E in Bolivia la ricorrenza di Ognissanti è particolarmente sentita e viene vissuta in un modo molto particolare. Nella visione andina, le anime dei defunti viaggiano verso ovest, ritornando ogni anno al loro luogo di origine, dove devono quindi essere accolte con tutti gli onori del caso. Per questo motivo è necessario “preparare la tavola”. Ciò significa che entro il mezzogiorno del primo di novembre la famiglia del defunto deve allestire un tavolo su cui vengono poste tutte le pietanze preferite dalla persona che se n’è andata. Oltre ai piatti preferiti, sulla tavola vengono pure collocati dei pani di varie forme. Uno dei pani, chiamato t’antawawa, ha una forma umana e rappresenta la persona scomparsa. Un altro, a forma di scala, permette al defunto di scendere sulla terra e scavalcare gli eventuali ostacoli che potrebbe incontrare. Un altro ancora deve essere a forma di sole, in modo che l’anima possa trovare facilmente il cammino.
A mezzogiorno si deve poi aprire la porta di casa in modo che l’anima possa entrare e servirsi di quello che i suoi cari le hanno preparato. Nel corso del pomeriggio e specialmente la sera, gli amici di famiglia e i parenti, si recano alla casa del defunto per pregare e passare un momento in compagnia della sua famiglia. In questa circostanza, i bambini si riuniscono in piccoli gruppi e vanno nelle case dove è stata allestita la tavola (riconoscibili dal fiocco nero posto sulla porta) per pregare per il defunto, ricevendo in cambio qualche biscotto o frutto.
Il giorno successivo, entro mezzogiorno, momento in cui l’anima torna al cielo (sempre grazie alla scala di pane), è necessario che alcuni amici si rechino alla casa del defunto e pregando “acquistino” il diritto a portarsi via le cose presenti sul tavolo. Il resto delle pietanze e dei biscotti vengono poi portati al cimitero, posti sulla tomba della persona defunta e successivamente offerti alle persone che vengono a pregare per il morto. È molto importante che alla famiglia non rimanga niente, in caso contrario rimane pure la pena e il dolore per la perdita subita. Nel cimitero, tra le varie tombe circolavano pure piccole bande, che allietavano le anime dei morti (e gli animi dei vivi) con le canzoni preferite dai defunti.
Fonte
martedì 27 aprile 2010
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)