Haiti, 10 missionari Usa incriminati per sequestro di 33 bambini
PORT-AU-PRINCE - I dieci missionari americani accusati di aver rapito 33 bambini haitiani sono stati formalmente incriminati per «sequestro di minori e associazione per delinquere». Lo ha riferito il viceprocuratore generale Jean Ferge Joseph e la notizia è stata confermata dall'avvocato degli accusati.Questa storia mi ha rammentato l'Affaire Finaly un caso che ha sconvolto,letteralmente la Francia per oltre un decennio coinvolgendo tre paesi in una querelle diplomatica (Vaticano compreso) con strascichi infiniti e la galera per qualcuno dei protagonisti,agghiacciante!
Purtroppo l'Affaire è cosi complicato che tradurlo dal francese mi impegnerebbe per ore e ore,per cui vi metto il link a wikipedia che ne illustra una sintesi pregevole,io mi limitero al minimo indispensabile senza entrare molto in dettaglio pur raccomandandovi di approfondire nella ricchissima documentazione in francese che trovate nel web.
Del caso sono stati prodotti film,documentari,libri,fumetti,il peso della carta stampata che riporta ogni infimo dettaglio del caso ammonta a 250.000 tonnellate! Un decennio di articoli,libri,petizioni,relazioni diplomatiche e insomma....una foresta di medie dimensioni in fumo perchè la teologia cattolica impedisce che sia restituito alla famiglia originaria un piccolo ebreo battezzato anche se contro la sua volontà e quella dei parenti.
Addirittura c'è un ordine religioso cattolico che ha per missione di "redimere" gli ebrei (...) in un caso italiano il piccolo rapito perchè lo battezzo di nascosto la nutrice tra le buone mani della "vera fede" divenne in età adulta un prete (...)
L'affare Finaly si svolge dal 1945 al 1953 e concerne l'affidamento di due bambini ebrei i cui parenti sono stati deportati dai nazisti dalla Francia alla Germania nazista,sentendo il pericolo avvicinarsi i genitori dei bambini affidano i piccoli ad una istituzione cattolica,in seguito come detto sopra sono deportati e non faranno più ritorno,verranno assassinati (...)
Fritz Finaly è un dottore Austriaco,Robert e Gérald sono i fratelli,Notre-Dame de Sion e l'istituzione religiosa cattolica che organizza la fuga,madame Antoinette Brun è la direttrice dell'asilo che nasconde ai nazisti i fratellini e li alleva rifutando sino all'ultimo di riconsegnarli appena giunge la richiesta della famiglia per riaverli, li fà battezzare (...) Margarete Fischi è la sorella del padre dei bambini, Moïse Keller è l'eroe borghese,l'amico che si batte per anni nei tribunali per restituire i bambini alla loro famiglia...
La tutrice cattolica a cui erano stati affidati rifiuta alla fine della guerra di riconsegnarli alla famiglia più prossima,parenti in linea diretta dei genitori (...)
I due bambini sono stati battezzati e sotto questo pretesto vengono nascosti passando da un convento all'altro sino a nascondersi nella Spagna della dittatura Franchista sempre sfruttando i canali clandestini propri alla chiesa cattolica,per una pura coincidenza gli stessi che aiutarono i criminali di guerra nazisti a fuggire in America Latina e ovviamente tutti i traffici clandestini che aiutarono a sfuggire dalle minacce del nazismo.
Le autorità Ebree,la famiglia dei fratelli,le autorità di diversi paesi fanno pressioni di ogni tipo ricorrendo alla legge per ottenere la consegna dei fratelli e poterli affidare ad una parente prossima che li reclama,processi ricorsi in appello,produzione di false documentazioni,complicità a tutti i livelli,cause a non finire con il Vaticano coinvolto in prima persona,arresti di preti e suore (...) condanne pesanti,la stampa che fà dell'affare un caso da prima pagina e lo si deve dire non era la prima volta poichè anche in Italia accadde che piccoli ebrei battezzati in virtù di cio venivano allontanati dalle loro famiglie originarie (...) evidentemente con lo scopo di "salvargli l'anima" bontà della teologia cattolica!
Nell'Affaire sono coinvolti lo stato Israeliano di recente fondazione,la Spagna,la Francia,l'Italia e lo stato del Vaticano con la Chiesa schierata nettamente per la sottrazione dei fratelli alla famiglia originaria.
Quando ormai la situazione estremamente aggrovigliata comincia a produrre un danno considerevole alla reputazione della Chiesa cattolica dopo una difficile mediazione i due fratelli vengono finalmente riconsegnati e restituiti ai parenti prossimi.
Da allora la pratica delle conversioni forzate verso i minori ebrei...come dire: si attenuo sensibilmente.
Chiaro che in questo affare è venuta a galla,è emerso in tutto il suo orrore l'antisemitismo e l'integralismo della Chiesa cattolica,insomma qui sopra avete un estratto del film che non vedrete mai in Italia perchè se no al "santo padre" gli piglia un colpo apoplettico,tremano soltanto a sentirla la parola Finaly poco manco che la Francia dichiarasse guerra allo Stato del Vaticano!
Ecco,vi ho detto tutto,ad Haiti abbiamo avuto quasi una replica del caso Finaly,dei Battisti per salvare l'anima "negra" dei poveri negretti arrivano a rapire decine di bambini "buon cuore" per portarli "all'orfanatrofio" la preda gli sfugge dalle mani e si scopre che i piccoli non sono affatto orfanelli e che le famiglie li reclamano (...)
Ancora non lo si dice ma vedrete che dietro il rapimento dei piccoli salterà fuori il traffico delle adozioni ovviamente a caro prezzo e giusto per rimpinguare le tasche della chiesetta Battista a cui appartenevano gli arrestati,una prassi affatto sconosciuta ai detentori della "spiritualità europea",insomma il monopolio del cuore ce l'hanno loro,di loro la gente si fida,perchè non approfittarne !
Adesso si vedrà come e dove avverrà il processo,se avverrà negli Stati Uniti si concluderà con un nulla di fatto,si sà la clemenza e la generosità White alla fine con una bella somma spesa in avvocati di rango saprà fare "giustizia".
Al Contrario se si terrà ad Haiti o a Santo Domingo si dovrà in qualche modo tener conto della pressione diplomatica di un paese che ha molto fatto per venire in soccorso alle vittime del cataclisma.
Come dirgli di no,suvvia ingrati che non siete altro,siate ragionevoli !
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)