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venerdì 2 luglio 2010

Le ragazze multate in piazza Sedersi è sovversivo ! Nazismo civico

Vigevano - Si sono sedute sui gradini del monumento: 160 euro

Consigliere azzurro pagherà il ricorso al giudice


Le ragazze mostrano le multe (Sacchiero)
Le ragazze mostrano le multe (Sacchiero)
VIGEVANO (Pavia) — «Ti siedi sotto il San Giuanin? 160 euro di multa. Questa è Vigevano ». Segue una raffica di commenti. Tutti (più o meno educatamente) contro gli «amati vigili» e l’amministrazione leghista. La rivolta di centinaia di giovani contro le sanzioni emesse l’altro ieri dal comandante della polizia locale di Vigevano, Pietro Di Troia, nei confronti di due ragazze che si erano sedute sotto la statua di San Giovanni Nepomuceno, in Piazza Ducale, approda su Facebook. E il botta e risposta, se ce ne fosse bisogno, scalda anche il clima politico, con il consigliere del Pdl (che qui ha la particolarità di essere all’opposizione insieme al Pd contro la giunta leghista), Giampietro Pacinotti, che ha già offerto assistenza gratuita alle multate per ricorrere contro il Comune guidato da poco più di due mesi dall’ex collega di giunta Andrea Sala, a capo degli ex alleati del Carroccio.
Dopo aver letto della protesta inscenata in Piazza Ducale da alcuni giovani per difendere il diritto a sedersi sui gradini della statua del San Giuanin d’la Pumisela, una sorta di muretto d’Alassio padano che da sempre rappresenta un punto di ritrovo della piazza, Pacinotti ha presentato un’interpellanza in cui «rammenta alla giunta che fa parte della storia di Vigevano l’abitudine dei giovani di ritrovarsi in piazza e sedersi sui gradini del monumento a San Giovannino, costume che in decenni non ha arrecato danni a nessuno ». Giada Carnevale, 24 anni, e Ignazia Fronterrè, di 25, neolaureate vigevanesi, secondo il capo dei vigili hanno violato l’articolo 59 del regolamento di polizia urbana che vieta «di mangiare, tenere bottiglie di alcolici o bivaccare vicino ai monumenti» di uno dei salotti più belli d’Italia. «Non stavamo né mangiando, né bevendo, né fumando — si difendono le ragazze — Eravamo solo sedute a parlare ». Le multate contestano anche l’assenza di cartelli informativi del divieto; per questo faranno ricorso al giudice di pace, a spese del consigliere comunale del Pdl.
Preferisce restare a guardare (per ora) il sindaco Andrea Sala. «Nei prossimi giorni verificherò come si sono svolti i fatti—si limita a dire—Se le ragazze mi vogliono incontrare, le riceverò: la mia porta è aperta a tutti. Ascolterò anche gli agenti di polizia locale. Non voglio entrare nel merito della vicenda, ma alcune considerazioni generali sono d’obbligo. È giusto che il Comune debba spendere soldi tutti i mesi per far rimuovere le "cicche" dai gradini del San Giovannino con un’idropulitrice, con il rischio di danneggiarne il marmo? È giusto che si sia dovuto mettere un cancello allo scalone che porta al Castello Sforzesco per evitare di ritinteggiare tutti gli anni i muri imbrattati di scritte o raccogliere rifiuti sparsi ovunque? Lo dico da cittadino: se bastasse il buonsenso, forse non ci sarebbe bisogno di regolamenti ».
Erika Camasso Corriere della sera.it

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