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martedì 2 febbraio 2010

Dal diario emerge che Mengele "dottor morte" era un grande ammiratore dell'arte italiana

 Dal diario emerge che Mengele era un grande ammiratore dell'arte italiana: musica, pittura, scultura, architettura. La «nemica» Inghilterra viene citata per il teatro e le scienze,  l'Italia risulta terza dietro alla Germania.

Sotto un estrato del Corriere della sera.it,una asserzione che non condivido per niente semplicemente perche nella mole di dati biografici pervenuti sulla sua vita e sulla sua continua fuga dalle grinfie del Mossad e di altri organismi che gli davano la caccia mai e poi mai è stata ritrovata una sola opera d'arte suscettibile di farcelo intendere come un sincero appassionato amante dell'arte e per conseguenza dotato di una qualche sensibilità spirituale e umana! Al contrario esistono innumerevoli prove sull'amore per il collezionismo d'arte di Goering,morto suicida e lo ripeto nessuna che permetta a Mengele di insozzare oltre al genere umano nella sua complessità anche la sfera delle arti e la sua variegata fauna (...) !

D'accordo per alcuni Hitler era un artista mancato solo perchè all'accademia d'Arte di Vienna lo bocciarono sonoramente dei proffessori ebrei (...) Sembra che siano parecchi i gerarchi nazisti a darsela pavonegiandosi e scimmiottando le "elite",esibendo certe "sensibilità",una vera smania la loro. 

In quanto al suo diario facile estrapolare e comprendere che scriveva per essere letto,se non da qualche perturbato mentale della sua specie da una ristretto e selezionatissimo gruppo umano che condivide la sua visione di medicastro da strapazzo,uno schizzofrenico paranoide creativo insomma,desumibile dalla prassi con cui ha condotto le sue ricerche mediche,nessun piano organico di ricerca,nessun progetto d'analisi statistica,il massimo dell'improvisazione e una professionalità che più che poggiare sulle acquisizioni della scienza del suo tempo poggiava sulla visione ariana,nazista e sull'esistenza delle razze umane,nulla a che fare con la scienza,la medicina come la si intende da sempre,le sue ricerche poggiano su assunti ideologici,filosofie esoteriche,superstizioni,conclusioni letteralmente campate per aria  pure se condivise da una moltitudine di abbruttiti dalla propaganda del regime; cercava disperatamente conferma attraverso una sperimentazione condotta attraverso" l'intuizione" (la sua ovviamente) una personalità psicopatica-paranoide,il banale tentativo di trovare una spiegazione razionale alla sua pulsione di morte sadica  per aggirare il filtro morale presente nella sua personalità bacata e salvare la sua faccia quando si guardava allo specchio,la sua scientificità era una maschera e sono tanti quelli che in un qualche modo ci sono cascati.

Gli esperimenti medici nei campi di concentramento nazisti

Vero che pare che le sue ricerche siano state per cosi dire acquisite dagli alleati alla fine della seconda guerra mondiale (...) e che il velo di discrezione che le avvolge dà ad intendere che potessero avere una qualche utilità,un qualche fondamento scientifico...Altrettanto vero che chi ha studiato le famose ricerche di Mengele ha scoperto ben presto che non contenevano nulla di rilevante dal punto di vista scientifico e ha vivamente consigliato discrezione dapprima,e la spazzatura in un secondo momento perchè le sue relazioni scientifiche non erano buone neppure per allestire lo scenario di un film dell'orrore di serie B ! La discrezione perchè il semplice fatto di aver potuto pensare che contenessero qualcosa di "utile" rendeva chi le deteneva in un qualche maniera complice degli orrori di cui si è macchiato un medico giunto alla pratica più in virtù del suo fanatismo e del suo risentimento che per autentici meriti scientifici,la solita banalità del male direte voi,ebbene si.

In quanto all'asta non ce la dicono giusta,evidentemente se dovesse divenire pubblico il diario cio accenderebbe una curiosità spaventosa,morbosa sulle sue famose ricerche ancora detenute da un governo e a distanza di oltre mezzo secolo e ancora coperte dal segreto ! Quanto basta a imbarazzare seriamente certe politiche e quello che è certo non hanno la minima intenzione di sentirsi dire: " ma insomma cosa c'è in quelle "famose ricerche tanto segrete? " Ne tantomeno essere sollecitati a renderle pubbliche,ne scaturirebbe uno sputtanamento epocale! La triste constatazione;nel dopoguerra non solo la Germania condivideva certe idee "fantasiose",antiscientifiche e la loro spaventosa inumanità! E poi verrebbe un po meno la demonizazione della nazione che l'ha generato il male (bravi gli austriaci a far credere che Hitler era un tedesco!) di cui è stata investita la Germania sino ad oggi,un peso intollerabile per le generazioni future,aspettiamoci qualche sorpresa negli anni a venire e polemiche a non finire,semplicemente perchè c'è un paese che ne ha pieni i coglioni di senrirsi additare come patria del male assoluto nella lunga storia dell'umanità!

Haaretz: non ci sono state offerte Annullata l'asta dei diari di Josef Mengele,nel documento, trovato in Brasile, brani inquietanti:il "dottor morte" si compiace di aver salvato una mucca.

Il film del 1978: «I ragazzi venuti dal Brasile»
Gemelli, biondi e con gli occhi azzurri. Ecco i brasiliani «ariani» di Mengele (fatto negato dal governo brasiliano)
Dal diario emerge che Mengele era un grande ammiratore dell'arte italiana: musica, pittura, scultura, architettura. La «nemica» Inghilterra viene citata per il teatro e le scienze (dove l'Italia risulta terza dietro alla Germania). Ma viene fuori anche la barbarie di un uomo pronto a salvare la vita a una mucca dopo aver mandato a morte centinaia di migliaia di persone. «Ieri una mucca era rimasta imprigionata nel fango - racconta Mengele in un brano riportato dal quotidiano tedesco Bild - ed è stato abbastanza difficile tirarla fuori. Le ho dato da mangiare e da bere». Il medico descrive anche l'avvistamento di una scimmia nella foresta. Nelle sue memorie del dopoguerra, il "dottor morte" non smentisce però le inclinazioni razziste, per esempio quando suggerisce la necessità di «sterilizzare le donne con geni imperfetti» e di «sterminare ogni essere inferiore». Nessun pentimento trapela dalle pagine: «Il vero problema - scrive - è definire quando vale la pena di far vivere la vita umana e quando deve essere sradicata». Mengele prevede che il 90% della popolazione umana morirà di fame a causa della sua stupidità e il 10% sopravviverà, come accadde per i rettili quando si estinsero i dinosauri.

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