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sabato 4 settembre 2010

Richard Mosse, il Congo rosso sangue


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Un Congo rosso, come il sangue del conflitto che da anni sconvolge la parte orientale del paese; e rosso come l'effetto infrarosso utilizzato nelle ricognizioni militari per scovare i guerriglieri ribelli che si nascondono nelle foreste. Un rosso che scolora nel viola, nel vinaccio, nel bordeaux, nel fucsia e nel rosa, è questa l'originale macchia cromatica spalmata dal fotografo irlandese Richard Mosse, 30 anni, nel suo reportage "Infra", realizzato in Congo nell'arco del 2010 con una rara - è stata ritirata dalla produzione proprio lo scorso anno - pellicola Kodak Aerochrome. Oltre ad alterare la percezione classica dell'immagine, Mosse sceglie di lavorare con una pellicola sensibile agli infrarossi per catturare e sviluppare uno spettro invisibile di luce e scovare, fotograficamente, i ribelli che si nascondono cacciati dall'esercito congolese, dai combattenti avversari e dalle milizie popolari dei Mai-Mai. In un paesaggio allegorico, quasi da Vie en rose, nascono così effetti di magico realismo. "L'intera lavorazione è stata assurda - spiega Richard Mosse - mi sono sentito come il protagonista di "Anime morte" di Gogol mentre cercavo di quantificare l'assenza con un metodo scientifico meticoloso. E' stato un viaggio difficile fatto con lo scopo di rappresentare l'intangibile tragedia del Congo" (di BENEDETTA PERILLI)

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