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lunedì 23 dicembre 2013

MICHEL ABBATANGELO PERSONALE IN AIX EN PROVENCE

1°-Evento
2°-Delle cose d'arte
3°-Le opere più notate e commentate
4°-Colore
5°-La Dante Alighieri
6°-Ringraziamenti
7°-Cenni Bio


1°-Evento:

Vernissage
 
Il Consiglio Municipale,l'Associazione Dante Alighieri,la presidente Anna Giraudi e Madame Jones consigliera comunale, Il comune di Aix En Provence,hanno organizato nella “Salle Pavillon” una personale dell'artista Michel Abbatangelo.
Il tema della personale:” LaMetafisica Etica ” lo stile personale dell'artista che si colloca nell'ottica della “Metafisica Etica” .
Tema svolto in oltre 70 opere di cui alcune di grandi dimensione.
Madame Jones consigliera municipale sensibilmente sorpresa dal calore e dall'entusiasmo dell'accoglienza riservata all'artista e alle sue tematiche imparentate, ereditate dalla Scuola di Parigi del 1900 ha tenuto a precisare ai presenti al vernissage la nazionalità dell'artista,quella francese, pur trattandosi di un franco-italiano nato in Argentina.


2°-Delle cose d'arte:

Lo stile “Metafisica Etica” nasce,emerge dall'incosciente dell'artista nel 2001 anno in cui si stabilisce permanentemente a Menton sulla Costa Azzurra: lo stile raggiunge la maturità nel 2008 con l'Antologica di Beziers.
Uno stile a cui giunge nutrendo “l'abbandono”, con tecniche affini alla scrittura automatica:l'artista realizza le sue opere guardando dei film;Picasso è noto retribuiva un lettore e Don Quijote de La Mancha faceva parte a pieno titolo del repertorio in bella compagnia con Freud !
Nella sua opera si realizza una fusione per certi versi sconcertante, tra stupore e meraviglia vengono evocati lo spirito del Rinascimento leonardesco (il Codice Atlantico: http://www.midainformatica.it/digitalizzazione/leonardo/il_codice_delle_meraviglie.html) le macchine di Leonardo da Vinci,il Surrealismo,la Metafisica di De Chirico (con ampio ricorso ad un simbolismo filosofico ) e l'Illuminismo francese,non di meno, debiti corposi con la mitologia greco-romana e la cultura pagana del Mediterraneo.
A cascata opere che tratteggiano ed esplorano la parentalità animale,l'Eros,la Psicanalisi,la Filosofia ed il paesaggio “danzante” etc,
Peculiarità della sua opera:la meccanica “ leonardesca ” ,il concetto di “relazione-correlazione-interelazione”, l'idea del “ Tempo assente,rotto,inesistente ”, il calore delle terre impiegate nella sua tavolozza (rigorosamente pittura ad olio), il momento di “caos organizato” a evidenziare l'approssimazione della “costruzione”umana e la sua tragica fragilità,la sua drammatica terrorizante finitezza.
Nel complesso un simbolismo e delle metafore perfettamente recepite dai visitatori,tutti profondi conoscitori del patrimonio mitologico, artistico e culturale del Bel Paese.

3°-Le opere più notate e commentate:

Le Jardin des Philosophes,la Mona Lisa,il Dante Alighieri,Les Amantes de Sarajevo,la serie sulla “Tauromachine”,i soggetti dipinti in Africa,l'Hommage a Velasquez,Le Songe de Don Qijote,La Conception du Minotaure,La Femme Centaure,la serie di paesaggi di Menton,Lady Godiva,Les Adieux d'Hector à Andromaque,Les Espagnol selon Picasso …

4°-Colore:

Potete dire: Aix En Provence la più bella città italiana o la più italiana della Francia,oppure il giro del mondo in 80 tavole nel senso che la gastronomia di tutto il mondo vi ha qui la sua gustosa,appetibile,succursale,ci sono deliziosi ristorantini e Bistrot per tutti i gusti figli della cultura multiraziale alla francese.
Furono i romani a fondarla,leggendaria per le sue cento fontane una più bella dell'altra e per le sue cento piazze,nel complesso vi si vive una socialità calorosa,affettuosa, ha per medium la cultura,un centro storico settecentesco intatto e protetto caparbiamente dall'imperante minimalismo da show room,con vetrine che rimandano (per il visitatore italiano agli anni 50) animato da una movida unica in Europa,i dehor a cielo aperto dei caffè e affatto raro: con concertino, nonnostante il rigore del clima invernale, sono sempre pieni a tutte le ore,quarantamila studenti iscritti all'università la rendono una cittadina culturalmente vivacissima oltre alla sorprendente presenza attiva di una ricchissima comunità di italiani che non si sognano minimamente di tagliare i ponti con le proprie radici,ignorano elegantemente con candore tutte le sfumature dell'oblio e si dice sia una comunità felice,sociale,festaiola e perfettamente integrata tanto che nelle istituzioni dell'amministrazione della città occupano tutti i vertici.
Paradossalmente vivono essi l'identità italiana in tutta la sua variegata e articolata e sfaccettata complessità con una intensità emotiva e sentimentale sconosciuta in patria e presso altre comunità espatriate.
Nondimeno l'identità francese ci aggiunge di suo le sue affinità,la sua empatia e il suo innamoramento per il Belpaese e la sua cultura,difficile per gli italiani sentirsi stranieri e semmai facile sentirsi vicini a casa.

 5°-La Dante Alighieri:

La mostra ha riscontrato un innegabile successo di apprezzamento e di pubblico pur trattandosi di uno stile annedottico,letterario e poco decorativo,complesso,tutto cio' (oltre che per merito dell'artista) grazie al battaglione agguerrito di appassionate signore (franco-italiane) ingaggiatesi nelle pubbliche relazioni verso l'accoglienza dei visitatori accompagnandoli in un percorso culturale guidato con una insospettabile sorprendente naturalezza.
La mostra si è svolta nella splendida cornice dell'Hotel de Ville,
l'Hotel particulier ” la residenza privata delle classi agiate in città.
Si è svolta nel salone “Pavillon” come tutto il palazzo investito dalle brezze fredde che scendono dalla “Saint Victoire” la montagna che domina la piana, il soggetto,il feticcio preferito di Cezanne uno dei padri fondatori dell'Arte Moderna.
Siamo infatti nella sua città .
Presente da oltre 50 anni sul territorio di Aix la Dante Alighieri salvaguarda il patrimonio culturale identitario della numerosa comunità italiana figlia delle grandi emigrazioni che hanno caratterizato il 900 dissanguando il Belpaese.
Una comunità attivissima ed estremamente dinamica nell'organizazione di eventi culturali strettamente connessi ora all'attualità politica culturale ora alle tradizioni specificatamente con corsi a tutti i livelli sulla lingua italiana e l'organizazione di viaggi.
L'interesse della Dante Alighieri verso gli artisti italiani nasce forse (una coincidenza?) in un momento in cui il governo italiano di “Letta” vanamente si sforza di reintegrare nell'istruzione pubblica i corsi di Storia dell'Arte  soppressi dal passato governo Berlusconi (uno scandalo in Francia) grazie alle perfomance leggendarie del ministro Maria Stella Gelmini,un personaggio che il web italiano ha particolarmente bistrattato e il globo terracqueo con disincanto lieve... ignorato.
E qui obbligata la constatazione:gli italiani all'estero, gli immigrati di prima,seconda e terza generazione vivono l'identità italiana con una passione stupefacente,con un forte coinvolgimento emotivo nell'attualità del paese e fatto ancor più importante:tutto cio si accompagna con il culto della memoria (non neccesariamente attinente al vissuto italiano) dalla storia di famiglia alle vicende che hanno caratterizato l'immigrazione nell'ultimo secolo.

6°-Ringraziamenti:

Al Municipio di Aix en Provence, all'ufficio Cultura  (B.I.C.), all'Associazione Dante Alighieri di Aix en Provence, Anna Maria Giraudi,  Charlette, Geneviève S,  Silvia, Geneviève. Marie-Thérèse, Marie Christine, Simone, Solange, Nicole, Simonetta, Robert, Dominique, Pierre, Bernard
JaJa Hoornaert PR.

7°- Cenni Bio:

Più in dettaglio Abbatangelo è figlio di immigrati italiani nasce a Buenos Aires,rientra in Italia nel 1960,ha sette anni...in breve acquisisce la nazionalità francese nel 2001 in quello che l'artista considera un autoesilio.
Le ragioni ? Il montare nel Nord Italia di un movimento xenofobo e razzista,l'artista sino al 1995 effettuava lunghi soggiorni di “Viaggiopittura” nell'Africa Francofona (di cui alcune esposte ad Aix en Provence) in breve sembra che le opere riportate dai suoi viaggi: in Marocco,Mauritania,Senegal,Mali,Burkina Faso,Costa D'Avorio (un po come come Gauguin) non sollevassero l'entusiasmo della nuova realtà politica affermatasi nel Nord Italia, territorio privilegiato del suo circuito expositivo.



2 commenti:

"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)