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martedì 31 marzo 2009

Marzo 2008

Dionisos

Questo quadro un po enfatizato(ma non troppo ci dà un'idea chiara della gioia e della felicità quali mete possibili a conseguirsi nella vita umana in antitesi al dolorismo sado-masochistico dei miti judeo-cristiani etc...

La corrida

Pubblico un articolo breve di sostegno,adesione di Michel Onfray al sito anticorrida.org
lla cosa mi ha fatto un piacere immenso,Onfray e una delle mie letture preferite,la mia pittura gli deve tantissimo,faro il possibile per invitarlo al vernissage della mia mostra "eros et toros".


MICHEL ONFRAY

Michel Onfray, philosophe, écrivain et créateur de l'Université populaire de Caen,nous a fait parvenir un texte évocateur qui débute ainsi : « La poignée d’arguments des défenseurs recycle toujours les mêmes lieux communs. Or tous évitent cette question cardinale : que signifie jouir du spectacle de la mort ? Car il s’agit bien de cela : fanfare et habits de lumière, discours techniques et justifications esthétiques, bénédictions littéraires et légitimations cathartiques n’y font rien : on paie, on s’excite, on vocifère en bande, le tout pour connaître l’orgasme dès que le tueur ôte la vie... »

Alexander

...mi vuole bene e decide di invitarmi ad una maggiore prudenza nell'esporre certe opere nella Galleria di Beziérs,rischio di dare una cattiva immagine di me e insomma potrei pregiudicarmi qualche vendita importante (...)A parte il fatto che gli sono riconoscente d'aver con la sua intuizione (un perfetto profano)capito una delle mie opere meglio di me che l'ho fatta!!! Al punto da chiedergli in futuro di esprimere liberamente la sua opinione in merito la mio lavoro.Comunque non ho intenzione di prestare molta attenzione alla sua raccomandazione,non tanto perchè lo scandalo in se non abbia certe ricadute (...) mà perchè dell'opinione della "gente" non me ne frega un bel picchio.Uno dei quadri supposti turbare la quiete sonnolenta di Béziers è questo a fianco,una bambina che cavalca innocente,limpida in un candore assoluto un giovane torello...la mia intenzione era un invito all'amicizia con l'animalità che trovo profondamente innocente (e poi semmai colpevole di che?!).Poi...non è stato quel certo Freud (...) a scoprire la potenza della pulsione sessuale nell'infanzia sino al allora ritenuta innocente,casta (...) ?! E ancora Alexander che mi accenna alla mia fissa sul sesso perchè lo metto dappertutto nei miei quadri (...) Non credo che abbia molto capito quando gli ho accennato all'Eros umano,alla sua centralità nella formazione dell'identità,Eros e sessualità quali motori inconturnabili nel percorso,nella realizazione del desiderio,della felicità o Ataraxia o ...serenità umana.

L' arte non è casta,dovremmo interdirla agli ignoranti innocenti , mai metterli in contatto con essa se essi non sono sufficientemente preparati ; si l' arte è pericolosa o se è casta non si tratta di arte.

L'art n'est pas chaste, on devrait l'interdire aux ignorants innocents, ne jamais mettre en contact avec lui ceux qui y sont insuffisamment préparés. Oui, l'art est dangereux. Ou s'il est chaste, ce n'est pas de l'art.

[Pablo Picasso]

Philippe Cesaretti ed io....pensiamo non per un accidenti del caso che la gran parte della nostra opera non dovremmo firmarla,la sorgente è cosi profonda e lontana da non appartenerci,non la riconosciamo nostra,eppure la nostra creazione è frutto della nostra opera,del nostro lavoro e onestamente e senza umiltà (non ci costa nulla ammetterlo) essa...è cosi profonda,autentica,cosi nostra da divenire universale nel senso che un'ampia comunità di identità collabora alla sua creazione o se vogliamo le infinite sfacettature della natura,e si ..;sempre le,la Natura,cioe noi,tutti noi,tutto quello che si muove,cammina,striscia,respira,vola...vive.Noi abbiamo un solo merito,quello dell'abbandono cieco e appassionato che aiuta la "sorgente" a far giungere alla superficie acque cristalline e pure (con il minimo intervento dell'artista) tutto cio in fin dei conti non è che Natura all'opera se ovviamente rifiutiamo di decontestualizarci dal "tutto" (...).

  1. Ecco qui una delle sue opere,è un artista che stimo moltissimo straordinariamente umano,sensibile,un maestro per noi tutti,spero che accetterà di esporre a "le mercredi des singes" di béziers.Pochissimi oltre a lui hanno saputo rappresentare la vibrazione profonda dello spirito della Natura in tantissime delle sue sfacettature.








Invecchiando...


Vivo in Costa azzurra e da qualche tempo nella mia città e nel mio quartiere in particolare ho di che stare in ansia per mia moglie allorchè mi allontano per lavoro per via della dilagante microcriminalità fatta di vandalismi gratuiti,furterelli con scasso nei ristoranti,parti asportate dalle vetture in sosta,tentativi di incursione sui balconi per penetrare nelle abitazioni,risse,e infine furti di motorini nelle ore notturne.Personalmente ho assitito all'arresto di due ladruncoli e ho riferito la cosa a mia moglie che mi ha chiesto se mi sono preso la briga di avvertire i due giovani in questione dell'arrivo della polizia ?!Ho risposto leggermente alterato che non sono affatto d'accordo pur se comprendo il momento difficile che vive il centro storico per ragioni economiche e politiche (amministazione Guibal...sic!) E infine ho tagliato di netto il conflitto d'opinione aggiungendo un " ...non gli resta che fare la rivoluzione ! "

La faccia come il culo!

  1. Fosse davvero cosi probabilmente l'umanità avrebbe un aspetto migliore invece in un certo senso cosi è ma nell'accezzione deteriore,peggiore;infatti è d'uso presso certa estetica riportare il segno carateristico del culo (l'anus) sul viso,precisamente sulle labbra (gonfiandole),estremo segno,tentativo di seduzione per personalità traballanti.Non si sà se riderne o piangerne,possibile che nessuno se ne accorga?! Naturalmente lungi da me avercela con il culo,anzi,pero sono perplesso faccia alla constatazione dell'ignavia sul piano simbolico che affligge certo "mondo'

La piu bella lettera di Victor Hugo

« Je ne veux pas vous confier l'enseignement de la jeunesse, l'âme des enfants, le développement des intelligences neuves qui s'ouvrent à la vie, l'esprit des générations nouvelles, c'est-à-dire l'avenir de la France. JE NE VEUX PAS VOUS CONFIER L'AVENIR DE LA FRANCE, PARCE QUE VOUS LE CONFIER, CE SERAIT VOUS LE LIVRER » « C'est le parti clérical qui a trouvé pour la vérité ces deux étais merveilleux : L'IGNORANCE et L'ERREUR. C'est lui qui fait défense à la Science et au génie d'aller au-delà du Missel et qui veut cloîtrer la pensée dans le dogme ». « Découvrir la loi du ciel, c'était
une impiété ; trouver un monde c'était une hérésie » « Voilà longtemps déjà que vous essayez de mettre
un bâillon à l'esprit humain » « Et vous voulez être les maîtres de l'enseignement ! Et tout ce qui a
été écrit, trouvé, rêvé, déduit, illuminé, imaginé, inventé par les génies, le trésor de la civilisation, l'héritage
séculaire des générations, le patrimoine commun des intelligences, vous le rejetez ! Si le cerveau
de l'humanité était là devant vos yeux, à votre discrétion, ouvert comme la page d'un livre, VOUS Y
FERIEZ DES RATURES ! »
« Et vous réclamez la liberté d'enseigner. Tenez soyons sincères, entendons-nous sur la liberté que vous
réclamez; C'EST LA LIBERTE DE NE PAS ENSEIGNER »
« Ah ! vous voulez qu'on vous donne des peuples à instruire ! Fort bien. Voyons vos élèves, voyons vos
produits. Qu'est-ce que vous avez fait de l'Italie ? Qu'est-ce que vous avez fait de l'Espagne ?»


Io vi condanno a vivere come schiavi
di Fabrizio Gatti tratto da : "l'espresso.it"
Un lavoratore clandestino o in attesa di rinnovo del permesso non ha diritto a ricevere la sua paga. È una scandalosa sentenza del Tribunale di Como

Immigrati sbarcati a Lampedusa
Chissenefrega se la deregulation nei cantieri e nelle fabbriche fa morire più operai in Italia che soldati americani in Iraq. E soprattutto cosa importa se le imprese che sfruttano il lavoro nero sono il motore dell'immigrazione illegale. Sentenza dopo sentenza, alcuni tribunali del Nord hanno creato il dipendente a costo zero. Zero assoluto: basta ingaggiare clandestini, farli lavorare come bestie. E alla fine non pagare il dovuto. Dalla Lombardia alla Liguria non si rischia nulla. Nemmeno se gli stranieri trovano un avvocato e fanno denuncia. Ci sono giudici che li considerano fantasmi, invisibili, inesistenti. E che, proprio per questo, danno ragione agli imprenditori.

Il Nord-Ovest batte il Nord-Est. Sono casi sempre meno isolati. Decisioni che trasformano in carta straccia decenni di battaglie sindacali, pronunciamenti della Cassazione, convenzioni internazionali. Leggere queste sentenze è come percorrere la via nordista al codice civile: un'Italia divisa tra i cittadini e le cose 'inanimate' del diritto romano, tra i garantiti e gli schiavi contemporanei. Una discriminazione che si manifesta ovunque: dalle aule di giustizia agli sportelli dell'Inps, dai concorsi per la pubblica amministrazione all'infinita attesa per il rinnovo dei permessi di soggiorno.

Si comincia da Como. L'ultimo caso è il più clamoroso: nella città lombarda è stato appena stabilito che un clandestino non ha diritto ad avviare un processo. Nemmeno se è vittima e parte lesa. Lunedì 25 febbraio il Tribunale deposita la sentenza che riguarda Ali A., muratore egiziano e quattro suoi colleghi. Ali non è nemmeno clandestino. Una settimana prima, però, quando il giudice lo convoca, non ha con sé il permesso di soggiorno perché l'ha consegnato in questura: è scaduto a fine 2007 e, come tutti gli immigrati, anche Ali rischia di dover aspettare più di un anno per i ritardi che paralizzano la burocrazia dei rinnovi. Ma dall'8 marzo al 22 maggio 2007
era perfettamente in regola. In quel periodo Ali lavora in un cantiere in Val d'Intelvi, confine di prati e boschi tra Italia e Svizzera, dove un'impresa di Como sta costruendo villette a schiera. I quattro colleghi sono invece clandestini, tutti egiziani.

Secondo il loro ricorso contro l'imprenditore edile, presentato dall'avvocato Domenico Tambasco di Milano, il 22 maggio vengono allontanati dal cantiere perché non servono più. Licenziamento orale, metodi da caporalato. Davanti al Tribunale di Como i cinque muratori chiedono il dovuto. Poco più di 60 mila euro da suddividere. Il rappresentante legale dell'impresa ammette invece di conoscere soltanto Ali A. e uno dei suoi colleghi, perché inviati in cantiere da una cooperativa di subappalto. Ma il giudice Beniamino Fargnoli, l'unico della sezione Lavoro nel Tribunale comasco, non entra nemmeno nel merito. Dichiara semplicemente non ammissibile il ricorso. Gli servono sette pagine per spiegare il ragionamento. Una motivazione che, se non è viziata da errori di valutazione, rivela quanto le leggi e i codici italiani possano essere discriminatori.

Prima interpretazione, articolo 75 del codice di procedura civile sulla capacità o incapacità processuale: "I diritti esercitati dai ricorrenti non sono legittimi poiché essi non potevano stare sul territorio italiano, essendo sforniti di permesso di soggiorno...", scrive Fargnoli. "La loro clandestinità originaria vizia ogni diritto reale o obbligazionario acquisito sul territorio nazionale. Ad avviso del decidente", aggiunge, "l'articolo 75 esclude le persone che si trovano illegittimamente in Italia dall'esercitare processualmente i diritti ivi pretesi". Seconda interpretazione, articolo 2.126 del codice civile sulla prestazione di fatto con violazione di legge: "L'arrivo clandestino di stranieri in Italia viola l'ordine pubblico", scrive il giudice: "Il contratto di lavoro stipulato da un clandestino nasce con una causa negoziale illecita. L'illiceità della causa del contratto di lavoro impedisce l'applicazione dell'articolo 2.126, il quale nega la remunerabilità del contratto nullo per causa illecita".
Il resto della motivazione è un'autostrada a quattro corsie per chi vuole approfittare di questa sentenza e sfruttare badanti in stato di necessità o ricattarle con lo stipendio. Oppure ingaggiare a basso costo muratori, operai, braccianti, colf tra i clandestini o gli stranieri in attesa di rinnovo del permesso. "I diritti fondamentali sono di natura esclusivamente sostanziale. I diritti fondamentali non possono essere di tipo processuale", scrive il giudice di Como, confutando una sentenza opposta del Tribunale di Milano che l'anno scorso ha fatto giurisprudenza. "Il clandestino che si trova illegalmente in Italia", stabilisce invece il Tribunale comasco, "non può invocare la tutela giudiziaria italiana salvo specifiche eccezioni". Una conclusione, secondo la controparte, che ignora l'articolo 24 della Costituzione e il diritto a proteggere la propria esistenza per almeno 540 mila immigrati già nel nostro Paese e sfruttati nel lavoro nero.

E Ali, che il permesso di soggiorno ce l'ha? Il giudice cita la Cassazione: "La scadenza del permesso di soggiorno determina l'impossibilità sopravvenuta della prestazione... e può costituire giustificato motivo di licenziamento". L'ultimo provvedimento del giudice di Como è l'ordinanza con cui trasmette gli atti alla questura per l'espulsione degli egiziani. Dalla stessa ordinanza non risulta però l'invio degli atti alla Procura per il reato di sfruttamento di manodopera clandestina nel cantiere. Il legale dei muratori presenterà appello: "Il principio applicato", spiega Tambasco, "haconseguenze pratiche gravissime. Riconoscere che il lavoratore clandestino non abbia nessuna possibilità di far valere i propri diritti significa far rientrare nel nostro ordinamento la schiavitù".

L'opposto di quanto accade a Padova: dove, spiega l'avvocato Marco Paggi, proprio pochi giorni fa la sezione Lavoro del Tribunale ha accolto un ricorso e stabilito che anche un clandestino, pur non potendo per legge essere assunto, deve essere retribuito.

Altri magistrati del Nord-Ovest seguono invece i principi del loro collega di Como. Ecco la motivazione con cui il Tribunale di Genova boccia la causa di un operaio dell'Ecuador contro il titolare di una ditta: "Non è intercorso e non sussiste alcun rapporto di lavoro, ma è semplicemente intervenuta una prestazione di attività lavorativa". In un'altra sentenza del Tribunale genovese contro il ricorso di un dipendente clandestino è scritto che "attesa la gravosità degli oneri che il datore di lavoro si assume dando inizio alla procedura di regolarizzazione... è evidente che la presentazione della dichiarazione di emersione non può che costituire una mera facoltà per il datore di lavoro". Rispettare la legge non era un obbligo? La risposta del Tribunale: "Il giudice non può sostituirsi a un privato nell'esercizio di una sua facoltà".

"In crisi", spiega l'avvocato di Genova Alessandra Ballerini, "è il rapporto di tutta la pubblica amministrazione con la percentuale di popolazione straniera. L'accesso al pubblico impiego ne è un esempio. Come l'assunzione in società pubbliche di trasporto: è regolata da un regio decreto del 1931 che il dipartimento Pari opportunità pochi mesi fa ha dichiarato in contrasto con la normativa antidiscriminazione nazionale e comunitaria. Eppure ancora oggi gli stranieri in regola con i documenti che chiedono di essere assunti da imprese di trasporto vengono respinti".

Una discriminazione che non salva nemmeno chi si è infortunato lavorando in Italia. L'Inps riconosce la pensione di invalidità esclusivamente agli immigrati con carta di soggiorno permanente che solamente una minoranza di persone ha ottenuto. È per questo che Irene, 62 anni, ex badante dell'Ecuador, rischia l'espulsione da Genova. Invalida al 75 per cento dopo una caduta, non può più lavorare. Non ha la carta di soggiorno. E l'Inps le ha negato l'assegno sociale. Così, senza lavoro né pensione, non può rinnovare i documenti per rimanere in Italia. La donna ha presentato ricorso. Intanto vive di elemosina.
(06 marzo 2008)


"Se non è vero è ben trovato"direbbe mia moglie...

NON MANCANO i perplessi: per alcuni e' un «geniale burlone»
Kipasso, il pittore che disegna dormendo
Gallese 33enne di giorno fa l'infermiere, di notte fa capolavori in stato di trance pagati migliaia di euro

LONDRA - Infermiere di giorno, artista sonnambulo la notte: questa l’incredibile doppia vita del 33enne gallese Lee Hadwin, detto Kipasso, capace di creare autentiche opere d’arte di cui, però, al risveglio non ricorda assolutamente nulla, usando una semplice matita a carboncino e un pezzo di carta. Lui stesso è il primo a rimanere sconcertato dal suo sorprendente talento, soprattutto considerato il fatto che, durante il giorno, il suo interesse per qualunque forma artistica è praticamente pari allo zero. «E’ una sensazione davvero straordinaria quella di svegliarsi la mattina e di ritrovarsi circondato da decine di disegni che non ricordo assolutamente di avere fatto – ha raccontato Kipasso al Daily Mail – e spesso sono veramente stupito da quello che ho prodotto. Ma l’aspetto più strano di tutta questa storia è che se io cerco di prendere in mano una matita mentre sono sveglio, non riesco nemmeno a fare un banale schizzo, sono assolutamente negato per questo genere di cose. Mi sembra di essere diventato un fenomeno medico, ma, semplicemente, non sono in grado di spiegare da dove arrivi il mio estro. E’ come se un’altra parte del mio cervello si accendesse quando sono addormentato».

IN UN DOCUMENTARIO TV - Ora Hadwin diventerà protagonista di un documentario tv, nel quale verranno mostrati anche alcuni video che lo immortalano mentre crea i suoi capolavori in stato di trance e che sono già diventati un hit su Youtube, mentre per i responsabili dell’Edinbugh Sleep Centre, famoso per la cura delle persone con disturbi legati al sonno, che lo hanno messo sotto osservazione, il suo sarebbe un «caso assolutamente unico». A quanto si racconta, dopo una mostra organizzata in Galles lo scorso anno e che ha visto un amatore pagare 5mila sterline (pari a 6.500 euro) per una delle opere di Kipasso (si trattava di «Flight of Fancy», che ritraeva due ninfe), le principali gallerie del paese farebbero a gara per poter esporre i suoi lavori.
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SCETTICI - Com’era logico attendersi, però, la storia del pittore-sonnambulo ha scatenato più di una perplessità e sono molti gli scettici, convinti di trovarsi di fronte a un geniale burlone. Dal canto suo, Hadwin giura sulla sua buona fede e racconta di aver cominciato a soffrire di sonnambulismo all’età di 4 anni, ma i genitori credevano si trattasse di una normale fase dell’infanzia. Dopo i dieci anni, però, sono iniziate le produzioni artistiche sui muri della sua stanza da letto e una volta ha pure ricoperto di scarabocchi i muri della cucina di un amico, facendo l’imbarazzante scoperta solo il mattino successivo, a colazione. Da quel momento, la sua attività notturna è andata intensificandosi e qualunque tipo di superficie gli capitasse a tiro (tovaglie, giornali vecchi, vestiti e muri) diventava testimone della sua furia creativa in stato di trance. Da qui, la decisione di lasciare gli attrezzi del mestiere (ovvero, album da disegno e carboncini) in giro per casa, e in particolare nel sottoscala, che è il suo luogo preferito per lavorare, in modo da averli sempre a disposizione ogni volta che il lato sonnambulo di Picasso prende il sopravvento.

Simona Marchetti de il "corriere della sera.it"

Personalmente stento moltissimo a crederci pur se mi piacerebbe crederci,ad una prima occhiata ingrandendo le immagini si capisce subito che i disegni sono copiati,lo stile freddo,d'eserotizato dei nudi è tipicamente anglosassone,puritano,da manuale di anatomia per liceali (...)l'accademico piu deteriore,voglio dire che l'inconscio,il nostro profondo quando si esprime lo fà senza conpromessi,specie durante il sonno,senza censure; aggiungo inoltre che qualche decennio avanti la fenomelogia della trance ( per non parlare dell'uso che se ne faceva in parapsicologia!) serviva sul piatto innumerevoli casi analoghi rivelatisi in seguito delle truffe vere e proprie.Osservo che la nostra stampa nazionale coltiva le culture "alte"attraverso il filtro del sensazionalismo da mercato del pesce ! O in alternativa rifilandoci l'ultima trovata del nostro "litigioso nazionale" (Littorio Sgarbi ...) In secondo luogo che la caccia alle notizie in internet è senzaltro piu economica del giornalismo investigativo della tanto celebrata stampa d'oltreoceano (sic!),inoltre sarebbe ora di finirla con le speculazioni strumentali intorno al nome di Picasso in termini di presentabilità indossata (...)a sopperire la propria inetta! Agli occhi di un certo mondo (...) ancora oggi Picasso appare ancora : incomprensibilmente ,bizzarro,strano,infantile! Tuttavia quel nome...Perchè a volte l'impressione di sparare sulla crocerossa?!

Non c'è tanto da ridere....

...se ben ricordo in piazza S.Pietro ci fu un ringraziamento profondo e accorato rivolto alle "mamme" che tanto hanno dato alla chiesa,sottinteso(...)prese da quel lancinante senso di colpa che induce alla espiazione e all'automortificazione(il sesso si sà è sporco tantopiu che restituisce un godimento impossibile ad espiarsi) ecco che accompagnano i loro pargoli,i loro fanciulli tra le braccia della piu "vecchia prostituta" di Roma; essa provvederà attraverso il suo ignobile percorso pedagogico(la mortificazione della carne) a instillare uno slancio affettivo asessuato,femminilizato,leggasi materno(...)nella vittima che statisticamente ha alte probabilità di divenire un aguzzino! (...)E noto che la peggiore offesa che si puo arrecare ad un prete è rivolta alla sua cara mamma(...)Al secondo posto nell'ordine delle offese stà il riportarlo tra i comuni mortali,la perdita "dell'Elezione"quella inutile cosa che garantisce l'appartenenza alla veneranda istituzione...il precipitato,è che il poveretto ,"il cristicolo" nell'espiare per amore della mamma talvolta diventa quello che si sà e che giustifica queste vignette:iconoclaste,drammatiche.Con una certa ostinazione il mondo della psicanalisi e quanti si occupano discretamente delle problematiche attinenti la pedofilia dei preti evitano di pubblicare la documentazione attinente questa patologia gravissima(...) un atto di violenza intollerabile,viene il sospetto che alla fin dei conti "costoro"sono buoni clienti,inviati in estremis tra le braccia di una scienza che se non perfetta risulta infine discreta quanto basta! Parecchio compromessa con il potere tout court. Per onestà so di un notissimo teologo-psicanalista,autore di un best seller... cacciato a pedate nel culo perchè ha osato svelare l'orrore di certi meccanismi formativi.

"le mercredi des singes"

Per adesso sono gli amici,amici carissimi che mi dicono di stare attento con i quadri che esporro a "le mercredi des singes" di Beziérs,prima che osavo troppo in termini di erotismo,eros e adessssssso che in una città fanatica per le corride non si vedrà di buon occhio un artista innamorato dei tori! Vagli a dire,a spiegare che le mie sono metafore,una esplorazione filosofica con i mezzi dell'arte...cheppoi è pure vero che non condivido la corrida etc,insomma sono "leggermente" angosciato,l'ansia mi divora,qui non scherzano per nulla e A.B lo sà perchè ha assistito alla Feria di Agosto:stupri,qualche morto di cui si tace per non turbare "la fiesta" e questo mi riporta al carnevale di Rio de janeiro o a quello di Buenos Aires che vissi da piccolo tra racconti orripillanti e terrore... come quello nelle favole.


La merdampuzzolentissima




















In merito alla conversione al cristianesimo di
Magdi Allam....

non gli è parso vero al asfittico mondo "cristicolo" chiuso nelle cinte del Vaticano,"...ecco una l'occasione di un segno forte,un mussulmano che si converte,che accorre tra le nostre braccia,dopo tanti sonori fiaschi riscontrati nella conversione dell'immigrazione islamica...un segno che vuole invertire una tendenza..".In fondo l'Alsaziano lo hanno messo li per questo....e ancora...occorreva tanta enfasi propagandistica in questa conversione peraltro giustificatissima dal punto di vista di Allam (un certo supposto...Islam lo vuole morto!) sino a farlo battezzare "dall'alsaziano" in persona?! E ad Allam...perche nel variegato mondo "cristicolo"non ci sono fanatici ,intolleranti e assassini?!
George W .Bush che cos'è un Buddista con il nobel della pace stampato sull'uccello !!!! Neanche tanto "zitti zitti" le truppe lanzi-vaticanesche si stanno preparando alla battaglia d'Italia dopo aver perso quasi un secolo fà la battaglia di Francia e solo ieri con Zapatero quella di Spagna!




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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)