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giovedì 25 febbraio 2010

Messe nere orgiastiche,pedofilia,satanismo e criminalità

 In basso c'è un video tanto sconvolgente quanto laido e disgustoso,il solito voyerismo mediatico direte voi (...) ecco cosa ne è venuto fuori dopo che ci ho riflettuto su un po...infine a fondo pagina l'opinione di un "esperto" la "disciplina" contempla tomi enciclopedici del peso approssimativo di qualche tonnellata,come tutte le vere corbellerie,fantasie,fate voi,per venirne a capo ci vogliono studi secolari e li nascono gli esperti!


Satana nella visione di William Blake

PREMESSA:
Il diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini. 
(Karl Kraus)

Il Diavolo ha reso tali servigî alla Chiesa, che io mi meraviglio com'esso non sia ancora stato canonizzato per santo. 
(Carlo Dossi)

Se il diavolo non esiste, ma l'ha creato l'uomo, credo che egli l'abbia creato a propria immagine e somiglianza. 
(Fëdor Mikhailovič Dostoevskij)

«Sì, ti hanno mentito. Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l'arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre da dove è venuto. Tu sei il diavolo e come il diavolo vivi nelle tenebre.» 
(Umberto Eco)

Vi sono delle persone alle quali il diavolo non impedisce di fare il bene, perché il bene che fanno gli serve per ingannarle. 
(Louis Lallemant)
C'è una lunga fila di sfigati e di annoiati intorpiditi in cerca di facili trasgressioni nella più oscura provincia italica,anche la ricerca di un che di dominio,voglia di detenere un qualche potere,piccoli "dei" che si sentono presi a calci in culo dalla vita,essi peraltro profondamente nostalgici del sentimento religioso (...) orfani, direi,ex cattolici,reduci da una fede ormai incapace di reggersi sulle stampelle e parecchi avizzita e demodè si danno al "sollazzo" sadico con la vittima di turno trainando dietro di se personalità fortemente suggestionabili.
Per un puro fatto snobistico,pseudo elitario,per emulazione e non da meno per "inciampare" opportunisticamente in fruttuose relazioni d'affari,segrete complicità,giacchè la mitologia intorno al satanismo vuole che a praticarlo siano consorterie ricchissime,potenti e influenti (...) vai a capire poi perchè invece che nelle segrete dei castelli o nei loro fastosi saloni certe liturgie nere si svolgono in cimiteri abbandonati,ruderi desolanti tra le colline e casolari diroccati equiparabili a discariche dei rifiuti  (...)
E si servano di squallidi invididui come il Pacciani e i suoi "compagnucci di merende"...
Gran consumo di ceri,pugnali e di vergini e da quando i comunisti hanno smesso di mangiare i bambini l'orrido "pasto",il primato spetta a loro,cosicche certe emissioni tv ne approfittano per rilanciare con altri mezzi il sentimento religioso sia pure in talk show con quella certa puzza di zolfo!
Cosa non si farebbe per un po di audience,ben lo sanno le Rockstar use seminare tra le note l'odor di zolfo,ormai la cosa assume il contorno della banalità da quando persino la Disney vi ha ceduto!
Affatto difficile poi trovare tra migliaia di marginalizati  del "secolo che corre troppo" schizzofrenici e psicopatici deliranti che si danno al delitto e alla peggiore criminalità rinfocolando con l'eco ovattato delle loro imprese il fascino di un culto che con il diavolo non ha più nulla a che fare ma è certamente affine alle segrete ombre che si celano nei meandri perversi della loro personalità.
Essendo ormai chiaro che se da un lato il diavolo non esiste, dall'altro fosse vero il contrario avrebbe molta più classe e raffinatezza e gusto per la bellezza dell'Eros (la carne) di questi banda,di accoliti maniaci dell'orrido misticheggiante.
Sarebbe auspicabile una diversa mediatizazione del fenomeno visto che certa "peblaglia" piccolo borghese orfana,sbandata si aggira in cerca di sensi e significati più consoni al loro "censo".
Sembra che ormai a promuovere "l'evento" con coda corna e  zolfo non restino che Benedetto XVI°,qualche nostalgico nazista e le "Iene" !!! 
Perchè gli artisti (pittori e scultori) è da mo che hanno messo da parte il personaggio se non altro perchè risulta molto più noioso con le sue novene delle pratiche libertine del Marquise de Sade!

"Scomparsa la cristianità resterà soltanto il satanismo a conservarne la memoria "
          Michel Abbatangelo

Satana nella visione di William Blake

Nonciclopedia!
"Sei un satanista?
Gli atei ti considereranno eccessivamente religioso, mentre gli altri credenti di diverse fedi religiose ti considereranno un infedele/blasfemo/non credente. E un po' tutti tenderanno a prenderti per un megalomane/egocentrico/svitato. Ma la cosa non è necessariamente un male. Forse. Le tue bestemmie dovranno riguardare Dio e la sua banda di santoni e fighe di legno (severamente vietato dire Porco Diavolo), inoltre non potrai leggere i fumetti di quel blasfemo di Dylan Cane rognoso poiché il suo massimo disappunto è espresso nell'affermazione "Giuda Ballerino" (il quale pensò bene di prendersi i soldi e scappare alle Hawai. Tuttavia inciampandò finì accidentalmente con la testa in un cappio).
Poi c'è la vicenda della dannazione eterna,

ma non saprei se può essere preso come difetto."

Cagnacci la conversione della Maddalena

Clic sulla foto per accedere al video.

 Satanismo

Il satanismo è un fenomeno che desta attenzione e pre
occupazione in numerosi ambienti. Nella letteratura giornalistica, è spesso confuso con fenomeni diversi come la magia cerimoniale, la neo-stregoneria, il neo-paganesimo, la corrente “thelemita” di origine crowleyana, da cui va invece rigorosamente distinto. Nella letteratura giornalistica qualsiasi ritrovamento di res
idui rituali (candele rosse o nere, pupazzi, calici) è spesso immediatamente riferito al satanismo, mentre potrebbe trattarsi appunto di altre forme di magia o di religiosità. Il satanismo in senso stretto è un movimento che si interessa al personaggio chiamato Diavolo o Satana nella Bibbia, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualità. “Satana” può essere considerato semplicemente uno stato di coscienza superiore dell’uomo (come nel satanismo “razionalista”, che talora tende verso l’ateismo militante), ovvero un personaggio preternaturale (satanismo “occultista”): ma la centralità di Satana nel discorso e nel rituale (diversa da qualche semplice riferimento metaforico di carattere anticristiano, che si ritrova in numerosi gruppi) è essenziale perché si possa parlare di satanismo.


Il satanismo si muove nella storia secondo un andamento che può essere definito “pendolare”. Piccoli gruppi di satanisti salgono all’onore delle cronache. Poiché l’adorazione esplicita del Male è, per definizione, intollerabile, la presenza dei gruppi satanisti – per quanto piccoli – determina reazioni che si manifestano rapidamente come sproporzionate, e che attribuiscono ai gruppi che praticano il satanismo una dimensione, un rilievo, una capacità di influire sulle vicende anche sociali e politiche che in realtà non hanno. Questo anti-satanismo organizzato – fra l’altro facilmente infiltrato da millantatori – finisce per essere screditato dai suoi stessi eccessi. Il discredito in cui cade l’anti-satanismo permette il riemergere di nuovi gruppi di satanisti, per un certo periodo di tempo tollerati dalla società, finché si determina una nuova reazione, e così via.

Il satanismo si manifesta per la prima volta nel gruppo attivo ai margini della corte del re di Francia Luigi XIV (1638-1715) intorno a Catherine La Voisin (†1680). Con l’aiuto di un sacerdote cattolico rinnegato, l’abbé Étienne Guibourg (1603-1683), la La Voisin organizza per dame di corte, fra cui Françoise Athénaïs, marchesa de Montespan (1641-1707), favorita del re, le prime “Messe nere” (l’espressione nasce appunto in questa occasione) nelle quali il Diavolo è adorato per ottenere favori o vantaggi materiali. Sembra che, almeno in qualche occasione, siano anche sacrificati dei bambini. Dopo la scoperta, la repressione – affidata a un tribunale speciale detto “Camera ardente” – si arresta per timore di indagini troppo approfondite sulle dame di corte: la La Voisin è comunque condannata a morte, mentre Guibourg muore in carcere. Questo episodio scandaloso ma circoscritto acquista un’enorme notorietà europea grazie alle gazzette, in un’epoca in cui la stampa comincia a diventare socialmente importante. Così sorgono, sia pure in proporzioni modeste, imitatori. “Messe nere” e altre cerimonie sataniche sono celebrate nel Settecento in Italia – nel Ducato di Modena, ai margini più discutibili dell’eresia quietista –; in Inghilterra, fra i libertini che si riuniscono all’abbazia di Medmenham intorno a sir Francis Dashwood (1708-1781), che danno tuttavia al satanismo un’impronta ludica, razionalista e anti-clericale; e forse in Russia, dove peraltro le fonti sono scarse.

In ogni caso, questo proto-satanismo determina una prima epidemia di anti-satanismo, che finirà per attribuire all’azione occulta dei satanisti due fenomeni a diverso titolo sconvolgenti per il mondo cristiano: la Rivoluzione francese e lo straordinario successo dello spiritismo. Naturalmente, occorre distinguere fra interpretazioni – che, sul piano metafisico e teologico, hanno certamente un carattere del tutto serio – che considerano l’azione del diavolo causa remota della Rivoluzione francese e dei successi spiritisti, e tesi più immediate che vedono dietro ogni giacobino e ogni spiritista l’azione diretta del demonio tramite i suoi agenti, i satanisti, che rimarrebbero nell’ombra. La letteratura secondo cui una congrega segreta di satanisti ha diretto in modo sotterraneo i principali avvenimenti dell’epoca della Rivoluzione cade così facilmente in semplificazioni di tipo “complottista” e in eccessi grotteschi. Questo stile di pensiero va dalle opere anti-rivoluzionarie del sacerdote Jean-Baptiste Fiard (1736-1818) fino ai testi paradossali di Alexis-Vincent-Charles Berbiguier (1764-1842), che vede dietro ogni evento negativo l’opera di satanisti capaci di trasformarsi in farfadet, in “folletti” invisibili.

Secondo l’effetto “pendolare” cui si è fatto cenno, l’anti-satanismo è così sufficientemente screditato perché negli anni che vanno dal 1850 al 1890 possa sorgere in Francia e in Belgio, relativamente indisturbato, un piccolo movimento satanista. Le informazioni su questo movimento sono incerte e ambigue, e provengono spesso da personaggi che – pure avendo veramente indagato nella subcultura satanista – talora ne fanno in qualche modo parte, ovvero mescolano la fantasia con la realtà, come il giornalista Jules Bois (1868-1943). Quest’ultimo è uno dei principali informatori del romanziere Joris-Karl Huysmans (1848-1907), che nel 1891 pubblica il romanzo Là-bas (“Nell’abisso”). Questo testo contiene la più famosa descrizione letteraria di una “Messa nera”, che è servita da modello a numerosi satanisti in carne e ossa del Novecento. Si sa oggi che, nel romanzo, Huysmans ha utilizzato – certo rielaborandone – informazioni relative alle esperienze negli ambienti satanisti della sua amica Berthe Courrière (1852-1917), in seguito alle quali egli riteneva credibili le accuse rivolte al sacerdote belga Louis Van Haecke (1829-1912) – la cui effettiva colpevolezza costituisce ancora oggi argomento di fervente dibattito fra gli storici – di celebrare Messe nere e di essere, in realtà, un importante capo satanista.

Le attività dei satanisti francesi e belgi rilevate da Huysmans determinano – ancora seguendo lo schema “pendolare” – un’ondata di anti-satanismo particolarmente virulenta. Ai satanisti – riuniti in una misteriosa setta, il palladismo – sono attribuite in particolare tutte le attività della massoneria, all’epoca impegnata in un duro scontro con la Chiesa cattolica. Léo Taxil (pseudonimo di Marie-Joseph-Antoine-Gabriel Jogand, 1854-1907), un massone autore di virulente opere anti-clericali di carattere pornografico, nel 1885 annuncia come si è accennato la sua clamorosa conversione al cattolicesimo. Dopo la pubblicazione di Là-bas di Huysmans, produce, con alcuni collaboratori, in pochi anni decine di opere e migliaia di pagine in cui rivela le attività dei palladisti che, ispirati direttamente da Satana, guidano segretamente la massoneria e controllano numerosi governi europei. Molti avversari della massoneria gli credono, ma non tutti; altri – nello stesso mondo cattolico – sospettano un inganno. Finalmente, di fronte alle pressioni, Taxil annuncia una conferenza pubblica in cui chiarirà tutti i dubbi. A Parigi, il 19 aprile 1897, confessa di avere semplicemente simulato la sua conversione e di avere completamente inventato la storia del palladismo per prendersi gioco dell’estrema credulità dei cattolici.

La vicenda di Taxil rimane problematica e oscura – è certo che abbia abilmente mescolato documenti veri e falsi, mentre rimane un dubbio sulle sue motivazioni ultime – ma, per quanto riguarda il satanismo, il prevedibile effetto è quello di fare riemergere satanisti autentici che – per paura di essere confusa con le provocazioni del famoso impostore – la stampa, nei primi anni del ventesimo secolo, tratta con indulgenza e perfino con simpatia. È il caso di Maria de Naglowska (1883-1936), che apre a Parigi un Tempio di Satana, descritto con singolare indulgenza dalla stampa e giustificato da una complessa quanto bizzarra teologia.

Sono anche questi gli anni in cui si esercita sull’ambiente satanista l’influenza di Aleister Crowley (1875-1947). A rigore non satanista – e anzi polemico con i satanisti –, Crowley scrive nella sua opera Magick (Samuel Weiser, York Beach [Maine] 1974, p. 296 e p. 220) che “il Diavolo non esiste. È un falso nome inventato dai Fratelli Neri per implicare un’Unità nella loro ignorante confusione di dispersioni” e che i satanisti praticano solo “una forma pervertita di magia”. Secondo Crowley, i satanisti sbagliano perché credono che il Diavolo esista veramente come persona. Per questo – come scrive nella sua autobiografia – i satanisti dell’Ottocento “con tutta la loro pretesa devozione a Lucifero o Belial (…) erano nel loro spirito sinceri cristiani, e per di più cristiani inferiori, giacché i loro metodi erano puerili” (The Confessions of Aleister Crowley. An Autohagiography, Routledge & Kegan Paul, Londra-Boston-Henley 1979, p. 126). D’altro canto, per quanto riguarda i rituali, Crowley rimane una fonte continua di ispirazione per tutto il satanismo successivo. Un anello di collegamento importante è costituto da John Whiteside Parsons (1914-1952), un ingegnere e scienziato californiano, celebre esperto di esplosivi, che elabora nella Loggia Agapé le idee di Crowley trasformandole in un culto dell’Anticristo.

Con Parsons ci troviamo alla vigilia del vero e proprio satanismo contemporaneo, che nasce con un cineasta underground di Hollywood, Kenneth Anger, e con il suo amico Anton Szandor LaVey (pseudonimo di Howard Stanton Levey, 1930-1997), fondatori nel 1961 di un’organizzazione chiamata Magic Circle e nel 1966 della Chiesa di Satana. Negli stessi anni Mary Ann Maclean (1931-2005) e suo marito Robert de Grimston Moor (nato nel 1935 e tuttora vivente) fondano a Londra The Process, un’organizzazione – oggi non più esistente ancorché, dopo la separazione del 1974 fra i due coniugi, dal gruppo che segue Mary Ann origini Best Friends, un gruppo di protezione degli animali con sede a Kanab, nello Utah, che conserva tuttora elementi e dirigenti dell’originario The Process  – oggi ridotta a un piccolo residuo, con cui il suo stesso fondatore non ha peraltro più rapporti – costruita intorno a una teologia “luciferiana” particolarmente sofisticata. I primi anni della Chiesa di Satana di LaVey sono quelli del maggiore successo giornalistico, grazie all’adesione di personalità di Hollywood, che permette di raccogliere qualche migliaio di aderenti in diversi paesi del mondo.

La Chiesa di Satana è peraltro piagata, sostanzialmente sin dalle sue origini, da problemi interni ed esterni. All’interno si sviluppa una tensione tra il satanismo “razionalista” di LaVey, che – pure con qualche concessione alla magia e all’occulto – interpreta sostanzialmente Satana come l’“indulgenza in luogo dell’astinenza”, il simbolo di una rivolta razionalista e atea contro la religione e la morale, e un’ala “occultista”, il cui leader è il luogotenente stesso di LaVey, Michael Aquino (all’epoca colonnello dell’esercito americano, specializzato in guerra psicologica e disinformazione). Queste tensioni porteranno nel 1975 allo scisma di Aquino, che fonderà il Tempio di Set, che probabilmente costituisce oggi la singola maggiore organizzazione del satanismo organizzato su scala internazionale.

Quanto alla Chiesa di Satana, sopravvissuta con difficoltà alla morte di LaVey nel 1997 e alle successive dispute anche giudiziarie sulla sua eredità, recluta aderenti soprattutto per corrispondenza e ha dovuto patire vari scismi collegati anche alle divisioni all’interno della famiglia immediata di LaVey e a conflitti relativi all’eredità di quest’ultimo. Mentre la compagna di LaVey, Blanche Barton, mantiene in vita la Chiesa di Satana in attesa, afferma, di consegnarla al figlio avuto dal “Gran Sacerdote di Satana”, Xerxes LaVey, nato nel 1993, le due figlie dello stesso fondatore hanno preso strade diverse. Karla LaVey ha fondato la Prima Chiesa Satanica, e Zeena LaVey – che aveva rotto con il padre fin dal 1990 – è diventata Gran Sacerdotessa del Tempio di Set. Il nome a dominio per Internet churchofsatan.org è rimasto alla Prima Chiesa di Satana, diretta dal discepolo dissidente Daemon Egan (pseudonimo di John Dewey Allee), che riprende la tradizione dell’ultimo LaVey dedicandosi soprattutto alla vendita di diplomi “satanici” per corrispondenza. Peraltro il satanismo “razionalista” di LaVey, anche attraverso organizzazioni che non aderiscono formalmente alla Chiesa di Satana, ha avuto una sorta di revival negli anni 2000 ed è ampiamente presente su Internet, smentendo le previsioni secondo cui non sarebbe riuscito a sopravvivere alla morte del fondatore.

Sul piano esterno, gli omicidi commessi da aderenti alla comunità raccolta attorno a Charles Manson, la “Famiglia” nel 1969, e il successivo clamoroso processo del 1972 avevano procurato inizialmente un’ampia pubblicità al satanismo, ma ultimāmente hanno determinato una forte reazione sociale. Gli specialisti del caso Manson concordano oggi sul fatto che gli elementi “satanici” della sua comunità sono stati introdotti in gran parte da un Manson intento a reinventarsi come personaggio più importante di quanto non fosse in realtà mentre si trovava in carcere, dopo gli omicidi, e prontamente utilizzati dal rappresentante della pubblica accusa, il procuratore Vincent Bugliosi, per costruirsi a sua volta una importante fama politica (e più tardi letteraria).

Il caso Manson tuttavia convince l’opinione pubblica americana che i satanisti non sono degli eccentrici innocui, ma possono essere collegati alla violenza e all’omicidio. Ne nasce la maggiore ondata di anti-satanismo della storia moderna, che va dal 1980 al 1990. In questa ondata si inseriscono psichiatri e psicologi, i quali credono alla realtà fattuale dei racconti dei loro pazienti (chiamati survivor, “sopravvissuti”) che, sotto ipnosi, ricordano di avere subito violenze sataniche (in genere a sfondo sessuale). Agli stessi racconti – che lascerebbero intendere l’esistenza di un vasto network di abusi rituali satanici, perpetrati soprattutto su bambini, da organizzazioni di satanisti clandestini e insospettabili – prestano fede anche ambienti protestanti fondamentalisti e (particolarmente in Inghilterra) organizzazioni di assistenti sociali. Come spesso avviene in occasione delle ondate di anti-satanismo, i resoconti relativi all’esistenza di “abusi rituali satanici” – che provengono da “memorie ritrovate” sul lettino dello psicoterapeuta dopo molti anni, o da incerte testimonianze di bambini più o meno “istruiti” da assistenti sociali – sono accolti con crescente scetticismo.

Nel 1994 due rapporti ufficiali – uno inglese, commissionato dal governo alla sociologa Jean La Fontaine, e uno statunitense del National Center of Child Abuse and Neglect – danno un colpo fatale alla credibilità della tesi relativa all’esistenza di “abusi rituali satanici”. Secondo il rapporto americano, su dodicimila denunce di presunti abusi rituali satanici “neppure un solo caso ha potuto essere sostenuto da prove”, anche se in un piccolo numero di casi si è potuto stabilire che “singoli pedofili isolati o coppie [ma non organizzazioni] dichiarano di avere rapporti con Satana o usano questa pretesa per spaventare le vittime”. Anche se casi isolati che si verificano in diversi paesi, non soltanto di lingua inglese, mostrano che la leggenda urbana degli “abusi rituali satanici” è ancora diffusa in alcuni ambienti (particolarmente fra le assistenti sociali, la cui credulità in genere era duramente criticata nel rapporto inglese), l’ondata di anti-satanismo dei primi anni 1990 sembra essere cessata verso la fine del decennio. Come sempre, per l’effetto “pendolare”, si è resa così possibile la nascita di nuovi gruppi satanisti.

Si deve però distinguere fra il satanismo degli adulti, che si articola in gruppi che hanno una continuità dottrinale e rituali, capi identificabili, sedi, talora anche pubblicazioni (il fatto che i capi siano adulti, o giovani adulti, non esclude che talora alle attività possano partecipare anche minori) e il satanismo giovanile (negli Stati Uniti talora chiamato satanismo “acido”, per la sua associazione assai frequente con la droga). Quest’ultimo è composto da gruppuscoli di minorenni (molto raramente con la presenza di qualche adulto), privi di una continuità organizzativa e rituale e di contatti con i gruppi del satanismo organizzato, che mettono in scena rituali satanici “selvaggi” o caserecci sotto l’influsso di film, trasmissioni televisive, fumetti, e di una certa subcultura musicale. Le statistiche sul satanismo degli adulti possono essere ricostruite in modo piuttosto preciso (è impossibile – nonostante miti giornalistici diffusi in materia – che un gruppo organizzato di una certa consistenza capace di perdurare nel tempo sfugga completamente al rilevamento da parte, se non degli specialisti, della polizia). Le statistiche sul satanismo giovanile o “acido” sono invece, per definizione, ipotetiche e fluide perché molti gruppi possono essere rilevati soltanto in occasione dell’incidente o del reato la cui scoperta finisce per distruggerli.

Nel mondo gli adepti dei gruppi organizzati del satanismo degli adulti non sono più di cinquemila. Le organizzazioni più importanti si trovano (oltre che in Italia) negli Stati Uniti, Spagna, Scandinavia, Grecia, Russia, Australia e Nuova Zelanda, con qualche presenza anche in Germania e in Francia. Occorre qui guardarsi, in particolare, dal prendere per buone le statistiche fornite da alcune delle organizzazioni sataniste più “pubbliche”, come la Chiesa di Satana fondata da LaVey, che fanno riferimento a indirizzari dove sono registrati anche i semplici curiosi che si sono limitati a inviare una lettera di richiesta di informazioni al movimento, e non a veri e propri “membri”. I gruppi giovanili del satanismo “acido” sono molto più difficili da censire e anche più pericolosi: non tanto per una maggiore intrinseca violenza ma per una minore possibilità di sorveglianza da parte delle autorità di polizia. Si tratta di gruppi di adolescenti che mettono in scena riti satanici “copiati” da fumetti, film, o ispirati da una certa musica.

Questi gruppuscoli non sono in contatto con tradizioni e rituali – e sono insieme disprezzati e tenuti a distanza dai gruppi degli adulti – e il loro rituale tipico non è, normalmente, la Messa nera. Si tratterà di sacrifici di animali, di atti sessuali accompagnati dalla rottura di un crocefisso o di un altro simbolo cristiano, di profanazione di chiese e (più spesso) di cimiteri. Nei gruppi giovanili è più facile che sia completamente perso il senso del limite fra metafora e realtà, e che quindi – spesso sotto l’influsso della droga – si trascenda in atti di violenza carnale, e in casi molto rari (ma non inesistenti) si verifichino anche sacrifici umani. Quasi tutti i crimini gravi attribuiti al satanismo – se si parla di omicidi, ce n’è in media uno all’anno nell’America del Nord secondo dati dall’FBI – possono essere ricollegati ai gruppi giovanili.

Oltre gli Stati Uniti i paesi più coinvolti sono l’Inghilterra, la Germania, la Scandinavia, la Russia; in Francia ha destato scandalo la profanazione di cimiteri (in particolare di cimiteri ebraici, dal momento che alcuni gruppi giovanili associano satanismo e nazismo), ricollegata peraltro a gruppuscoli di meno di dieci aderenti. Il fenomeno del satanismo giovanile appartiene più al mondo della devianza che a quello vero e proprio della religione. Gruppi di questo genere, non organizzati, compaiono di tanto in tanto anche nelle cronache italiane, fino alla tragedia di Chiavenna (Sondrio) del 2000, dove però le tre ragazze che hanno brutalmente ucciso una suora fra slogan satanisti e anticattolici desunti da una certa musica e da Internet sembravano, più che fare già parte di un “gruppo”, coltivare il vago desiderio di fondarne uno, e al grave episodio delle Bestie di Satana venuto alla luce in Lombardia nel 2004.

In Italia sono anche presenti meno di duecento persone che appartengono a gruppi organizzati, alcuni dei quali – dopo un periodo di notorietà alle cronache – sembrano ora avere cessato l’attività. È questo il caso del Tempio di Pan (chiamato dapprima Impero Satanico La Luce degli Inferi, poi Chiesa del Grande Ordine di Satana), un gruppo “luciferiano” (per cui, cioè, Satana è in realtà una personificazione del Bene e della conoscenza) il cui fondatore, che si faceva chiamare Maestro Loitan e operava nell’Italia centrale, ha deciso nel 1998 di sciogliere il movimento e di convertirsi al cattolicesimo. Anche la CEDG (Confraternita di Efrem del Gatto), detta talora anche Chiesa Nera Luciferina o Luciferiana, attiva a Roma fin dal 1980, sembra avere cessato l’attività dopo la morte nel 1996 del suo fondatore Efrem Del Gatto (pseudonimo di Sergio Gatti, 1945-1996), e aveva del resto sempre tenuto a presentarsi come gruppo “luciferiano” e non “satanista”, nel senso che considerava Satana un simbolo del bene e non del male. La rivista Black Star dietro a cui agiva – o dichiarava di agire – un gruppo Satanael - Universale Fratellanza della Luce Nera a Santeramo in Colle (Bari) sembrerebbe pure avere cessato le pubblicazioni.

Per completezza – accanto ai primi rappresentati rispettivamente dai gruppi organizzati e dal satanismo giovanile “fai da te” – si possono menzionare altri due quadranti del satanismo italiano. Un terzo è composto da pervertiti sessuali che, senza credere né a Dio né al Diavolo, si servono di pretesti e mascherate “sataniche” per attirare giovani ingenui alle loro attività. Dopo tutto, se qualcuno si apposta fuori da un liceo e propone alle ragazzine di andare a casa sua dove saranno drogate e violentate è difficile che qualcuna lo segua. Se invece si presenta come “reverendo” di una qualche Chiesa satanista e propone un rito satanico, su centinaia di studentesse non è escluso che ne trovi una o due interessate, come è successo in fatti di cronaca. Ci sono anche pervertiti feticisti che entrano in contatto con criminali per ottenere ossa trafugate in cimiteri e, nei casi più gravi, parti del corpo di persone assassinate. La letteratura internazionale conferma che casi di questo genere sia esistono, sia sono molto rari. Talora i pervertiti sessuali del terzo quadrante cercano di entrare in contatto con le bande di balordi del secondo quadrante – ammesso che riescano a identificarle – perché lì trovano persone disposte a lasciarsi coinvolgere nelle loro attività. Ma questi pervertiti non vanno confusi con i satanisti organizzati del primo quadrante, che considerano il satanismo una vera e propria religione, né sono a loro volta in grado di “coordinare” o organizzare le bande del secondo livello.

Il quarto quadrante, infine, si riferisce al folklore di ambienti della malavita organizzata che celebrano riti magici, talora con incantamenti o filastrocche dove si menziona il Demonio, come scongiuri in funzione propiziatoria per il successo delle loro imprese criminali. In questi riti entra talora l’uso di parti del corpo di nemici uccisi, e di sangue. Episodi di questo genere si sono verificati soprattutto nell’ambiente della criminalità organizzata latino-americana, ma qualche sospetto è corso occasionalmente anche in Italia, senza che sia stato possibile giungere a conclusioni sicure.

B.: Per una prima introduzione cfr. M. Introvigne, Il satanismo, Elledici, Leumann (Torino) 1997; più ampiamente: Idem, Indagine sul satanismo. Satanisti e anti-satanisti dal Seicento ai nostri giorni, Mondadori, Milano 1994. Sulla geografia del satanismo contemporaneo, cfr. soprattutto James R. Lewis, Satanism Today. An Encyclopedia of Religion, Folklore, and Popular Culture, ABC-Clio, Santa Barbara (California) 2001; J. R. Lewis - Jesper Aagaard Petersen (a cura di), The Encyclopedic Sourcebook of Satanism, Prometheus Books, Amherst (New York) 2008; J. A. Petersen (a cura di), Contemporary Religious Satanism. A Critical Anthology, Ashgate, Farnham (Surrey) - Burlington (Vermont) 2009. Sulle controversie recenti: James T. Richardson - Joel Best - David G. Bromley (a cura di), The Satanism Scare, Aldine de Gruyter, New York 1991; Jeffrey S. Victor, Satanic Panic. The Creation of a Contemporary Legend, Open Court, Chicago - La Salle (Illinois) 1993. Sul ruolo di Jack Parsons, cfr. John Carter (pseud.), Sex and Rockets. The Occult World of Jack Parsons, Feral House, Venice (California) 1999; e (con molte reserve) George Pendle, Strange Angel. The Otherworldly Life of Rocket Scientist John Whiteside Parsons, Harcourt, New York 2005. Di Anton Szandor LaVey, cfr. La Bibbia di Satana, trad. it., Arcana, Roma 2007.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)