La giovane madre in difficoltà aveva chiesto un affido condiviso
ma i giudici le hanno portato via il bimbo senza interpellarla !
TRENTO (20 luglio) - Ha un reddito di 500 euro al mese: troppo poco per mantenere il figlio appena nato. Sarebbe questa motivazione che sta dietro la decisione del Tribunale dei minori di Trento di sottrarre il neonato a una giovane madre in difficoltà economiche subito dopo il parto, in esecuzione di una procedura di adottabilità.
Il caso è stato reso noto oggi dallo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Raspadori, consulente tecnico di parte del Tribunale, che in una conferenza stampa ha criticato il meccanismo con cui i giudici dei minori applicano la sospensione della potestà genitoriale. «La giovane, senza problemi di tossicodipendenza e con un reddito mensile di 500 euro, aveva scelto di tenere il figlio chiedendo un affido condiviso per il bimbo che momentaneamente non era in grado di mantenere» ha detto il dottor Raspadori.
«A questo punto però il Tribunale, senza interpellarla, ha dato avvio alla procedura di adottabilità, levandole il figlio alla nascita». Solo dopo un mese, ha aggiunto Raspadori, la giovane si è potuta incontrare con il giudice, il quale ha deciso di avviare una perizia sulle "capacita" genitorialì della madre. «Una beffa, perché in questo modo la ragazza, cui è stato sottratto il diritto di essere madre dal primo momento, rivedrà il proprio figlio solo dopo otto mesi, con buona pace della fase primaria dell'attaccamento e della giustizia per il minore» ha concluso Raspadori.
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Il caso è stato reso noto oggi dallo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Raspadori, consulente tecnico di parte del Tribunale, che in una conferenza stampa ha criticato il meccanismo con cui i giudici dei minori applicano la sospensione della potestà genitoriale. «La giovane, senza problemi di tossicodipendenza e con un reddito mensile di 500 euro, aveva scelto di tenere il figlio chiedendo un affido condiviso per il bimbo che momentaneamente non era in grado di mantenere» ha detto il dottor Raspadori.
«A questo punto però il Tribunale, senza interpellarla, ha dato avvio alla procedura di adottabilità, levandole il figlio alla nascita». Solo dopo un mese, ha aggiunto Raspadori, la giovane si è potuta incontrare con il giudice, il quale ha deciso di avviare una perizia sulle "capacita" genitorialì della madre. «Una beffa, perché in questo modo la ragazza, cui è stato sottratto il diritto di essere madre dal primo momento, rivedrà il proprio figlio solo dopo otto mesi, con buona pace della fase primaria dell'attaccamento e della giustizia per il minore» ha concluso Raspadori.
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una societa' di merda. giudici datevi fuoco
RispondiEliminatoglierei i figli ai ricchi nulla tenenti a livello fiscale vediamo se i giudici di merda hanno il coraggio. sono solo capaci a essre forti coi deboli e deboli coi forti fanculo
RispondiEliminaQuesto è nazismo civico caro amico,qualcosa di calvinista..."solo gli unti e i benedetti agli occhi degli dei hanno diritti inalienabili!"
RispondiEliminacerto così si fa il bambino dato in affido per un certo periodo a qualche struttura magari a trecento e passa euro al giorno per rinpinguare le tasche di una carogna di turno e i così detti giudici interpretano le leggi come gli fa comodo .Non costerebbe meno rimpinguare lo stipendio della madre?
RispondiEliminaMa da quando il buonsenso dovrebbe regnare in Italia?
RispondiEliminaGiudici dei minori,assistenti sociali, prima
RispondiEliminadi prendere decisioni così drastiche, fate
un bel sondaggio, specialmente nel ns.meridione, e vedrete che casi come quelli di Trento,non sono rari.
Ma come si può togliere la potestà genitoriale con tanta leggerezza?
é perché sono casi che non riguardano voi stessi,i vs.affetti!!!
sovvenzionare lo stipendio della madre?mai w la chiesa w la chiesa w la chiesa.
RispondiEliminaitalioti crepate
Purtroppo la casta è così non vogliono controllori , ne fanno di casini nei tribunali in modo inpunito sapendo di non rendere conto a nressuno.
RispondiEliminaDa una parte ha ragione che la magistratura è spazzatura e non lavorano per quello che sono pagati NON TUTTI ci sono esempi di cristallinità esemplare.
Comodo giudicare così, sono capace di farlo anch'io. Si danno 50 euro AL GIORNO a cranio ai ROM e a questa madre si toglie il figlio, invece di aiutarla economicamente. Le assistenti sociali fanno come hanno fatto quelle che ho conosciuto (per nome e cognome) o, tante storie che mi hanno riferito. Ebbene queste "assistenti sociali" meriterebbero di essere "ARSE VIVE" per l'inumanità dei loro comportamenti. I giudici, invece, giudicano in base a leggi (sic!) che danno loro enormi margini di discrezionalità, quindi sono totalmente responsabili dei loro giudizi e DEVONO essere giudicati per questo! Mi fermo qui, per ora, esprimendo la mia indignazione in modo civile, ma ho sempre meno voglia di essere civile.
RispondiEliminaGaetanos