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giovedì 15 luglio 2010

Animal Attack,e venne il giorno in cui tutti gli animali si ribellarono e passarono all'attacco

Che Rat il capo della rivolta
Questa non è una favola,è un bel pezzo di vera incredibile realtà,è Storia,e la Storia quando cammina non ha tanti riguardi,per nessuno,si muove come un elefante in una cristalleria!
Accadde un giorno e nessuno lo aveva previsto,con grande sorpresa degli umani di assistere ad una ribellione immensa,corale,di massa,come per magia tutti gli animali di terra di cielo e di acqua si unirono e attaccarono gli umani,ognuno come poteva e con le risorse offensive di cui disponevano,tutto veniva buono,zampate,morsi,colpi di becco,anche la cacca.
Dapprima incominciarono a sussurrare,a complottare,per la precisione,si dice li comandasse un Ratto di nome Che.
Che disse che uniti nulla potrà fermarli,che si doveva agire tutti assieme,prese a pronunciare parole strane quali Socialismo,Anarchia,Libertà,le uni ad altre parole come sfruttamento,avidità,egoismo,Specismo,Razzismo e Xenofobia e crudeltà gratuita e ne scaturi una idea emozionante,travolgente ed eccitatante,i cuori si scaldarono e le pupille si allargarono,ogni specie prese a sperare.

Disse che le aveva apprese da certi umani amici mà al contempo si fece cura di aggiungere che erano cosi pochi gli amici umani che era meglio mangiarseli,tanto gli Dei avrebbero riconosciuto i loro,i giusti  (...) 




Tra una agonia,un grido di dolore,un sospiro di sfinimento e momenti di passiva rassegnazione a quello che sembrava un destino ineluttabile la rivolta prese a covare sotto la cenere.
Poi lentamente milioni di     voci,eccitate:strilli,squitti,cinquetti,barriti e via dicendo iniziarono a percorrere il pianeta a ondate successive,gli umani ancora ignari non sospettarono nulla e pare ci dessero ancora più dentro con la loro gratuita violenza.
Dapprima avvennero singole aggressioni in ordine sparso,lo sconcerto e la perplessità si imposesso degli umani,diedero la colpa al clima,al buco dell'ozono,ai campi elettromagnetici,alle radiazioni nucleari,alla diossina;elaborarorono teorie complesse e quasi ci si persero dentro e non per questo le aggressioni diminuirono anzi crebbero in intensità sino a seminare il terrore quando gli umani vedevano la loro antica condizzione di dominatori capovolgersi obbligandoli a reinterpretarsi esclusivamente in termini di vittime il loro smarrimento tocco l'apice.
Si fece panico,ne nacqua una immensa confusione,l'organizzazione umana precipito nel caos più assoluto e fù la fuga,disperata in tutte le direzioni,i più pavidi presero a niunirsi dentro le chiese,altri si asseragliarono nei municipi o si chiusero nelle gallerie della metropolitana,ovunque c'era un buco gli umani ci si ficcavano terrorizzati,divorati dall'angoscia,la stessa che avevano imposto per millenni agli animali prese a consumarli.
La loro vita diventava sempre più difficile,ingeribile,la conflittualità esplose anche tra di loro facendo innumerevoli vittime,specie donne e bambini...
Gli umani stremati dopo aver elevato al cielo milioni di invocazioni e preghiere sperarono in un nuovo giorno.
Una alba quieta immobile,immersa in un silenzio metafisico,strana,giunse trovandoli increduli,talvolta scettici comunque sgomenti e smarriti.
Gli animali avevano cessato gli attacchi e sembravano attendere un segno dagli umani,nelle foreste,nelle campagne,nelle citta ovunque erano immobili apparentemente persi in una loro fissità surreale,talvolta si muovevano come se fossero prigionieri di una pellicola che gira al rallentatore,azioni rituali,misteriose.
Tenevano lo sguardo (perso?) oltre l'umano come se avesero cessato di considerarlo.
E Il segno venne,da un cucciolo d'uomo,una femmina con l'incoscienza avventurosa dei piccoli si distacco da un gruppo umano e raggiunse un topolino e prese a giocarci assieme,si chimava Enea,come non avveniva da un tempo immemorabile,parve quasi che il topolino fosse felice di ritrovare l'abbandono ludico,gaio della sua infanzia,la gente incuriosità guardava divertita e qualcuno si commosse.
In quegli istanti il topolino fù il solo a muoversi a giocare,i suoi movimenti si slegarono via via più intensamente sino a spezzare l'incantesimo dell'immobilità di tutti gli altri animali...l'aria di colpo,impercettibilmente si riempi di brusii,cinquetti,muggiti lontani,miagolii e prese a vibrare,a palpitare,la Natura riprese il suo complesso meraviglioso  respiro e una specie di pace regno tra gli uomini e i suoi parenti animali.
Almeno cosi dice la leggenda (che si sà vera) della rivolta delle Anarco Socialbestie ed io ve l'ho narrata un po rozzamente,perche costretto da certe regole assurde alla concisione e dai limiti di spazio di cui dispongo per non annoiarvi!

Illustro la narrazione della rivolta delle Anarco Socialbestie con immagini prese dal web,spero vi piacciano.


 














 




 















La ragazza dei topi molti anni dopo i fatti della rivolta


1 commento:

  1. Stupenda galleria animalista ,anche la favola...pedagogica

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)