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mercoledì 10 novembre 2010

Borghezio fuori dalla grazia di Dio "sindaco ordina siano tolte le bandiere leghiste dai condomini,La Lega Nord muove denunce ed esposti alla prefettura;la "sola delle alpi" è passata di moda !

(Mi-Lorenteggio.com) Albairate, 09 novembre 2010 - La Lega Nord ha presentato un esposto alla Prefettura di Milano contro il sindaco di un comune dell’hinterland colpevole di aver vietato l’esposizione di una bandiera leghista con il Sole delle Alpi. Il singolare episodio è accaduto ad Albairate, un comune che si trova a pochi chilometri dal capoluogo, nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano.

L’Amministrazione è retta dalla lista civica “Vivere Albairate” guidata dal sindaco Luigi Alberto Tarantola riconfermato alle elezioni amministrative del 2009 con oltre il 60% delle preferenze.


L’esposto è stato presentato dall’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, il quale ha scritto alla prefettura che una cittadina di fede leghista, come riportato in alcuni articoli di stampa, avrebbe subito “vessazioni perpetrate dall’Autorità comunale”. L’europarlamentare, in particolare, ha contestato la scelta del sindaco che, a suo avviso, attraverso gli agenti della Polizia locale, avrebbe chiesto la rimozione di una bandiera con il Sole delle Alpi dall’abitazione privata della donna “anche se l’esposizione di una bandiera nella proprietà privata non risulta vietata da alcuna norma”.


La Prefettura di Milano ha accolto l’esposto dell’europarlamentare Borghezio, chiedendo subito e per iscritto al sindaco di Albairate “elementi di conoscenza e di valutazione” sulla vicenda. La richiesta è stata firmata dal vice prefetto di Milano Maria Carmela Nuzzi.


Non si è fatta attendere la risposta dell’Amministrazione comunale alla Prefettura: il sindaco Tarantola ha espresso in prima battuta il suo disappunto per la prassi seguita, ossia quella di dare immediatamente seguito formale ad una richiesta dell’onorevole Borghezio basata su generici articoli di stampa e senza prima informarsi con il sindaco “per avere ogni ragguaglio in merito alle presupposte questioni”.


L’Amministrazione ha dovuto invece giustificare formalmente il suo operato che è avvenuto nel pieno rispetto della legge. «Non risultano azioni vessatorie nei confronti della cittadina. - ha subito chiarito il sindaco Tarantola - Per quanto concerne la problematica della bandiera, l’alloggio occupato dalla signora è di proprietà comunale e assegnato alla signora in base a graduatoria stilata secondo i criteri regionali, giusto contratto del 01/01/2006.


Non è stata fatta alcuna constatazione di violazione di norma ma si è chiesto, a tutela del decoro delle abitazioni in condominio, di non esporre simboli non condivisi da tutti i condomini su parte di uso comune. La bandiera, tra l’altro, era esposta sul muro esterno di fianco alla porta di ingresso, quindi in parte di uso comune. Si fa altresì notare che si è invitato a togliere bandiere e analoghi simboli collocati in situazioni similari».


Il sindaco Luigi Alberto Tarantola, infine, al di fuori della risposta formale, non ha nascosto l’amarezza per la vicenda facendo una riflessione: «Gli enti locali stanno amministrando in condizioni di disagio per le discutibili scelte nazionali in materia finanziaria.


Scelte che stanno progressivamente minando la tanto decantata autonomia locale impedendo ai sindaci di continuare a dare risposte adeguate alle diverse e pressanti esigenze dei cittadini.


Gli amministratori sono stati lasciati soli. Spesso le loro richieste di aiuto agli enti istituzionali superiori non ricevono risposte. In materia di mobilità, per esempio, un gruppo di sindaci della provincia di Milano ha chiesto più volte agli enti superiori di intervenire tempestivamente per rendere fruibile la stazione di Albairate - Vermezzo. È una struttura moderna e tecnologica, dotata di quattro binari, di un nuovo sistema di gestione e controllo della circolazione e di un parcheggio di oltre 1000 posti auto. Inaugurata il 13 dicembre del 2009 è poi rimasta inutilizzata perché i treni non si fermano.


Sono state investite centinaia di milioni di euro per attuare il raddoppio della linea tra Milano e la nuova stazione ferroviaria. Ma ancora oggi non e fruibile per diversi problemi: la scarsità di fermate dei treni; l’assenza di una biglietteria (anche automatica); l’attivazione di un servizio pubblico di trasporto per raggiungere la stazione, come un bus - navetta (anche a chiamata).


I sindaci hanno più volte sollecitato gli Enti responsabili (Trenitalia, RFI, Regione Lombardia e Provincia di Milano). Non è arrivata alcuna riposta. Nessun impegno diretto è stato assunto da qualche parlamentare o da qualche consigliere regionale per risolvere questo urgente problema e migliorare il servizio a favore dei pendolari milanesi.


Invece, l’esposto di un europarlamentare della Lega Nord, tra l’altro relativo ad una vicenda con oggetto una bandiera di partito, è stato immediatamente preso in esame costringendo un’Amministrazione che ha operato nel pieno rispetto della legge a dare delle spiegazioni formali. Sono certo che con la stessa solerzia si interverrà anche per risolvere i problemi reali degli enti locali e in generale del Paese e tutte le volte che saranno davvero oltraggiati il Tricolore, la Costituzione e il popolo italiano».

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