google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: La mancata accoglienza in una clinica privata, allontanata una coppia di pakistani: "Non siamo attrezzati, andate in ospedale". La neonata scivola nei pantaloni della mamma. Salvate dal vicino di casa di Arzano. Ora indagano i carabinieri

domenica 13 febbraio 2011

La mancata accoglienza in una clinica privata, allontanata una coppia di pakistani: "Non siamo attrezzati, andate in ospedale". La neonata scivola nei pantaloni della mamma. Salvate dal vicino di casa di Arzano. Ora indagano i carabinieri

Ce ne vuole di immaginazione per concepire una storia come questa nella città di Toto,di Peppino de Filippo e tanti altri eroi che costellano la nostra identità di italiani:coincidenza la madre porta il nome di mia figlia (...) spero si sappia a chi addebitare le responsabilità di questa ignobile vergogna,di questo gesto a sfondo razziale !

 Sta partorendo in auto no del pronto soccorso

di TIZIANA COZZI e IRENE DE ARCANGELIS Fonte
  
http://napoli.repubblica.it/images/2011/02/13/112452724-33529922-b0c0-4887-afbe-c5cbecaae7ab.jpgAMANA è una bimba bellissima. Non ha neanche un giorno di vita. Ma è nata in una notte da incubo. Un'avventura nella periferia di Napoli Nord per la sua mamma, Asia, e il papà Muhammad, famiglia pakistana residente ad Arzano. Tutto a lieto fine, ma quello che denunciano ora i genitori di Amana ha dell'incredibile. La piccola stava nascendo, la testolina era già fuori dal corpo della madre. Eppure madre e figlia sono state mandate via dal pronto soccorso ostetrico di una clinica privata, e mamma Asia ha partorito nell'automobile di un vicino di casa che, per aiutarli, si era messo alla guida in pigiama. Dieci minuti dopo la storia di Asia ha lasciato a bocca aperta per lo stupore e l'indignazione i medici del San Giovanni Bosco. Saranno ora i carabinieri del Nas a dover accertare con esattezza la dinamica dei fatti, ma intanto il racconto della coppia lascia senza parole.
 
"Mia figlia è bellissima", sussurra Asia dal suo letto d'ospedale tenendola in braccio. È spossata, per il parto, lo stress, la notte di angoscia. "Stavamo cenando quando sono cominciati i dolori e mio marito mi ha detto di non preoccuparmi e di mangiare. Muhammad continuava a ripetere di non preoccuparmi e di stare tranquilla. Mancavano ancora tre giorni al parto cesareo. Ma i dolori aumentavano, all'improvviso ho capito che si erano rotte le acque". Comincia qui la folle corsa e la brutta avventura. "Sono corso a chiamare il nostro vicino di casa - ricorda ancora sotto choc Muhammad - e lui ha aiutato Asia a salire in auto senza neanche perdere tempo per vestirsi. Ha lasciato tutto per aiutarci, lui. Ed è stato lui a sentire per la prima volta la bambina piangere mentre eravamo ancora in auto, ma pochi secondi dopo siamo arrivati al pronto soccorso ostetrico della clinica. Abbiamo pensato che oramai era fatta". E invece no. "Sono entrato nel pronto soccorso con il mio vicino e abbiamo chiesto aiuto mentre Asia partoriva in auto. Ma loro ci hanno detto: "No, non siamo attrezzati per le emergenze. Rivolgetevi all'ospedale". Non hanno neanche chiamato l'ambulanza, così siamo corsi via, era una corsa contro il tempo".


Tre chilometri in auto fino al pronto soccorso del San Giovanni Bosco, mentre Asia partorisce in auto e la bimba finisce in una gamba dei larghi pantaloni della mamma. Salvata dal doppio cordone ombelicale. In breve sono circondati da medici e infermieri. L'incubo è finito, anche se Asia ha sofferto moltissimo. Il disagio di un parto di fortuna le ha provocato profonde lacerazioni interne, per cui resta ricoverata. "Ero convinto - spiega Mohammad - che alla clinica ci avrebbero aiutato, anche perché la ginecologa che ha seguito mia moglie lavora in quella clinica ed è in quella clinica che mia moglie avrebbe dovuto fare il parto cesareo programmato tre giorni dopo. Invece non è stato possibile avere nessun sostegno. Ero certo che quei minuti perduti per l'indifferenza sarebbero costati la vita a mia moglie e a mia figlia. Chissà... fossimo stati italiani...".
 

2 commenti:

  1. mi auguro che quella cosiddetta clinica venga chiusa o che, per lo meno, se una convenzione con la regione esista, venga cancellata d'uffico e immediatamente. Ciò pure per il decoro della professione (memento ippocrates...)

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  2. Ma si può essere più schifosi?

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)