giovedì 9 gennaio 2014
UN PRESTITO CHIESTO AL FUTURO E RESTITUITO CON GLI INTERESSI PERCHE' NO ?
Alla fine mi sono deciso anche io a fare dell'antipolitica, e per quanto ne so, per poterla fare, occorre una buona dose di ignoranza, quella professata dai filosofi dicono. Io, comunque, mi accontento di avvicinarmi a quella poco constatata degli economisti, adepti di quella una pseudo scienza che nell'ultimo mezzo secolo non ne ha azzeccata una che sia una dalla crisi del 29 sino a quella che devasta oggi il globo terracqueo.
" Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare denaro diffondendo ignoranza o, in qualche caso, stupidità." ebbe a dire Tom Hanks.
Eppure fateci caso, danno lezioni tutti i giorni, ci si butta anche RenzI il figlioccio del quizzarolo più amato dagli italiani il leggendario Mike Buongiorno. Ancora un po’ e il mitico,il leggendario "Allegria" risuonerà dappertutto nel Belpaese. Su, un minimo di ottimismo...
Esaurito il prologo di manifesta umiltà, veniamo al punto::Che ne dite se invece di inventarsi nuove tasse per gravare sui lavoratori dipendenti o sul costo del lavoro chiediamo e accediamo ad un prestito sul futuro ? Per essere più chiari, perché non tornare surretiziamente (furbi noi), all'epoca in cui svalutavamo la lira con un successo tale nell'export da suscitare le ire di mezzo mondo a partire dall'Inghilterra, la Germania e la Francia ?
Certo oggi non si potrebbe farlo nelle modalità applicate all'epoca perché l'unione Europea tiene i cordoni della borsa, è un dato inoppugnabile Ma se prolungassimo l'orario di lavoro di mezzora per 3 anni promettendo alla scadenza del contratto-prestito di diminuire l'orario di lavoro di un ora per i seguenti 3 anni ?
Mi pare che sarebbe un buon affare. Ci sarebbe una restituzione con gli interessi insomma, come un prestito richiesto ad una finanziaria, e i sindacati credo che non si opporrebbero. Pensate che Bonanni all'epoca era disposto a parlare di pensioni con il Trota (ve lo ricordate?), "la zanzara" gli tese un trappolone e un finto Bossi interpellò Bonanni, e la conversazione fini con il finto Bossi che gli spediva il Trota, Renzo Bossi per mettere insieme i dettagli della trattativa!
La Confindustria accetterebbe la cosa con entusiasmo o al limite reclamerebbe a voce alta un interesse inferiore sul "prestito" forse strillando che ha un tasso da strozzini. Insomma tutto è bene quello che finisce bene. Qualcuno di voi potrebbe obiettare: "Da quando l'ignoranza è diventata un punto di vista?".
Da quando esistono le peseudoscienze, quelle che si fanno beffe della matematica, dell'algebra e si prendono gioco delle statistiche giocandosele come più gli fa comodo e tengono strette per se gli algoritmi ad uso esclusivo, riservati alla speculazione finanziaria ! Risponderei io.
Etichette:
Arte e cultura,
Costume e Società,
Cronaca,
Curiosità,
Economia,
Finanza,
Lavoro,
Renzo Bossi,
Umorismo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento
"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)