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venerdì 19 marzo 2010

Marcello Dell'Utri un mafioso che con l'arte và a "braccetto"

E si a quanto pare i nostri mafiosi più eccellenti,i nostri mascalzoni si sono fatti una "cultura" dopo quella della rapina (...) anche in quella di Storia dell'Arte solo che c'è sempre qualche disturbatore li a rinfrescargli la memoria!
In quanto al nuovo tesoro dopo quello di Tanzi che dire?
L'ho già detto e da mesi che ormai il mercato dell'Arte italiano è un mano alle mafie,le opere d'arte sono oggetto prezioso per la pratica del riciclaggio più spregiudicato e pensate che su tutto questo andazzo si dovrebbe reggere la nomea di un paese d'Arte!
Una cosa cosi non è mai successa a memoria d'uomo,si susseguono i sequestri di opere d'arte,le scoperte di tesori archeologici sottratti al patrimonio e persino tesori insospettabili nel garage dell'ultimo Guru New Age di Roma!
Dico io non vi fà un po schifo stà cosa?
Dico aspettiamoci un conflitto tra bande armate (sia mai per carità)  e l'incendio di un gigantesco deposito in cui "accidentalmente" stanno qualche migliaia di opere d'arte (...) e ne sentiremo di litanie da parte del nostro squallido,asfittico meschino mondo politico,si strapperanno le vesti e leveranno alte grida al cielo per la perdita  intollerabile del patrimonio artistico nazionale!



Scoperti gli altri tesori di Mokbel
Opere d'arte per decine di milioni

Erano in quattro gallerienei quartieri della capitale Parioli e Fleming
Anche queste sarebbero frutto della maxi-truffa con Fastweb e Telecom Sparkle

Scoperti gli altri tesori di Mokbel Opere d'arte per decine di 
milioni
Dall'Espresso: Gennaro Mokbel (a destra)
col boss Franco Pugliese
ROMA - Opere d'arte del valore di decine di milioni di euro sono state sequestrate dai carabinieri del Ros a Roma. E' una ulteriore parte del tesoretto di Gennaro Mokbel, la testa pensante dell'organizzazione che ha messo in piedi una mega truffa per circa 2 miliardi di euro, ora in carcere. Anche queste, come le precedenti, sarebbero il frutto dei proventi ricavati da una serie di operazioni commerciali fittizie di acquisto e vendita di servizi di interconnessione telefonica internazionale, con la compiacenza di alti funzionari ed amministratori delle società telecom Italia Sparkle e Fastweb.

Il sequestro è avvenuto nel centro di Roma, nei quartieri Parioli e Fleming: i militari hanno rinvenuto migliaia di opere d'arte custodite all'interno di quattro gallerie per un valore stimato di decine di milioni di euro.

Proprio nel settore delle opere d'arte infatti, oltre che in quello dei diamanti, l'organizzazione facente capo a Gennaro Mokbel reimpiegava parte degli, ingentissimi capitali illegali riciclati all'estero. Si tratta di dipinti, serigrafie, litografie e decine di sculture di importanti artisti contemporanei e moderni tra cui spiccano i nomi di De Chirico, Capogrossi, Tamburi, Schifano, Borghese, Palma, Clerici e Messina.

Le opere d'arte sono ora all'esame degli specialisti del comando tutela patrimonio culturale dei carabinieri.

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