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martedì 9 febbraio 2010

Tutti solidali con Padre Carlo D'Antoni altro che traffico di permessi di soggiorno!

 Don Carlo era a capo di un'organizzazione che vendeva documenti illegali ai clandestini in italia
In passato, il prete ha lanciato un'allarme alle autorità:
"Troppi immigrati senza casa, aiutiamoli" 

  SIRACUSA - Un'inchiesta sull'immigrazione clandestina, sullo sfondo la Sicilia e la cittadina di Siracusa. Il protagonista, un parroco di frontiera, padre Carlo D'Antoni, ora posto agli arresti domiciliari su disposizione del gip di Catania e due suoi collaboratori, arrestati anch'essi. In totale sarebbero nove i provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip di Catania nei confronti di altrettranti soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della permanenza illegale di immigrati nel territorio italiano, falso ideologico in atto pubblico e false dichiarazioni a pubblico ufficiale.

Siracusa, arrestato un parroco di frontiera "Rilasciava falsi permessi di soggiorno"

VERITA' DA CHI A SIRACUSA CI VIVE...sperando di essere pubblicato.

Fabio Guarnaccia 
commentosul Corriere della sera.it E' veramente triste leggere questi commenti. Come è possibile crocifiggere una persona in modo così meschino, sentenziando, sputando veleno, senza conoscere nulla del contesto in cui questa vicenda si svolge. Chi di voi è siracusano? chi di voi è mai stato a Bosco Minniti? Chi di voi conosce Padre Carlo D'Antoni? Carlo è da 20 anni che lotta dalla parte degli ultimi. Bosco Minniti è un quartiere della periferia di Siracusa, dove vive la povera gente, dove c'è degrado sociale, dove i politici vanno a comprare i voti con le buste della spesa e le ricariche telefoniche. Carlo in quel quartiere ha realizzato un'oasi nel deserto, una cittadella dei diritti umani, un luogo dove tutti sono accolti, dove tutti possono trovare riparo, un pasto caldo, un posto letto. Vent'anni di lotte, di battaglie. Io vivo in quel quartiere, vivo quella realtà, ho dato il mio contributo. Tutte le associazioni di volontariato di Siracusa, da Emergency, ad Amnesty, Arci, Legambiente e tante altre, hanno realizzato una raccolta fondi per sostenere mensilmente le spese della chiesa da ormai più di un anno. Siamo tutti complici del "clan"? La chiesa sta cadendo a pezzi, i muri sono ammuffiti, ma questo prete ha usato tutti i soldi che riceveva fino all'ultimo centesimo per gli ultimi, per dare da mangiare a chi bussava alla sua porta. E sono in migliaia che in questi anni hanno trovato aperto, hanno trovato la vera carità cristiana. Non commentate se non conoscete la realtà...grazie!

Come potete vedere qui sopra finalmente emergono alla luce gli eroi,quelli che di solito salvano l'onore,la dignità di una nazione,naturalmente la cronaca,i media un po avviluppati nel "conformismo" maroniano dipingono ancora questi personaggi come dei trafficoni,come dei criminali,cosi avviene con Don Carlo,pochi sanno intrepretare la notizia in quanto la memoria storica nazionale si è notevolmente affievolita,io stesso per capire la notizia debbo fare affidamento sulla memoria storica della Francia relativamente alla guerra d'Algeria che comporto l'indipendenza del paese,sotto quanto ne scrissi poco più di due mesi prima.

Tutta la mia solidarietà a Don carlo di cui si dirà tra poco che si è spinto sino a complicità con il Terrorismo e con ogni oscenità possibile immaginabile,io per quanto mi riguarda non prestero mai fede alla feccia che stà gettando in una vergogna senza fine il paese!

Decine di migliaia di francesi,intelletuali artisti,letterati,docenti d'Universita,studenti,professori,comunisti,socialisti,persino preti e vescovi (lo so che fate fatica a crederlo ma è cosi),gente comune venuta a conoscenza del trattamento che ricevevano gli algerini dalle truppe di occupazione (la tortura,le rappresaglie alla "tedesca" lo sterminio....) decisero di agire e divennero " porteurs de valises " e clandestinamente rifornirono di armi,denaro,documenti falsi,rifugi,case e sostegno ai "disertori" fuggiti all'estero e quant'altro alla resistenza algerina dell'FLN...
Si giunse al punto che lo sforzo della guerra di liberazione fu per lo più finanziato dai francesi contro altri francesi ,somme colossali lasciavano la Francia per la Svizzera,la Germania,il Belgio e finivano nelle tasche dell'FLN algerino.
Nel biennio 1958-1959 l'esercito francese raggiunse il controllo militare dell'Algeria e si avvicinò come non mai alla vittoria,anzi sul territorio algerino la vittoria fù irrevocabile ma fù sul suolo francese che perse la guerra. 
Tuttavia, in quel periodo in Francia l'opposizione anticolonialista al conflitto crebbe presso numerosi strati della popolazione:intelletuali,renitenti alla leva,disertori migliaia di parenti di coscritti e soldati di riserva  che avevano patito la perdita di familiari; le rivelazioni delle torture e indiscriminate brutalità commesse dall'esercito francese contro la popolazione musulmana provocavano una generale riprovazione.
Per venire all'Italia mi chiedo dove sia la protesta delle classi intellettuali verso la nuova barbarie che stà avvelenando la convivenza civile del paese,Quanti di essi hanno ospitato,protetto,aiutato un "clandestino" all'umanità?!
In fondo possiamo affermare senza tema di smentita che l'onore di una nazione  è riposto per buona parte nell'agire delle sue classi intelletuali...
Nella loro capacità di indignarsi e di muoversi all'azione...oltre alla "letteratura" etica,morale; come?
C'è bisogno di dirlo?!

Réseau Jeanson "Leur rôle principal consistait à collecter et à transporter des fonds et des faux-papiers pour les agents du FLN opérant dans la métropole, d'où leur surnom de « porteurs de valises ». Le réseau fut démantelé en février 1960 et son procès s'ouvrit le 5 septembre 1960. Quinze des inculpés furent condamnés le 1er octobre à dix ans de prison, maximum de la peine ; trois furent condamnés à cinq ans, trois ans et huit mois. Neuf furent acquittés. Francis Jeanson s'est toujours défendu d'avoir trahi la France. Au contraire, il justifie son attitude par la fidélité aux idéaux sur lesquels doit s'appuyer cette même communauté française."

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1 commento:

  1. Conosco bosco Minniti , come conosco tutta Siracusa .
    Ma questo ha poca importanza , ciò che importa , è che una volta tanto , si trova qualche prete che vorrebbe veramente fare il suo mestiere " o vocazione ( se vogliamo ) " .
    Ma alcune istituzioni glielo impediscono , come a volte impediscono anche il don Di Noto , che sappiamo essere contro i pedofili " preti compresi " .
    Chissà perchè , costoro sono i primi a cadere sotto false accuse !

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)