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martedì 22 marzo 2011

L'ATEO DEVOTO E CATTOPIRLA


"  Povero Giuliano Ferrara,come si è ridotto,nessuna pena per l'ippopotamo,per come riesce ad essere prostrato,ppiattito e patetico nella sua infinita miseria umana inversamente proporzionale alla sua intelligenza !  "

Oggi l’ateo e devoto quotidiano di Giuliano Ferrara ci spiega che non c’è nulla di nuovo né di stupefacente nella posizione espressa espressa l’altro giorno da Santa Romana Chiesa sulla fecondazione in vitro, dato che la condanna di questo «peccato» era già presente nella Donum Vitae del 1987 e nella Dignitas Personae del 2008.
Aggiunge il Foglio che l’unica pratica accettabile è «l’inseminazione nella quale il concepimento avviene nel corpo della donna con il seme del marito», mentre non va bene «una fecondazione ottenuta fuori dal corpo degli sposi».
Boh. Anche facendo proprio il principio in base al quale gli embrioni «sono sacri», non si capisce perché crearli fuori dal corpo della donna non va bene e dentro invece sì.
Non so. Chiederò un parere a mia figlia Emma, appena sarà un po’ più grandicella. Nata da un simpatico ovuletto crioconservato in un laboratorio romano e successivamente mescolato in una provetta a un semino che pure si era fatto il suo bel viaggio attraverso un bicchieretto di plastica.

1 commento:

  1. Chi li capisce è bravo... non va be', a parte le banalità, è un vero mistero quello che gira nella testa di certi individui. Poi se ci si mette in mezzo la fede, allora è finita (ovviamente non sto dicendo che tutti i credenti sono degli emeriti coglioni).

    E.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)