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lunedì 1 agosto 2011

IRAN SCANDALO SESSUALE ALL'UNIVERSITA CON SEX TAPES

Forse gli storici diranno che la "Rivoluzione" di Komeini ha apportato un reale beneficio al popolo iraniano malgrado le innumerevoli contradizioni che dilaniano il paese,resta che personalmente vivo un profondo senso di colpa per aver creduto ai suoi primi vagiti di libertà contro la monarchia dello Scià Mohammad Reza Pahlavi,quando il popolo iraniano riuscirà a sbarazzarsi di questa cricca di nevrotici sciammanati analfabeti usciti da Qom sarà un gran giorno se non la fine dell'Islam in terra di Persia,in nessun paese le contradizioni tra modernità e religione sono esplose con tanta virulenza sospese tra un che di surreale e  di ridicolo,dalla farsa alla tragedia e da questa subito dopo nel grottesco.

Un professore dell' università di ZANJAN, incaricato dal consiglio d'amministrazione dell' università per sorveglianza e il rispetto della morale pubblica nell'università è stato sorpreso in ufficio mentre tentava di violentare una studentessa. 
Il tutto viene documentato con le riprese di un cellulare (il video è stato girato sabato 14 giugno. Diffuso su YouTube, in una settimana è stato visto 400.000 volte.) dagli studenti che avevano organizzato la sorpresa,la ragazza era complice attiva. 
La studentessa aveva inoltre un registratore con se e mentre il professore stava per togliersi camicia e pantaloni ecco che fanno irruzione gli studenti, la ragazza si ricompone il velo e sparisce e il professore di li a poco viene arrestato. 

Tutto comincia con la messa fuori legge della " Associazione islamica degli studenti " un associazione che negli ultimi anni è molto attiva e critica nei confronti delle autorità,non è ben vista tanto che cerca ripetutamente di ridurre al silenzio la loro protesta. 
Proprio tre giorni prima dello scandalo il consiglio d'amministrazione dell' università aveva messo fuorilegge "l'associazione islamica degli studenti".

Erano da tempo al corrente delle proposte indecenti e dei ricatti ricevute da diverse ragazze da parte di professor Madadi e si sono ripromessi di fare piena luce sulla vicenda.
Ora il professore è in carcere in attesa di processo.
Gli studenti per un paio di giorni si sono radunati nel cortile chiedendo la dimissione del direttore del università, chiedendo al contempo la riservatezza sul nome della ragazza coinvolta nella vicenda.
Le autorità: «Mostrare certi atti è peggio che commetterli» l'affermazione si commenta da sola (...) Il ministro della " Scienza " Mohammadi Mehdi Zahedi ha condannato il video- denuncia, accusando gli studenti di " diffondere immagini pornografiche ". " Questo tipo di azioni — ha detto — sono contrarie all'etica islamica qui altri dettagli e punti di vista della vicenda...
Gli scandali sessuali di questo genere non mancavano in Iran, come dappertutto,con in più da queste parti un che di umoristico trattandosi di ultraconservatori religiosiosissimi (...) ma questa volta tutto è documentato e il professore in teoria non dovrebbe avere via di uscita alcuna;i sex tapes anche per uso personale (...) vengono sempre più spesso alla luce,merito di internet e la qualcosa suscita un vivo allarme nelle autorità tanto che hanno decretato la pena di morte per chi dovesse realizarli o contribuire alla loro diffusione (...)
Qualche mese fa il capo di polizia del capitale ( Zarei ), è stato scoperto con diverse ragazze in una torrida orgia,il video è apparso in internet (...). Recentemente è stato rimesso in libertà provvisioria in attesa di altri processi.
Mentre si succedono gli scandali sessuali nel interno della sistema, la polizia morale scende per le strade a fermare le donne, ragazze, uomini e ragazzi che non rispettano il codice di comportamento morale in pubblico, dal taglio dei capelli al modo di abbigliarsi.
L'Iran : un meraviglioso paese ricco di " contradizioni " !

" Nella vita ci sono molte cose più importanti del sesso, ma vengono tutte dopo (ndr sopratutto in Iran verrebbe da dire). "

Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)