RENZO BOSSI SI PRENDE UNA STRIZZA TUTTA PATANA

Fonte foto ho rielaborato l' articolo

Brutta disavventura, stamattina, per Renzo Bossi. 

Il figlio del celebre Senatur,è stato oggetto di una pesante contestazione davanti al Pirellone (Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Cub e Slai-Cobas) purtroppo per lui non c'era il celebre dito del padre ad aprire le acque del dio Po a Milano o buono a fendere la folla "adorante". 

A manifestare erano i metalmeccanici di alcune aziende in crisi messe in ginocchio dalla politica della patania. 

Del tutto illogico pensare che molti di questi operai hanno in passato votato per il padre ?

Ingrati e irriconoscenti !

Urla e cori,uova e fischi e pure volato qualche schiaffo,le grida contro tutti i partiti e tutti i politici, ma nei confronti del Trota una contestazione leggermente più veemente.

Ormai l'icona del nepotismo patano è universalmente nota nel recesso più nascosto del padanistan sino alla più sperduta frazione pedemontana.

Apro una parentesi pietosa:Renzo Bossi è politicamente un idiota,un abbruttito figlio del suo tempo (...) e in quanto tale ben poco responsabile degli sfracelli combinati dal padre e dal noto compagno di merende...

Osservate la fredda distante,ritrosia,indifferenza del trota leggermente infastidito da questo gruppetto di Balck bloc sfuggito dal più vicino centro sociale per pensionandi (...)

Fà del suo meglio per svicolare come se fosse un semplice fattorino del pirellone...non sembra dello stesso parere il tipo che a sinistra tiene in mano "qualcosa" di pesante a tutta evidenza con l'intenzione di darlo in testa a "qualcuno".

Insomma l'episodio "minimo" dalla forte connotazione simbolica promette uno sviluppo profetico se la trincea eretta dai puffi verde marcio non riuscirà a difendere le pensioni dei suoi elettori (...)

Un bel momentaccio in casa Bossi. La contestazione di Varese (leggi qui) e questa a Renzo. Un autunno caldo promettente per alcuni da dimenticare forse per la family patana.

Le ragioni della protesta sono state rese note in un comunicato: “ Gli investimenti sulle infrastrutture tecnologiche, le reti informatiche, i centri d’eccellenza per le comunicazioni, rappresenterebbero un valore vero per il rilancio dell’industria d’eccellenza in Lombardia “. I Sindacati ritengono che tali punti validi non troverebbero poi un riscontro concreto, arrivando così ai licenziamenti anzichè ad una vera politica di sostegno.