SADOMASOSEX o quando Norbhert subi la giusta punizione al cospetto di un folto pubblico.
Vincenzo con il quale ho spartito alcune uscite incursioni fuori Bamako mi dice se me la sento di visitare un mercato degli schiavi (...) perduto nella bruce a qualche centinaio di km,rifiuto decisamente anche perchè V.è uno specialista nel infilarsi nei guai oltre che essere un tipo fuori da ogni norma e pure con qualche tratto psicopatico.Non dubito che possa ancora esistere un tal genere di commercio abbastanza diffuso nelle zone piu depresse e desolate,ma sono sicuro che con il suo sadismo riuscirebbe a farsi passare per un acquirente e promettere "libertà" ad una delle sue vittime per poi farsi beffa del poveretto o della poveretta.Debbo dire che dopo alcune infelici approcci alle cose africane con lui ho fatto il possibile per darmela a gambe;ciononnostante è grazie a lui che conosco Norbhert,un francese unico di uno spirito generoso e trascinante,ha dovuto lasciare la Costa d'Avorio di tutta fretta abbandonandovi tutte le sue cose e i suoi affari e giunto a Bamako è stato per cosi dire preso in cura da me e da alcuni amici,io gli ho offerto volentieri una stanza a fianco della mia casa studio di pittura .Mai e poi mai avrei potuto immaginare di trovarmi in una commedia divertentissima,buffa,grottesca,comica come quella in cui mi ha coinvolto Norbhert. Una notte come tante a Bamako,di quelle in cui il black aut blocca il condizionatore(...)e ti tocca cercare da qualche parte della città qualcosa aperto e dotato di un generatore autonomo,io giungo nei pressi dell'ambasciata Americana(la prima volta che ci passai vicino mi presero per un Iraniamo e vollero interrogarmi...me la cavai con lo spagnolo e mi lasciarono in pace anche se avevo la barba), li c'è l'Escale,un bar discoteca in cui ci si incontra un po tutti neri e bianchi di ogni nazionalità e ovviamente battuto da bellissime ragazze....E infatti tra una birra e l'altra ne noto una che balla con una grazia felina,molto bella,tra me mi dico che non è una Bambarà,forse una Toutcoleur o nella migliore delle ipotesi una Peul (le amavo per la loro fierezza,per la loro memoria etnica intatta,combattiva).Il tempo passa e non me ne accorgo,sono ammirato,continua a guardarla senza pudore e probabilmente anche lei lo sa,balla senza pausa apparentemente instancabile e incurante di chi gli stà intorno.All'alba sto per andarmene e forse lei lo ha capito,o almeno sà che la sua grazia intimorisce,intimidisce."Ti conosco...sei l'amico di Oumou" mi dice sorridendo,e incominciamo a chiacchierare,le esprimo la mia ammirazione per come balla,sorride un po da ragazzina,"sto per andare a casa,vuoi venire?"le dico semplicemente e senza malizia,con naturalezza,la stessa naturalezza che a fatica avevo imparato,una franchezza naturale;non volevo neccessariamente dire vieni a casa mia che ci "buttiamo all'aria",non ce n'era mai stato bisogno,erano sempre loro che sceglievano,che avevano scelto dal primo istante in cui appaio al loro orizonte,sceglievano un amico,un protettore,un confidente un po speciale (sapevano che ero un pittore),una frequentazione occasionale per qualche giorno per assicurarsi un tetto durante i loro vagabondaggi (specie le ragazze di certe etnie interpretavano la gioventu come un viaggio avventuroso con immensa curiosità,anche verso il bianco,poi si sposavano e per cosi dire "mettevano la testa a posto").E a dir la verità...non mi era estranea del tutto l'idea di una relazione ma rammentavo la regola (specie con Vincenzo) "in Africa le sorprese non finiscono mai ! ". A casa le indico dove sia la doccia e le indico la sua camera,quella di Norbhert e la mia. Dopo una mezzoretta non sentendola arrivare apro la porta della sua camera,una venere,una pantera sul cui corpo si riflette ancora per un attimo prima dell'alba la notte piu nera,giace nel sonno in un abbandono sensuale e sfinito;in un angolo la zanzariera non dispiegata,socchiudo la porta delicatamente e ritorno sui miei passi.Poco dopo arriva Norbhert,non da solo,non è mai solo,ce n'è sempre una,questa è alta e filiforme,sembra quasi una Etiope...Dicevo almeno due,tre al giorno,belle,brutte,malate,anziane,giovanissime,contente,scherzano,giocano e si infilano nella sua camera,stappo due birre ,gliela porgo e lo saluto,mi sorride con complicità,sà che la cosa non mi disturba,neanche il baccano che fanno durante i giochi preliminari,le risa delle ragazze,mi sembra tutto cosi unico,cosi raro...Norbhert è qualcosa di speciale,una venere reincarnata in un corpo d'uomo,neanche tanto bello ma di un humor trascinante, lo conosciamo tutti ormai a Bamako.Una delle sue conquiste so che è una quasi prostituta,una delle meglio pagate tanto che ha una vettura tutta sua,lei è felice di prestarla a Norbhert,ovviamente lui assume l'impegno di una certa "fedeltà",a garantirla ci pensano le amiche di lei ma con lui tutto è inutile,nessun pensiero oscura il suo sorriso con un che di innocente.Sento una macchina arrivare,il rumore del motore mi è famigliare...è Huley,furiosa,le hanno detto che Norbhert è a casa con un'altra,non mi ci vuole molto ad immaginarlo...busso alla porta di lui e lo metto sull'avviso..."c'è Huley!" non si scompone piu di tanto,appare solo un po seccato,l'altra esce nuda e curiosa perchè intanto un po di baccano Huley lo stà facendo in uno dei vari dialetti che ancora non capisco..."je suis pour rien..." dico a Huley e la supplico di calmarsi perchè i vicini...come parlare al muro,punta con il dito l'altra che fà spallucce,le dice qualcosa di "terribile" (gli insulti li sono terribili) e l'altra reagisce facendo un smorfia di spregio e minacciando a sua volta con un gesto...Norbhert a braccia conserte osserva abbastanza serio,forse pensa alla macchina che gli sembrava cosi carina e che non avrà piu a disposizione.Huley sfila dai jeans di Norbhert (nudo anche lui ...)una cintura che maneggia minacciosa tra una inventiva e l'altra...Fluisce tra le due donne un fiume di minacce,di parole,di battute e anche qualcosa che le fà ridere entrambe! In un attimo con mia immensa sorpresa le due saltano addosso a Norbhert e cominciano a dargliele un po scherzando e un po sul serio,Huley è ancora arrabbiata e mi sembra che ha convinto l'altra a schierarsi dalla sua parte...Norbhert dapprima si difende come puo senza convinzione e rassegnato e poi si muove alla sua arma segreta,incomincia a ridere e allo stesso tempo comincia a spogliare Huley! Non che gli strilli e le urla,il baccano in generale si sia attenuato anzi,quasi mi sfondano il mio povero letto divano (...)Adesso anche Huley è quasi nuda.Ridono tutti,io resto perplesso e divertito da quel manicomio e ho come l'impressione che non siamo soli,faccio per girarmi perchè qualcosa è cambiato nella stanza,c'è meno luce...e scopro tante facce una sull'altra alle due finestre,tanta gente,i vicini,assistono allo spettacolo e ridono,i tre continuano a lottare poi finalmente un che di silenzio,improviso s'installa nella stanza,hanno capito anche loro che stanno dando spettacolo.Fuori ci saranno almeno 50 persone venute fuori da chissà dove,"i vicini" tutti i mei simpatici vicini,tutti neri in una mattina che si annuncia...complicata se qualcuno ha chiamato la gendarmeria,già penso a cosa ci sarà da pagare.In breve...arrivano anche dei conoscenti e con calma invitiano la folla a sgombrare,(io non avevo piu la faccia)se ne vanno divertiti scambiandosi tra loro commenti e battute di cui indovino il senso.In quanto ai tre,Norbhert,Huley e l'altra tutto scorre come se nulla fosse avvenuto,ho avuto il tempo d'intravedere sulle chiappe di Norbhert pallide come un cencio una striscia arrossata.All'indomani tutto ricomincia come sempre,una,due,persino una con l'elefantiasi !(la malattia che gonfia gli artri inferiori e li fa assomigliare ai piedi dell'elefante).La mia Venere invece dormiva e ha continuato sino a pomeriggio inoltrato,l'ho incontrata ancora qualche volta e le raccontai cosa si era persa facendola ridere sguaiatamente e folle.Dell'episodio ho da qualche parte una fotografia,spero di trovarla...chissa dov'è finita,la mia Zenit era sempre pronta,avro fatto in Africa almeno 15.000 foto ...
Vincenzo con il quale ho spartito alcune uscite incursioni fuori Bamako mi dice se me la sento di visitare un mercato degli schiavi (...) perduto nella bruce a qualche centinaio di km,rifiuto decisamente anche perchè V.è uno specialista nel infilarsi nei guai oltre che essere un tipo fuori da ogni norma e pure con qualche tratto psicopatico.Non dubito che possa ancora esistere un tal genere di commercio abbastanza diffuso nelle zone piu depresse e desolate,ma sono sicuro che con il suo sadismo riuscirebbe a farsi passare per un acquirente e promettere "libertà" ad una delle sue vittime per poi farsi beffa del poveretto o della poveretta.Debbo dire che dopo alcune infelici approcci alle cose africane con lui ho fatto il possibile per darmela a gambe;ciononnostante è grazie a lui che conosco Norbhert,un francese unico di uno spirito generoso e trascinante,ha dovuto lasciare la Costa d'Avorio di tutta fretta abbandonandovi tutte le sue cose e i suoi affari e giunto a Bamako è stato per cosi dire preso in cura da me e da alcuni amici,io gli ho offerto volentieri una stanza a fianco della mia casa studio di pittura .Mai e poi mai avrei potuto immaginare di trovarmi in una commedia divertentissima,buffa,grottesca,comica come quella in cui mi ha coinvolto Norbhert. Una notte come tante a Bamako,di quelle in cui il black aut blocca il condizionatore(...)e ti tocca cercare da qualche parte della città qualcosa aperto e dotato di un generatore autonomo,io giungo nei pressi dell'ambasciata Americana(la prima volta che ci passai vicino mi presero per un Iraniamo e vollero interrogarmi...me la cavai con lo spagnolo e mi lasciarono in pace anche se avevo la barba), li c'è l'Escale,un bar discoteca in cui ci si incontra un po tutti neri e bianchi di ogni nazionalità e ovviamente battuto da bellissime ragazze....E infatti tra una birra e l'altra ne noto una che balla con una grazia felina,molto bella,tra me mi dico che non è una Bambarà,forse una Toutcoleur o nella migliore delle ipotesi una Peul (le amavo per la loro fierezza,per la loro memoria etnica intatta,combattiva).Il tempo passa e non me ne accorgo,sono ammirato,continua a guardarla senza pudore e probabilmente anche lei lo sa,balla senza pausa apparentemente instancabile e incurante di chi gli stà intorno.All'alba sto per andarmene e forse lei lo ha capito,o almeno sà che la sua grazia intimorisce,intimidisce."Ti conosco...sei l'amico di Oumou" mi dice sorridendo,e incominciamo a chiacchierare,le esprimo la mia ammirazione per come balla,sorride un po da ragazzina,"sto per andare a casa,vuoi venire?"le dico semplicemente e senza malizia,con naturalezza,la stessa naturalezza che a fatica avevo imparato,una franchezza naturale;non volevo neccessariamente dire vieni a casa mia che ci "buttiamo all'aria",non ce n'era mai stato bisogno,erano sempre loro che sceglievano,che avevano scelto dal primo istante in cui appaio al loro orizonte,sceglievano un amico,un protettore,un confidente un po speciale (sapevano che ero un pittore),una frequentazione occasionale per qualche giorno per assicurarsi un tetto durante i loro vagabondaggi (specie le ragazze di certe etnie interpretavano la gioventu come un viaggio avventuroso con immensa curiosità,anche verso il bianco,poi si sposavano e per cosi dire "mettevano la testa a posto").E a dir la verità...non mi era estranea del tutto l'idea di una relazione ma rammentavo la regola (specie con Vincenzo) "in Africa le sorprese non finiscono mai ! ". A casa le indico dove sia la doccia e le indico la sua camera,quella di Norbhert e la mia. Dopo una mezzoretta non sentendola arrivare apro la porta della sua camera,una venere,una pantera sul cui corpo si riflette ancora per un attimo prima dell'alba la notte piu nera,giace nel sonno in un abbandono sensuale e sfinito;in un angolo la zanzariera non dispiegata,socchiudo la porta delicatamente e ritorno sui miei passi.Poco dopo arriva Norbhert,non da solo,non è mai solo,ce n'è sempre una,questa è alta e filiforme,sembra quasi una Etiope...Dicevo almeno due,tre al giorno,belle,brutte,malate,anziane,giovanissime,contente,scherzano,giocano e si infilano nella sua camera,stappo due birre ,gliela porgo e lo saluto,mi sorride con complicità,sà che la cosa non mi disturba,neanche il baccano che fanno durante i giochi preliminari,le risa delle ragazze,mi sembra tutto cosi unico,cosi raro...Norbhert è qualcosa di speciale,una venere reincarnata in un corpo d'uomo,neanche tanto bello ma di un humor trascinante, lo conosciamo tutti ormai a Bamako.Una delle sue conquiste so che è una quasi prostituta,una delle meglio pagate tanto che ha una vettura tutta sua,lei è felice di prestarla a Norbhert,ovviamente lui assume l'impegno di una certa "fedeltà",a garantirla ci pensano le amiche di lei ma con lui tutto è inutile,nessun pensiero oscura il suo sorriso con un che di innocente.Sento una macchina arrivare,il rumore del motore mi è famigliare...è Huley,furiosa,le hanno detto che Norbhert è a casa con un'altra,non mi ci vuole molto ad immaginarlo...busso alla porta di lui e lo metto sull'avviso..."c'è Huley!" non si scompone piu di tanto,appare solo un po seccato,l'altra esce nuda e curiosa perchè intanto un po di baccano Huley lo stà facendo in uno dei vari dialetti che ancora non capisco..."je suis pour rien..." dico a Huley e la supplico di calmarsi perchè i vicini...come parlare al muro,punta con il dito l'altra che fà spallucce,le dice qualcosa di "terribile" (gli insulti li sono terribili) e l'altra reagisce facendo un smorfia di spregio e minacciando a sua volta con un gesto...Norbhert a braccia conserte osserva abbastanza serio,forse pensa alla macchina che gli sembrava cosi carina e che non avrà piu a disposizione.Huley sfila dai jeans di Norbhert (nudo anche lui ...)una cintura che maneggia minacciosa tra una inventiva e l'altra...Fluisce tra le due donne un fiume di minacce,di parole,di battute e anche qualcosa che le fà ridere entrambe! In un attimo con mia immensa sorpresa le due saltano addosso a Norbhert e cominciano a dargliele un po scherzando e un po sul serio,Huley è ancora arrabbiata e mi sembra che ha convinto l'altra a schierarsi dalla sua parte...Norbhert dapprima si difende come puo senza convinzione e rassegnato e poi si muove alla sua arma segreta,incomincia a ridere e allo stesso tempo comincia a spogliare Huley! Non che gli strilli e le urla,il baccano in generale si sia attenuato anzi,quasi mi sfondano il mio povero letto divano (...)Adesso anche Huley è quasi nuda.Ridono tutti,io resto perplesso e divertito da quel manicomio e ho come l'impressione che non siamo soli,faccio per girarmi perchè qualcosa è cambiato nella stanza,c'è meno luce...e scopro tante facce una sull'altra alle due finestre,tanta gente,i vicini,assistono allo spettacolo e ridono,i tre continuano a lottare poi finalmente un che di silenzio,improviso s'installa nella stanza,hanno capito anche loro che stanno dando spettacolo.Fuori ci saranno almeno 50 persone venute fuori da chissà dove,"i vicini" tutti i mei simpatici vicini,tutti neri in una mattina che si annuncia...complicata se qualcuno ha chiamato la gendarmeria,già penso a cosa ci sarà da pagare.In breve...arrivano anche dei conoscenti e con calma invitiano la folla a sgombrare,(io non avevo piu la faccia)se ne vanno divertiti scambiandosi tra loro commenti e battute di cui indovino il senso.In quanto ai tre,Norbhert,Huley e l'altra tutto scorre come se nulla fosse avvenuto,ho avuto il tempo d'intravedere sulle chiappe di Norbhert pallide come un cencio una striscia arrossata.All'indomani tutto ricomincia come sempre,una,due,persino una con l'elefantiasi !(la malattia che gonfia gli artri inferiori e li fa assomigliare ai piedi dell'elefante).La mia Venere invece dormiva e ha continuato sino a pomeriggio inoltrato,l'ho incontrata ancora qualche volta e le raccontai cosa si era persa facendola ridere sguaiatamente e folle.Dell'episodio ho da qualche parte una fotografia,spero di trovarla...chissa dov'è finita,la mia Zenit era sempre pronta,avro fatto in Africa almeno 15.000 foto ...
Storie Nere da Bamako
Oumou T.è una bellissima ragazza,alta slanciata,sguardo acuto e intelligente con vena malinconica ,paziente,il sorriso sempre sulle labbra , una grazia fiera e sensuale nei movimenti e un che di rituale,di delicata attenzione nei gesti,si abbiglia talvolta all'africana altre all'europea e risulta invariabilmente elegante,graziosa.Sua madre si dice fosse una delle donne piu belle e ambite di Bamako,a proposito si parla dell'ex Presidente della repubblica Traoré deposto da un colpo di stato che la ebbe come prima moglie (...)Oumou è figlia del secondo marito della madre e non per questo la fama è venuta meno,la sorella di Oumou ancon piu bella,di una bellezza leggendaria è il frammento di storia che colloco dentro altre "storie".Tutto comincia a casa del Senatore B. un venerdi mattina assolatissimo a Bamako,canti e suoni preannunciano una festa,un matrimonio qualche casa piu in là presso "l'isola dei coccodrilli" nel bel mezzo del fiume Niger che il Senatore dopo aver provvisto d'acqua,eletricità,telefoni e servizi etc vende ad ambasciate,uffici O.N.U etc,l'isola è collegata al quartiere da un ponticello e da una strada e vicino vi è la grande abitazione del Senatore,nel viale palme e banani rimandano ad una atmosfera coloniale,la strada è rossa e polverosa e il Ramatam (vento del deserto) colora di rosso tutto vegetazione compresa.Dicevo aria di festa qualcuno si sposa e di solito queste cerimonie coinvolgono tantissima gente,noto che il Senatore pare non interessarsi alla cosa,anzi è serio e meditabondo.A colazione altri amici sono alla tavola tra cui "Carnera" un gigante,un omone di quasi due metri con una mascella da supereroe,una muscolatura massiccia e un età che si aggira intorno ai 70 anni,"Carnera" contrariamente alla consuetudine non apre bocca,Vincenzo anche (ve lo ricordate lo psicopatico...)di solito Vincenzo mi lancia qualche sfotto,sopratutto perchè è geloso della mia relazione con Oumou(è geloso di tutto),dalle finestre ci giunge il ritmare dei tamburi e dei jembé e il vociare trillante delle donne...intuisco che accade qualcosa di sgradevole,in ogni caso mi dico che non mi riguarda e faccio per uscire,prendo la mia macchina fotografica ed è allora che Vincenzo si offre di accompagnarmi -vengo anch'io-mi dice serio,io alzo gli occhi al cielo,il senatore ammicca,mi capisce,conosce suo fratello (...)poco fuori dalla porta Vincenzo serio mi dice :-non ci andare,lascia perdere...-gli chiedo a cosa allude e mi dice-la festa qui vicino...il matrimonio è quello della ragazza di "Carnera"! Non sono molto sorpreso e gli assicuro che mi asterro dalle fotografie,ci salutiamo,anche stavolta l'ho scampata;passando vicino alla casa dove si svolge la festa vedo la sposa,lo intuisco dal costume da sposa che è come da noi,bianco e vaporoso,preso a noleggio (...)e vedo la sposa,non la conoscevo,non ne sapevo nulla..;ha meno di 17 anni! Pero è alta...(...)l'ultima volta Vincenzo mi chiede di accompagnarlo mentre cerca di recuperare la sua amante,a suo dire una prostituta famosissima,carissima,avida,esosa,egoista,irriconoscente etc,tutto il peggio che si puo dire di una donna (...)-ma perchè non la molli?-di dico spesso ma lui in questa relazione sadomasochistica ci sguazza,sembra amare le fughe di lei e il suo uscir fuori di testa una settimana si e l'altra no e la cosa dura da almeno un decennio! Io Vincenzo , "Carnera" e il Senatore qualche giorno prima siamo andati a caccia nella savana,piu loro che io, sempre abbarbicato alla mia Zenit Russa,qualche rischio lo abbiamo corso,anzi piu d'uno,questi vecchietti (una media di 60anni fatta eccezione me) si lanciano con il gippone all'inseguimento di qualche branco di antilopi troppo lontano per essere raggiunto,nel farlo travolgono centinaia di alberi del diametro di 15,30 cm secchi e morti,all'impatto esplodono in nuvole di polvere e segatura segno che le termiti stanno vicino,ora suppongo che sappiano distinguere un termitaio da un albero secco,il primo è piu duro del cemento armato e Deus solo sà che avverrebbe del gippone nello schianto...qualche termitaio appare e "Carnera" alla guida rallenta (io traggo un sospiro di sollievo) finchè è costretto quasi a fermarsi,adesso sono tantissimi si ergono come cattedrali nella savana rinsecchita,scorgiamo alla nostra destra un camion con molti uomini armati che anche lui a tutta velocità si lancia all'inseguimento del branco a cui noi abbiamo rinunciato. -Sono i Libanesi- dice "Carnera" e decidono di allontanarsi al piu presto,non capisco perchè,i Libanesi li conosco,a parte il loro razzismo inveterato sono "brava gente"! Con qualcuno di loro ho ottime relazioni specie con Charlie che ha un ristorante fra i piu belli di Bamako (Roue de Koulikourou) e nei cui pressi ho disegnato la bella fontana a stella che "Carnera" ha costruito,non solo ho decorato gli interni del ristorante guadagnando uno splendido alloggio e qualche somma e quando la pricipessa Diana è passata da Bamako ha voluto visitare il ristorante,appena l'ho saputo ho raggiunto (sempre con la Zenit Russa)il ristorante ma la sua scorta di sicurezza mi ha impedito di entrare ed in piu è arrivata cosi tanta gente che decisi di andarmene senza scattare foto.
Quando li abbiamo persi di vista (i Libanesi) udiamo molti colpi di mitragliatrice e capisco;avranno fatto fuori tutto il branco,ecco perchè vanno a caccia con il camion!
Continuiamo la caccia in un'altra zona della savana,e li ci accade di venir quasi circondati da un incendio,il solo a preoccuparsene sono io,"Carnera" si lancia tra le fiamme abbastanza alte a gran velocità seguendo il suo senso dell'orientamento che è straordinario,infatti con lui non c'era bisogno di guide.Questi incendi ovvio sono provocati dai "cacciatori" non noi certamente,la caccia finisce con qualche fagiano locale e un facocero che è vicino al nostro cinghiale,qualche sosta nelle grotte( fuori 45° all'ombra)con finalmente un po di birra fresca.Questo tratto della foresta lo si puo agevolmente percorrere solo durante la stagione secca,dopo che ha piovuto diventa impenetrabile,l'erba puo essere alta due metri e quello che cela,nasconde, meglio avere la fortuna di non incontrarlo,no,non certo i leoni ma serpenti di ogni specie,i cobra.Ogni tanto Vincenzo o "Carnera" mi rilasciano qualche schiaffo sulla nuca,i miei capelli lunghi trattengono,attirano le mosche Tze Tze la cui puntura inocula la"malattia del sonno"...alle volte dubito almeno dalla parte di Vincenzo che i ceffoni (...)servano a cacciare le mosche!
Fine prima parte
Photo credit:
Un giorno,mentre a casa del Senatore sto preparando i bagagli per trasferirmi a Katy con Oumou poco fuori Bamako per sottrarmi a Vincenzo...sento qualcuno che suona il campanello di casa ossessivamente,do un'occhiata fuori dalla finestra e vedo una donna,alta,slanciata suppongo un tempo bella,ma adesso dava come l'impressione che le ciocche dei capelli le cascassero(...)uno sguardo torvo incattivito,Vincenzo esce sulla porta e la donna aggressiva porge la mano come a pretendere qualcosa di suo,Vincenzo la minaccia ma la donna imperterrita insiste a sollecitare con la mano parentoria qualcosa,Vincenzo cede e mette la mano al portafoglio,la donna se ne và soddisfatta ciondolando e un po zoppicante.In seguito Vincenzo mi dira di lei,la sua storia mi ha molto toccato:una bellissima donna che prende a frequentare gli americani (e li già stringo i pugni perchè so dove si và a finire),passa da uno all'altro dopo aver perso un giovane di cui era follemente innamorata,siccome tutti (gli americani tra alcool e pasticche)si sballano senza tregua lei finisce per diventare una tossicomane e di li a poco scivola nella prostituzione sino ar arrivare allo stadio finale dell'A.I.D.S (Ou Sida)e li il racconto di Vincenzo s'arresta,il resto lo intuisco,la donna faceva il giro dei suoi ex clienti e in un certo senso li ricattava per qualche somma,Vincenzo c'entrava,eccome,sono contento d'andarmene a katy,li almeno posso stare con Oumou tranquillo,qualche volta lei posa,altre mi aiuta a intelaiare le tele e mi prepara
una alimentazione piu Africana,a casa del Senatore il ricettario gastronomico era quello di Roma con in piu il piccante dell'Africa.Un giorno il Senatore fece venire le Cozze in aereo da Roma,un soggiorno presso di lui indimenticabile specie i pomeriggi nel suo campo d'aviazione a involarsi con il suo ultraleggero.Io me ne stavo legato dietro di lui e lui planava,picchiava come un uccello sul fiume Niger.Non ci fu modo di convincere Oumou a salire su uno di quei trabiccoli...Oumou qualche mese prima fugge di casa per inseguire un sergente di cui era follemente innamorata,respinta e rassegnata dopo aver tentato il possibile ritorna a casa da sua mamma,una bella signora che vive umilmente in un tucul di pochi metri e senza eletricità ai bordi di Bamako.Io la incontrai casualmente in un bar e poi la persi di vista,lei invece aveva memorizato bene chi ero,dove e quando etc,cosi qualche tempo dopo me la vedo apparire sulla soglia di casa "ci trovano sempre" diceva un mio amico.Mi dice che è incinta,da poco e mi racconta la sua storia...mi parla di suo fratello,di sua mamma,della storia di famiglia,passera molto tempo prima che le sue diffidenze verso di me si quietino,intanto quando passeggiamo nei quartieri popolari i bambini ci danzano attorno cantando ritornelli che la irritano enormemente,gliene chiedo il motivo :-...mi prendono in giro perchè esco con un bianco...sono Bambarà,sono contadini!-Mi diceva,sottolineando le sue ascendenze Peul , allevatori di bestiame,suo nonno aveva migliaia di capi e decine di mogli! So che i Bambarà sono cosi,anche fieri e invidiosi,gelosi,di storie se ne dicono tante...forse non sempre vere pero con loro ho avuto non pochi problemi specie con un generale che voleva a tutti i costi che gli facessi un ritratto (e per questo mi fece arrestare!)solo che lo voleva gratis.Intervenne il Senatore e tutto si risolse.Un giorno,piuttosto una notte il fratello di Oumou trafelato e nel panico mi dice che mi deve portare nella "place des voleurs" perchè Oumou aveva bisogno di me;prendemmo il primo taxi e ci inoltrammo nella bidonville (Bamako era fuori dal grande albergo fatto dagli egiziani e per meta in mano ai topi e scarafaggi (...)stanze sbarrate e porte sfondate, una bidonville con al centro un mercato in stile Sudanese bellissimo).Mentre il taxi filava nella notte fermandosi ogni tanto agli incroci forse per agevolare i bambini che chiedono le elemosine ai rari turisti...ne intravedo uno bellissimo con il capelli neri e lisci,un meticcio e mi dico che forse la moglie del Senatore potrebbe adottarne uno (che magari è il figlio segreto e abbandonato del Senatore)invece di passare il suo tempo davanti allo specchio tra ciprie rossetti e tacchi a spillo grotteschi in quel contesto.Arriviamo dopo almeno un ora nella famosa piazza che è uno grande spiazzo polveroso,scabro,vuoto e poco illuminato con intorno qualche bottega chiusa e i rifiuti tipici di un mercato diurno.Oumou è presso un albero e sostiene una persona,mi dice che è sua sorella,non la vedo bene,non ne ho il tempo perchè noto che ha una mano inchiodata all'albero morto,senza foglie,con la delicatezza che ci è possibile la liberiamo e solo allora ci accorgiamo che le hanno tagliato l'alluce del piede destro di netto.
Quando la carichiamo sul taxi per portarla in ospedale mi accorgo che la sorella di Oumou era la donna che perdeva le ciocche di capelli e aveva estorto a Vincenzo qualche spicciolo.Tutta la famiglia accolse la sorella malata con grande affetto e pazienza nel piccolo tucul senza la luce elettrica,io passai qualche serata a bere the alla menta a casa di Oumou,la sua gravidanza continuava tranquilla e serena,qualche volta le chiedevo se sapeva quando sarebbe nato il piccolo e lei mi narrava della possibilità che nascesse dopo 10/14 mesi a causa delle malelingue e delle fatture causate dall'invidia (aiutavo un poco la famiglia come potevo).Qualche volta scoprivo attraverso episodi buffi dell'animismo e di quanto è radicato in Oumou,ad esempio se c'era un temporale e c'erano fulmini correva a coprire gli specchi di casa -attirano i fulmini- mi diceva,oppure quando raccoglieva le ciocche dei miei capelli per seppellirle in giardino e di nascosto,accuratamente affinche nessuno ne giungesse in possesso e potesse farmi una fattura che mi ammalasse.Poi venne il giorno in cui dovevo partire,con gli occhi lucidi mi accompagno alla stazione da cui avrei preso il treno per Dakar,una linea,un percorso tra i piu belli dell'Africa.Gli occhi lucidi e ingoffita dal suo pancione mi diede una sciarpa tessuta in seta e oro per ricordarmi di lei,Oumou oggi mi guarda da uno dei miei quadri e mi mette soggezzione,un senso di colpa mi rode profondo...perchè dopo di allora le circostanze mi hanno impedito di ritornare,loro l
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)