni temi toccati nella sua prolusione al meeting di Rimini di Comunione e liberazione.
«La tentazione dei fondamentalismi è una tentazione che attraversa la storia di ieri e di oggi -ha detto Bagnasco - e, purtroppo, forse anche di domani. Perché fa parte dell'animo umano il dovere di ritrovare continuamente delle punte di equilibrio, anche da un punto di vista culturale. Non so in questo momento, con precisione se si possa parlare di fondamentalismo anticlericale o anticattolico in Europa, in termini di assolutezza e di certezza. Certamente mi sembra siano innegabili dei fenomeni che qua e lá si sono verificati in termini non positivi, non benevoli, verso la presenza della comunitá cristiana». Tuttavia, ha detto il cardinale, «la risposta della comunitá cristiana, della Chiesa messa insieme, è una risposta di fedeltá al Vangelo e di amore all'uomo, a partire proprio dall'annuncio del Vangelo di Cristo, dalla promozione della difesa della ragione, della buona ragione, che oggi è messa sotto accusa, messa in crisi, come se non riuscisse ad arrivare a cogliere la veritá, e anche dal punto di vista della concezione antropologica».
COMMENTO : Il cardinale Bagnasco ha come minimo la memoria corta,forse anche un attacco di arteriosclerosi poi sembra non rammentarsi nulla del fondamentalismo "cristicolo" che ha impestato l'Europa per ol 1500 anni,delle responsabilità della chiesa nei Pogrom sino alla germania nazista (tutti buoni cristiani),nelle Crociate,nella colonizazione dell'America Latina,nella liberazione di Gerusalemme e nella ecotombre di ebrei massacrati perchè nella citta "santa" e poi ancora: l'Inquisizione,le guerre di religione Europee etc, personalmente non mi è mai bastato che che chiesa o i suoi papi di tanto in tanto si scusino per gli errori del passato creando l'idea che il pentimento e l'autoassoluzione potessero arrangiare milioni di vittime ridotte al silenzio!...e poi continuare ad invocare la loro peculiare idea di "giustizia" e carità ad ogni sermone domenicale.In quanto all'india credo di sapere come si pratica il proselitismo 'cristicolo",lo sanno tutti gli italiani... è un classico,pane in cambio di conversioni come a Napoli con Lauro,la scarpa destra in cambio del voto e qualche kg di pasta.Resta che l'integralismo Induista è odioso,ma si sà le "rivelazioni" divine,le religioni da quando esistono si sbranano tra loro.
Esposta una scultura blasfema di Gesù
E una visitatrice denuncia il museo inglese
Al Centro Baltico di Gateshead l'opera di Terence Koh che raffigura Cristo con un'erezione, è polemica
LONDRA - Ha sollevato polemiche e indignazione tra i cristiani in Gran Bretagna l'esposizione, al Centro Baltico d'arte contemporanea di Gateshead, di una scultura realizzata dall'artista cinese Terence Koh, intitolata «Gone, Yet Still», che raffigura Gesù con una erezione. Una visitatrice, Emily Mapfuwa, 40 anni, sentendosi oltraggiata nei suoi sentimenti religiosi, ha dato mandato ai propri legali per citare in giudizio i responsabili del museo. La conferma della denuncia arriva da un portavoce del Centro Baltico d'arte contemporanea di Gateshead. L'organizzazione "Christian Legal Centre", da parte sua, ha fatto sapere che sosterrà l'azione legale in tribunale. «L'unico obiettivo di questa scultura è quello di offendere i cristiani e di denigrare Cristo», si legge in una nota diffusa dall'associazione religiosa.
I PRECEDENTI - In passato il Centro Baltico ha già ospitato mostre e iniziative dal sapore controverso. L'immagine del «Cristo con erezione» si aggiunge a due opere del tutto analoghe, ospitate nello stesso museo, che rappresentano Mickey Mouse e l'extraterrestre ET con erezione. Di recente una scultura in legno raffigurante una rana verde crocifissa con in una mano un bicchiere di birra e un uovo nell'altra, esposta al Museo d'Arte Moderna di Bolzano ha scatenato proteste e condanne, tra cui quella di papa Benedetto VXI. La fondazione del museo, riunita in consiglio, nei giorni scorsi ha deciso di mantenere l'opera dell'artista Martin Kippenberger, malgrado Ratzinger l'abbia definita «blasfema».
COMMENTO : Se il "lupo alsaziano " si è incazzato allora vuol dire che è un capolavoro sto " cristo" in erezione,una metafora sadomaso non troppo spinta visto il caso che la ispira,certo dolorismo sanguinolento etc,personalmente sottoscrivo la bellissima possibilità che le sue opere siano visibili a Roma..."Morto un papa se ne fà un'altro" si dice ma mai una volta che il nuovo "pappa" ordina di togliere i braghettoni messi a Dio e a tutti i personaggi che ricoprono la Cappella Sistina che come tutti sanno la dipinse Michelangelo Buonarotti. Diciamo che da quelle parti non sanno minimamente cosa sia il senso del pudore...Dio con il pisello all'aria è un monumento inalienabile all'umanità.E una visitatrice denuncia il museo inglese
Al Centro Baltico di Gateshead l'opera di Terence Koh che raffigura Cristo con un'erezione, è polemica
LONDRA - Ha sollevato polemiche e indignazione tra i cristiani in Gran Bretagna l'esposizione, al Centro Baltico d'arte contemporanea di Gateshead, di una scultura realizzata dall'artista cinese Terence Koh, intitolata «Gone, Yet Still», che raffigura Gesù con una erezione. Una visitatrice, Emily Mapfuwa, 40 anni, sentendosi oltraggiata nei suoi sentimenti religiosi, ha dato mandato ai propri legali per citare in giudizio i responsabili del museo. La conferma della denuncia arriva da un portavoce del Centro Baltico d'arte contemporanea di Gateshead. L'organizzazione "Christian Legal Centre", da parte sua, ha fatto sapere che sosterrà l'azione legale in tribunale. «L'unico obiettivo di questa scultura è quello di offendere i cristiani e di denigrare Cristo», si legge in una nota diffusa dall'associazione religiosa.
I PRECEDENTI - In passato il Centro Baltico ha già ospitato mostre e iniziative dal sapore controverso. L'immagine del «Cristo con erezione» si aggiunge a due opere del tutto analoghe, ospitate nello stesso museo, che rappresentano Mickey Mouse e l'extraterrestre ET con erezione. Di recente una scultura in legno raffigurante una rana verde crocifissa con in una mano un bicchiere di birra e un uovo nell'altra, esposta al Museo d'Arte Moderna di Bolzano ha scatenato proteste e condanne, tra cui quella di papa Benedetto VXI. La fondazione del museo, riunita in consiglio, nei giorni scorsi ha deciso di mantenere l'opera dell'artista Martin Kippenberger, malgrado Ratzinger l'abbia definita «blasfema».
Sporting d'hiver : De Canaletto à Caravaggio
Du 18 août au premier septembre, le Sporting d’Hiver accueille la Galerie Cesare Lampronti qui présentera plus de 150 œuvres prestigieuses couvrant les peintres italiens et européens du XVII au XVIIIème siècle avec en point de mire le St François de Caravaggio…
200 opere di maestri italiani affogano a MONTECARLO!
...Questa mostra è in un certo senso il segno dei tempi poiche soltanto,soltanto 2000 persone l'hanno visitata, per lo piu specialisti del settore,antiquari,mercanti d'Arte.Una cosa mai vista a Montecarlo,forse una cattiva comunicazione o altro,fatto stà che è stata un vero fallimento pur se l'evento era apprezzabilissimo,straordinario.Non ne siamo consolati io e Sonia R.d.E poichè nelle nostre personali complessivamente abbiamo avuto un pubblico meno di qualità e intorno alle 1500 persone in un arco di tre mesi...e per fortuna nostra ben lontano da Montecarlo (...) quantunque in definitiva non possiamo dire di esserne usciti bene,al meglio della forma,specialmente io che in non pochi casi ho dovuto abbassare notevolmente i prezzi.Come si dice:"tutto è male quello che finisce male" ha ha ha ha ha ha
2 siècles et une dizaine de genres picturaux balayés dans cette superbe exposition. La peinture d’histoire, la nature morte, la bambochade, le paysagisme, caprice ou encore védutisme voir portrait, bref les différents volets des styles majeurs sont exposés. Nous passerons rapidement sur les différentes œuvres de Paolo Castelli ou Luca Forte qui donnent dans la nature morte rococo et pas franchement passionnante du moins de notre point de vue. Les amateurs apprécieront l’intensité des couleurs ou les divagations musicales de Bettera et ses célèbres natures mortes d’instruments !
Plus surprenant les caprices de Codazzi, Panini. Perspectives à couper le souffle, ombrage et couleurs impressionnantes pour un regard sur la Rome éternelle. Un volet socialo-romantique, voir poétique absolument passionnant à décrypter !
Le védutisme cher à Canaletto est aussi bien représenté ! « Veduta » ou point où tombe la vue, c’est la traduction de ce genre développé en Italie mais dont les Hollandais se feront par la suite les grands spécialistes. L’occasion donc de plonger dans les mémoires nostalgiques de ces peintres voyageurs qui « croquaient » tantôt Venise, Londres, Naples. Une bonne raison également d’apprécier les différences de style entre brume nord européenne et chaleur du coup de pinceau italien !
Plus surprenant les caprices de Codazzi, Panini. Perspectives à couper le souffle, ombrage et couleurs impressionnantes pour un regard sur la Rome éternelle. Un volet socialo-romantique, voir poétique absolument passionnant à décrypter !
Le védutisme cher à Canaletto est aussi bien représenté ! « Veduta » ou point où tombe la vue, c’est la traduction de ce genre développé en Italie mais dont les Hollandais se feront par la suite les grands spécialistes. L’occasion donc de plonger dans les mémoires nostalgiques de ces peintres voyageurs qui « croquaient » tantôt Venise, Londres, Naples. Une bonne raison également d’apprécier les différences de style entre brume nord européenne et chaleur du coup de pinceau italien !
Enfin, découvrez avec délice et émotion toute la belle complexité de la salle consacrée aux « caravaggistes ». Caravaggio, le maître et ses disciples. La différence est là, la source procure l’émotion et se planter devant la méditation de St François est tout simplement un grand moment ! Ne serait-ce que pour « toucher » au plus près l’historique clair-obscur, le naturalisme inhérent à son œuvre, voir le réalisme brutal omniprésent dans la peinture de cet artiste si moderne et provocateur ! A côté, les Grammatica, Spada et consorts font figure de pâle mais belle « copie » ! Le Salomé avec la tête de Baptiste serait un pur chef d’œuvre si Caravaggio n’avait pas conçu Judith décapitant Holofernes ! Bref, quoiqu’il en soit, cette partie de l’exposition dégage une intensité rare entre noirceur prenante et tristesse quasi jouissive car peinte avec maestria !
Nicolas Massa PROGETTO 2010....Michel Jacucha( scultura in bronzo),Philippe Cesaretti(stampa,incisione etc),Michel Abbatangelo(pittura a olio),Sonia Richelma D'Elia(tecniche miste su carta e tela) si sono uniti in un progetto d'arte che investe un tema drammatico per comporre,rappresentare un quadro contemporaneo di una immane tragedia,tale progetto oltre alle opere che lo comporranno si avvale di un sito profesionale in piu lingue (le lingue del mercato dell'arte oggi) : francese,spagnolo,italiano,inglese,tedesco,cinese,giapponese e russo.Allo scopo di facilitare lo scambiodi idee nella fase di elaborazione sarà aperto un sito in cui riversare linterelazione,il dialogo che scaturisce dalla discussione,l'accesso al sito è ristretto esclusivamente agli artisti e agli intelletuali che aderiscono al progetto.I paesi rappresentati dagli artisti sono l'Italia,la Francia,il Belgio. Nell'illustrazione "uomini e bestie" uno studio su carta del 2001di Sonia Richelma d'Elia.
Non mi era mai capitato prima d'ora di dover chiudere uno spazio d'arte,una galleria d'arte nello specifico,con un potenziale espressivo degno di nota, a cuor leggero,eppure stavolta pure con un certo sadico entusiasmo lo faccio,nessuno scrupolo,nessun pentimento,forse gli è che le gallerie d'arte in città hanno necessità,bisogni complessi,tra cui certamente la pazienza,io riguardo a quest'ultima cosa a fronte di innnumerevoli altre constatazioni proprio non ci sono,ma per niente,quando vedo che "le mercredi des singes" puo soppravivere solo stagionalmente estraneo alla città che proprio se ne infischia e per città intendo i suoi artisti, i suoi intellettuali,la sua gente che il minimo che si puo dire è che sono sull'orlo di una crisi di nervi (...) chiunque puo constatarlo nei giorni della Feria.
Un altra ragione non meno valida francamente non me la sento di fare su e giu dal confine italiano a quello spagnolo (...)ogni mese solo perchè uno dei miei partner è un inetto totale da un tal numero di punti di vista che a contemplarli viene uno spavento! A cio aggiungo che tra le centinaia di artisti locali che si sono presentati nessuno,dico nessuno se l'è sentita di partecipare con un minimo coinvolgimento alla piu piccola delle dinamiche che la galleria avviava,le riunioni settimanali del mercoledi si arrestano al secondo appuntamento e di netto,il sospetto che "sto-italiano-venuto-da-chissà-dove-qui-non-ce-lo-vogliamo" è forte.Una processione di gruppi,associazioni culturali di artisti e persino quella degli "Italiani di Béziers" si fanno vivi reclamando spazi per la loro azione con un che di pretesa a cui non corrisponde neppure un accenno di scambio,d'interelazione;inutile aggiungere che la mia franchezza non da adito ad equivoci.A fronte della collaborazione concreta offerta dal municipio (tra cui un deputato) e da personalità di rilievo e da sensibilità uniche,abbiamo la totale latitanza della stampa (midi libre)che da un lato sollecita laboriosi comunicati stampa e dall'altro li ignora per acquietare le pressioni della "solita nota" titolare di una asfittica oscura galleria d'arte in centro(...)che giunge al punto di muovere ad una sua facoltosa collezionista/cliente un pubblico rimprovero per la sua presenza presso di noi durante il nostro vernissage! Per disgrazia mia è pure parente stretta dei miei proprietari(...)le statistiche della presenza nel "le mercredi des singes" si aggirano intorno alle 2000 persone concentrate per lo piu quale affluenza prima e durante la feria a fronte di 150.000 persone che passate davanti alla galleria!Con almeno 100 intervenuti al mio vernissage a fronte di oltre 1500 inviti(...)e centinaia di affiche,poster ben presto ,vandalizati strappati,censurati o trattenuti per la collezione personale(...)le vendite non hanno mai riguardato in nessun caso residenti,il che la dice lunga sulla vocazione della città pure con le giustificazioni del caso,un momento difficile,la congiuntura etc,
Non da meno poco lontano da Bézier una cittadina d'arte in stile medioevale lussureggiante di artisti,artigiani e turismo...la costatazione d'obbligo è che uno spazio invidiabile come "le mercredi des singes" non puo esistere in una realtà quale quella che vive Béziers:disagio,marginalità,introversione patologica,violenza,aridità e una borghesia pressoche inesistente la caraterizano molto vicino a realtà come Reggio Calabria!Per contro la persona che con generosità mi ha messo a disposizione gli spazi quasi gratuitamente mi è stata vicina sino all'ultimo a tratti sconsolata per le vicende piccole e grandi che mi toccavano in un assordante silenzio.Resta una esperienza che mi ha permesso di scoprire la fine sensibilità d'arte,artigiana di un maestro del bronzo come Michel Jacucha, lo slancio,il segno selvaggio nelle cose d'arte di Sonia Richelma d'Elia,il coraggio e il sostegno omnipresente e fiero della mia compagna e l'affetto di non pochi amici che si sono attivati a Menton.Il sito "le mercredi des singes" resterà attivo per promuovere altri progetti in dinamiche obbligatoriamente all'opposto di come ci eravamo ripromessi,un grazie di cuore a tutti quelli che mi sono stati vicino in un progetto audace,ambizioso e quasi impossibile.
Michel Abbatangelo
LEOPOLDO è morto di un brutto male !
Omero mi presento Leopoldo nel 1978 credo,se mi sbaglio è di poco,un uomo affabile,cortese di una ritrosia delicata e gentile,i capelli a spazzola di un arancio pel di carota;allora Leopoldo si appassionava alle erbe e cominciava a distillare impacchi e ricette varie per la bellezza,era la moda e fini che attivo un suo piccolo commercio che si protrasse sino a pochi anni fà un po nella clandestinità,molte amiche tra cui mia sorella,Lia non mancavano mai di avere tra le loro toilettes prodotti distillati,impacchi,creme e preparati da Leopoldo.A quello che ricordo era solito alimentare intorno a lui una certa mitologia fantastica,Omero mi riferi che Leopoldo era convinto di essere di origine aliena(...)nulla di stupefacente all'epoca,imperversavano emissioni tv sul genere e movimenti a sfondo religioso new age in tutte le salse. Anna mi ha detto ieri che Leopoldo è morto di un brutto male (...)suppongo un tumore,aggiunge che si è affidato alle cure dell'ospedale troppo tardi e che è stato lasciato solo,abbandonato.Al momento non mi è riuscito di sapere di piu,ricordo di qualche visita a casa sua tra ampolle,alambicchi e stranezze da laboratorio dappertutto e lui sorridente con un che del sapiente che talvolta ironizava sulla cosidetta "medicina ufficiale".Non faccio fatica ad immaginare che abbia cercato di curarsi da solo confidando nella sua esperienza trentennale tra radici ed erbe. La sfortuna purtroppo ha voluto che il male con il suo "mistero" sfuggisse alla sua esperienza ed al suo ottimismo fideista,alla sua comprensione e finisse con l'annientare uno spirito generoso e gentile e inonfensivo in un ambiente di avvelenatori quale quello che la chimica moderna (quando è assogettala al liberismo capitalista) ci propina, ogni giorno gettandoci nel panico ora con gli OGM ora con i cocktails genetici,ora con gli additivi a cui nessun alimento sfugge. APRITE QUESTA PORTA
(1) Si la Bible avait été inventée par des menteurs, alors elle serait parfaite et sans faille ni incohérences apparentes, pour faire croire que c'est la parole de Dieu.
(2) Mais la Bible EST incohérente, erronée, et parfaitement ridicule en de nombreux endroits.
(3) Donc la Bible n'est PAS la création de menteurs.
(4) Elle est donc la parole de Dieu.
(5) Donc Dieu existe. Amen
(2) Mais la Bible EST incohérente, erronée, et parfaitement ridicule en de nombreux endroits.
(3) Donc la Bible n'est PAS la création de menteurs.
(4) Elle est donc la parole de Dieu.
(5) Donc Dieu existe. Amen
Histoire et chronologie de la chrétienté
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)