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Nel '68 si bruciavano reggiseni. Per protesta contro una società "breast-obsessed", ossessionata dai nudi, dalla chirurgia plastica e dalla pornografia, l'artista statunitense Laura Ann Jacobs ha invece deciso di crearli. Combinando chele di granchio e vetri antichi, conchiglie e teschi di pesce, corna di cervo e madreperla, denti e maioliche, ha presentato una serie di 100 bizzarre sculture - reggiseni, corsetti e scarpe - per denunciare le "torture" a cui si sottopongono le donne per attrarre gli uomini nonostante le vittorie del movimento femminista (Foto Ann Jacobs /Barcroft Media/Getty Immages)
reggiseni, corsetti e scarpe con un tacco altissimo, mutandine belle ma scomode, tutto questo e non solo questo fa parte di un gioco di seduzione, che dovrebbe restare un gioco, condiviso e libero, consapevole e non imposto. anche chi porta il burqa spesso indossa sotto biancheria ricercata e raffinata. come uomo mi piace vedere una donna che indossa certi indumenti, ma mi rendo conto che ogni cosa deve essere mediata dal buon senso e dall'equilibrio. Harry
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