(Blitz quotidiano)-La cultura è una macchina da soldi, fa girare l’economia eppure tutti i governi hanno pensato a dare una sforbiciata proprio ai Beni culturali.
Secondo una stima per difetto (la realtà del valore indotto dal patrimonio culturale italiano e dei suoi ritorni economici esteso all'ultimo mezzo millennio genera somme incalcolabili!) diffusa agli incontri di Florens 2010, non 100 euro investiti nell’arte attivano 249 euro nell’intera economia. «Hanno tagliato i fondi per i beni culturali e non hanno avuto la saggezza e il coraggio di guardare più il là del contingente verso una prospettiva di lungo termine», ha spiegato Corrado Passera di Intesa SanPaolo che vanta di rappresentare il primo gruppo bancario a investire nel restauro di opere d’arte.
«Certo, i beni culturali non sono replicabili, sono un tesoro sul quale abbiamo una responsabilità verso noi stessi e verso l’umanità», ha detto ancora Passera. «Mettono in moto lavoro, mestieri, tecnologia e indotto di saperi e competenze che l’Italia può giocarsi in tutto il mondo».
Il presidente di Confindustria Firenze, Giovanni Gentile ribadisce i dati e aggiunge che se ogni 100 euro di incremento di Pil nel settore culturale attivano 249 euro di Pil nel sistema economico generale, 75 euro nell’industria vanno all’industria. «Se si dovessero ridurre 500 milioni di euro di Pil del settore culturale, ciò equivarrebbe alla mancata attivazione di 1,2 miliardi di euro di Pil nazionale di cui 375 milioni di euro in meno nell’industria», ha spiegato Gentile.
100cosecosi- Desidera attivarsi con serietà,muoversi ad un valido apporto contributivo volto a sollevare questo governo da una certa mancanza di immaginazione (i perfidi dicono efficienza) in relazione proprio ai beni culturali cosi trascurati...in realtà si tratta solo di qualche leggera distrazione.
Tutti sappiamo delle immense competenze che riassume in se in Ministro Bondi,si quello che ha messo Vittorio Sgarbi a dirigere la Biennale di Venezia senza che lo stesso ne abbia fatto richiesta sollevando entusiastici cori di e unanimi consensi.
propongo che una buona parte delle opere d'arte nei musei,e negli scantinati (le altre le vendiamo e noi ci teniamo le copie con i diritti di replica ad eternam) in numero ben maggiore delle opere esposte e sottoposti a gravi rischi per la mancanza di fondi (vedasi il caso Pompei) abbiano una destinazione ben precisa;dico questo senza voler fare della provocazione.
Chiedo che le suddette opere possano essere esposte in tutte le pizzerie d'italia (l'IVA ci guadagnerebbe) anche le sculture,anzi le stesse potremmo cederle in affitto alle boutiques di abbigliamento più alla moda,la loro funzione in termini di attaccapanni costituirebbe in se una installazione d'arte (si buttino via tutti quei volgari manichini) cio non senza un pizzico di ironia;in definitiva la volgarizzare verso il basso di queste opere condurrebbe faciliterebbe l'avvicinamento all'arte del pubblico,fruitore ultimo della dinamica;sviluppando sicuri momenti d'affezione e generando una maggior cura per i beni della collettività!
Non di meno svuotati i musei avremo a disposizione ampi spazi da affittare alla politica per i suoi cocktail party,le sue campagne,le sue feste destinando i più prestigiosi a garçonniere e i meno dotati di status a bordello popolare "panem et circensem" cui si potra accedere previo ticket (scontato) a pagamento.
Per quanto riguarda i Cinema e i teatri propongo che tornino alla loro antica destinazione d'uso,non so se tutti lo rammentate una volta c'erano dentro garages,parcheggi e centri di riparazione meccanica per vetture o carrozieri (...)
Il traffico urbano e un certo decoro ne trarrebbero un sicuro vantaggio oltre a calmierare gli alti costi dei pezzi di ricambio e delle riparazioni;in quanto alle biblioteche con tutta quella cartaccia (ora da riciclare,potremmo destinarla ai 20 milioni di copie del libro dei successi del governo Berlusconi destinato alle famiglie italiane) potremmo subafittarle ai pornoshop elargendo nuove licenze che contemplino l'ingresso dei minori (la salute mentale dei minori ispirata dalle attitudini ero-porn-istituzionali del governo ne trarrà giovamento).
Infine propongo la chiusura di tutte le università,di tutte le scuole d'italia (badate bene affatto una provocazione) al fine di produrre un consistente risparmio per il bilancio dello stato e un notevoile sollievo allo stesso ministro angustiato dalle proteste di pochi provocatori in ogni scuola oggetto delle sue visite (...)
Questi spazi immensi conquistati finalmente alla collettività potrebbero essere adibiti ad alberghi e residence da destinare ai turisti e ai cittadini meno abbienti (...)
Di pare passo affideremo l'istruzione di base alle famiglie che cosi occupate troverebbero un po meno tempo da adibire al quotidiano piagnisteo sulla inadeguatezza dell'istruzione pubblica!
Gli altri,gli studenti intendo,teste calde,caldissime,tutti a lavorare salvo quelli privilegiati per servire nei luoghi riconvertiti a nuova destinazione (precari ovviamente che senno il risparmio và a farsi fottre o no?).
Sono sicuro che il Ministro Bondi e il suo efficientissimo ufficio nonchè il Ministero all'Istruzione condotto dal Ministro Mariastella Gelmini sapranno prendere nella giusta considerazione questi consigli creativi e spero che una personalità sensibile e colta come il Senatore Dell'Utri laurea Ononis Causa ed esimio storico insieme al Senatore Umberto Bossi laurea in Scienze della Comunicazione,possano aeguatamente perorare questi miei modesti suggerimenti,aggiungo infine che essi saranno certamente apprezzati dal Ministro all'Economia Tremonti (...) cordialmente vostro...bla bla bla
"Ho ho ho ho bunga bunga boys !" |
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)