Flavio Briatore ? Macchè Principe !

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Chi non sogna una casa nel cuore di New York, magari a Manhattan? Tutti coloro in grado di intendere e di volere -come si diceva una volta. Ma per molti resterà un sogno proibito, visti il costo esorbitante al quale vengono venduti immobili speciali, destinati a gente poco normale, finanziariamente parlando. Così, ci si può accontentare di sbirciare gli interni di uno di questi appartamenti: è quello di Flavio Briatore, che lo ha venduto per 18 milioni di dollari

100cosecosi- Questo genere di articoli a metà tra il gossip  e l'elitario super VIP per sfigati estatici e ammirativi non hanno mai destato la mia curiosità,mà stavolta ho voluto dare una occhiata da vicino e fare due conti,giusto per vedere se esistono ancora degli "italioti" in cui scorre nelle vene un bricciolo di nobiltà culturale,lo spirito del Principe,diciamo cosi oppure se vi và almeno quello del Principe Dentista,si sà che questi ultimi sono accaniti collezionisti d'arte (...) Ebbene se date una occhiata alla "casa" in stile minimale con la sua bella aria ariosa trovate vicino ad una delle finestre che si affacciano su Central Park una scultura,a prima vista d'origine cinese,un bel "sopprammobile" e poi su due pareti emergono indistinti appena percepibili nonnostante le dimensioni quello che potrebbero essere due poster d'epoca o tuttalpiù potrebbe trattarsi di due opere d'arte contemporanea di Mimmo Rotella piuttosto quotato e considerato un maestro,ma il dubbio che siano due poster antichi è forte (...),si nota in una delle stanze anche un oggetto d'antiquariato orientale,a prima vista un paravento giapponese e il classico tocco di Kitsch con le sedie zebrate,spero non si scopra che sono delle opere d'arte senno ci faccio la mia bella figura!
Ecco a parte quello che ho detto nient'altro da segnalare,anzi si,Briatore ha tutta l'aria di non capire un cazzo d'arte,certamente meglio di Silvio Berlusconi nel senso che almeno Briatore non si sbilancia (...) neppure l'intelligenza di delegare ad un mercante serio un bricciolo di scelta per la sua "collezione",Tanzi invece lo fece e casco male,la meta delle opere acquistate dall'esperto di fiducia erano false!
Troppo poche le opere d'arte,concepite come decorative e funzionali all'ambiente più che allo spirito ed alla personalità  del Principe;che delusione,pazienza certo che ho incontrato moltissimi collezionisti talvolta con stipendi da fame ma non per questo cosi insensibili,ad esempio a Livorno non era raro incontrare operai con qualche bellissima tela di pregio in casa!
Insomma voglio dire che tutto questo vorrà pur dire qualcosa al di là dei milioni di dollari buttati li come se fossero noccioline!