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domenica 7 febbraio 2010

Geoffrey Gorman


Un raffinatissimo scultore innamorato della natura,la ingessa,la cura,la benda con attenzione e affettuosa cura,paradossalmente la fissa,la mummifica in un grido di dolore acuto,coscienza animalista profonda,avevo visto in embrione questa pratica in una mostra di Alessandra Urso nel 1996 a Padova ed oggi incontro Geoffrey Gorman dall'altra parte dell'oceano che eleva alla massima potenza quello che Ale esprimeva in embrione.
Opere realizzate in uno stile primitivo,volutamente rozzo e approssimato,un disordine rabberciato alla meglio con mezzi di fortuna e assemblati con spago,chiodi,fil di ferro e incastri grezzi,metafora dello stato disastroso in cui vegeta l'animalità animale e umana.
(Talvolta il giorno dopo,come in questo caso mi viene di aggiungere qualcosa al cenno scritto) avrete notato tutta una serie di gingilli,feticci,oggetti appesi con delle corde alla creature,è una citazione del "pensiero magico ",quello poetico che talvolta suscita emozioni equiparabili al sublime,l'estasi della bellezza,della vita,uno stato di contemplazione tipico dei mistici atei o no allorchè contemplano in uno stato di sospensione,di stordimento e di apparente assenza la Natura.
L'Artista vuol dirci,preannunciarci la prossima scomparsa di questa conoscenza il cui lati negativi sappiano hanno precipitato l'umanità nella superstizione del pensiero religioso più deteriore (...)
Osserva talvolta il regno animale e il regno mitico delle sue creature,del suo bestiario con l'occhio dell'uomo che ha abitato il Neolitico,per alcuni l'età dell'oro dell'umanità (...)
infine,una rappresentazione assolutamente originale,profonda,raffinata capace di parlare all'anima.



 





 


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” When I am making objects, I think of model airplanes made of balsa wood, then covered in thin transparent paper. Or I see decoys and shapes made to attract wild animals. I visited a museum in Alaska that had drawers filled with toys that had been put together, used and collected from previous cultures. I also think of a forest of tall, dark trees covered in moss and moisture, a silent, meditative place. ” - Geoffrey Gorman
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)