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giovedì 28 giugno 2012

IRAN 4 STUPRATORI IMPICCATI PUBBLICAMENTE

 
L'Agenzia di stampa iraniana Mehr  pubblica contrariamente alla prassi le foto dell'esecuzione di quattro uomini avvenuta presso una strada di Téhéran a Shahid Malllati.
Gli uomini sono stati riconosciuti colpevoli di stupro di gruppo,il classico "branco"  verso delle bambine (...) l'esecuzione secondo l'ordinanza del tribunale è pubblica (ingresso gratuito) ed allo scopo è stata edificata una struttura in tubi innocenti (prego afferrare l'ironia) atta a contenere un pubblico verso cui si suppone sia diretta la terroristica pedadogia psicologica ed esemplarità voluta dalla "Repubblica" teocratica iraniana.

 La morte è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione del diritto di vivere, ma occasione di calcolate sofferenze. 
                  (Michel Foucault)

A tutta evidenza se la giustizia deve ricorrere a questa forma di barbarie viene a cadere la supposta protezione data dal Burka  ed equivalenti soluzioni vestiarie alla dignità ed alla integrita dell'identità femminile,non solo è evidente per l'esemplarità tragica con cui viene inflitta la pena di morte quanto la piaga degli stupri sia localmente diffusa !

E...quanto poco la durissima punizione disincentiva questo genere di reati infami,posso supporre che gli stupratori erano al corrente di cosa rischiavano ?.
I costumi sessuali e l'accesso all'interelazione affettiva,all'Eros sembrano claustofobicamente racchiusi in un controllo sociale asfittico ragione per cui le pulsioni più naturali finiscono in un contesto sessuaofobico con riemergere stravolte e in preda con una violenza perversa,cieca,devastatrice,mostruosa .

Nessuna informazione sul processo ai quattro uomini è stata rilasciata,ho ragione di credere che per ragioni "tecniche" legate alla rappresentazione "teatrale" i quattro uomini siano stati per cosi dire sedati,drogati...quanto riferito dall'autore del blog a commento delle immagini è una pura supposizione personale pur restando chiaro che mi schiero contro la pena di morte senza sè e senza mà.
Provo dolore per questi uomini e per le loro vittime.

«L'uso peggiore che si possa fare di un uomo è quello di impiccarlo». No, non ho alcun rispetto per la pena di morte. Si tratta di un'azione sporca, che non degrada solo i cani da forca pagati per compierla ma anche la comunità sociale che la tollera, la sostiene col voto e paga tasse specifiche per farla mettere in atto. La pena di morte è un atto stupido, idiota, orribilmente privo di scientificità: «... ad essere impiccato per la gola finché morte non sopravvenga» 
                              (Jack London)










 

 Trent'anni fa ho visto a Parigi decapitare un uomo con la ghigliottina, in presenza di migliaia di spettatori. Sapevo che si trattava di un pericoloso malfattore; conoscevo tutti i ragionamenti che gli uomini hanno messo per iscritto nel corso di tanti secoli per giustificare azioni di questo genere; sapevo che tutto veniva compiuto consapevolmente, razionalmente; ma nel momento in cui la testa e il corpo si separarono e caddero diedi un grido e compresi, non con la mente, non con il cuore, ma con tutto il mio essere, che quelle razionalizzazioni che avevo sentito a proposito della pena di morte erano solo funesti spropositi e che, per quanto grande possa essere il numero delle persone riunite per commettere un assassinio e qualsiasi nome esse si diano, l'assassinio è il peccato più grave del mondo, e che davanti ai miei occhi veniva compiuto proprio questo peccato.
                                   (Lev Tolstoj)

2 commenti:

  1. Se quei stupratori fossero venuti in Italia , potevano cavarsela con un ammoniimento a in Irani si sa , non perdona.
    Ma non potremmo importare quel Dio che governa l'Iran?
    Pensate che bello , stupratori , zingari drogati che ammazzano e sono in libertà, cinesi che ci vengono a derubare del nostro futuro, ladri statali e parlamentari . dditemi chi è quel Dio che l'abbraccio

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  2. Io rispetto tutti i modi di pensare, però vorrei che le decisioni fossero prese dalla maggioranza (in questo caso dai cittadini).Un Bel referendum ...poi vediamo se vincono i bravi e buoni moralisti

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)