google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: Con passi senza eco si accoppiavano prolifici nei meandri della nostra mente

giovedì 14 gennaio 2010

Con passi senza eco si accoppiavano prolifici nei meandri della nostra mente

"  Queste fotografie sono del Fotografo Russo Alex Andreev, mi permetto di porle in una sequenza particolare e di aggiungervi un commento non molto distante dalla realtà che l'artista denuncia nelle sue foto agghiaccianti,un orrore palpabile denso di sottintesi,una metafora politica terrificante.
Rammentate per quanto vi è possibile che questo è un blog d'Arte e che non di rado mi servo dell'arte per nutrire la passione morale che mi incendia,spero possiate apprezzare questa sequenza che trovo meravigliosamente pertinente al nostro attuale scabroso quotidiano italiano.  "



Stavano tranquilli tra noi abitando il nostro quotidiano con passi senza eco,si accoppiavano prolifici nei meandri più nascosti della nostra mente mentre abbacinati eravamo persi in una surreale fissità ipnotica davanti ai teleschermi...



Alcuni di noi venivano inviati nelle profondità a cercare le loro uova,prediligono gli affratti e l'oscurità,l'umidità e e la quiete della gallerie senza luce,innocui...osservavano il mondo passargli accando...non li abbiamo mai considerati un pericolo e semmai ci parvero eccentrici,tutto sommato innofensivi...


Altri di noi levavano orazioni in preda a grande paura,preghiere trepidanti in un raccoglimento profondo,auspicavano un salvatore,un liberatore,forse questi nuovi esseri diraderanno la nebbia,l'angoscia che offuscava il loro animo si dicevano più per convincersi che per altro.


L'incubazione lunga godeva di formidabili qualità mimetiche,nessuno sembrava accorgersi di loro,crescevano in mezzo a noi e nessuno se ne curava,erano parte di noi,a ben osservarli un grido d'orrore avrebbe dovuto percuotere le gallerie ....



Di tanto in tanto qualcuno di loro usciva allo scoperto,quasi in tono di sfida si mescolava a noi nelle serate del ritorno,qualcuno avrebbe voluto scorgerli,forse avremmo potuto vederli se solo l'avessimo voluto ma sembra che questi esseri sorgessero dalle profondita remote del nostro stesso animo pure se cosi diversi da noi o almeno come amavamo intenderci.



Sino a che avvenne che ogni anfratto oscuro,ogni galleria aveva il suo abitante misterioso,sempre senza echi parevano danzare riti misteriosi e alieni, ora il paesaggio pure nell'oscurità più assoluta si muoveva,vibrava,la notte popolatissima di chele aveva cessato di essere deserta e pareva persino che lo stesso sole fosse corso a nascondersi in quelle fetide schifose gallerie.


troppo tardi ci siamo accorti che le gallerie,spettrali hanno una fine imprevista,impietosa,inumana,tutte conducono allo stesso baratro,oscuro,profondo,avvolto nel silenzio,neppure la più infima fetida brezza percuote quelli che vi cadono,cioè noi tutti,con negli occhi una fissità surreale di sorpresa....
                                         Michel Abbatangelo

 The horror of Moscow, Russia subway in the works of Alex Andreev, known to us by his “Hermetic Art” series featured some time ago.
Now here’s his view of the Russian subway. “It’s forbidden to make shots in Moscow subway, there are everywhere signs warning not to take pictures and cops checking that everyone obide this. Especially nice shots come out late at night.”
Some cockroaches couldn’t run away when the flash was turned on.


0 commenti:

Posta un commento

"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)