Il mistero della cultura per i leghisti |
Nelle università a numero chiuso una corsia preferenziale per gli studenti lombardi nei test d’ingresso, e nei programmi scolastici più spazio a materie prettamente “padane”. E’ la proposta avanzata, con due emendamenti al piano regionale di sviluppo, da alcuni consiglieri della Lega in Lombardia e approvata la scorsa settimana con i voti del centrodestra.
“Oggi gli studenti lombardi partono svantaggiati — spiega il consigliere regionale leghista Massimiliano Orsatti — perché nei test di ammissione alle università a numero chiuso si tiene conto anche del voto preso all’esame di maturità, che in alcune regioni del sud è notoriamente dato con generosità”. Per cui la Lega chiederà che nei test di ammissione non si tenga conto dei voti di maturità. “Successivamente — aggiunge Orsatti — chiediamo una corsia riservata per gli studenti che siano residenti in Lombardia da almeno cinque anni”.
Non solo. La Lega chiede anche di sostenere economicamente, tramite i servizi del diritto allo studio, gli universitari residenti in Lombardia da almeno 5 anni. E di dare applicazione a quella norma regionale seconda la quale il 20% del programma scolastico debba essere dedicato ad argomenti legati al territorio.
NON VEDO L'ORA CHE SCOPPI UNA GUERRA CIVILE IN QUESTO PAESE DI MERDA !!! CI SARA DA DIVERTIRSI !! ORMAI E SOLO QUESTIONE DI TEMPO
RispondiEliminaDOPO ESSERSI LAUREATI in lombardia studiando usi e costumi dei longobardi è chiaro che non potranno esercitare sull'intero territorio Nazionale.La stessa cosa varà quanto prima per tutto ciò che si produce al Nord:deve essere consumato in loco.
RispondiEliminaGARIBALDI ED I SUOI COMPAGNI HA SUDATO LE SETTE CAMICIE SU E GIU' PER L'ITALIA MA BOSSI STA FACENDO DI TUTTO PER DIVIDERLA CREDOSE VA AVANTI COSI' PRESTO SUCCEDERA' UNA RIVOLUZIONE INTERNA
RispondiEliminapeccato abbiano eliminato i manicomi, questa dei leghisti è pazzia pura non diversità di opinione. lauro
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