Tutto incomincio in Italia con ABC un giornale in bianco e nero formato tabloid con non poche foto scollacciate,il servizio,lo scoop di quegli anni (correvano gli anni 60) più eclatante fù quello che pubblicava le foto seminude di Tamara Baroni uno scandalo di cronaca che segno una epoca, lo si trovava volentieri dal barbiere e passava di mano in mano,primi esempio di educazione al desiderio nell'italietta di allora,poi venne Playboy e segui a ruota Playmen infine dilago la pornografia su carta e virtuale nel cinema e nel web.
Oggi io memore dei "bei tempi" che furono ripropongo nel blog di tanto in tanto l'Eros e stavolta presentando la più completa raccolta di immagini intorno al desiderio di Araki Nobuyoshi un esploratore non sempre compreso ma che riscuote un successo incredibile con innumerevoli mostre nei musei d'Arte Contemporanea.
Esploratore nel senso che da un lato prende atto delle pulsioni profonde che muovono il desiderio nell'Eros umano e dall'altro le fà emergere ai nostri occhi per spazzare via con sfrontatezza trasgressiva inaudita ogni residua mistica moralista o idealista,nella sua opera "le desir" viene privato di ogni sentimento e con una tecnica compositiva raffinatissima riesce a produrre immagini capaci di turbare l'animo,l'inconscio molto più della banalità cruda della pornografia.
Non lasciatevi trarre in inganno dall'apparenza,non si tratta del culto del Bondage che peraltro sappiamo in Giappone assunto quasi a religione nella cultura Samurai.
Con bondage (in inglese schiavitù, soggezione) si indicano un insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli o più in generale sull'impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire,per Araki non si tratta di questo pur restando il Bondage il mezzo principe nella sua arte per potenziare il significato profondo del mistero che emerge dalla sua opera.
Nulla di torrido nelle immagini,l' atmosfera non è grave,oscura,misteriosa,nera come si suppone dovrebbe essere se si trattasse di una rappresentazione sadomasochistica (...)
Aggiungo una nota,purtroppo questo genere di immagini puo essere apprezzata quasi escusivamente da un pubblico maschile non esistendo una proposta al femminile dell'Eros e del desiderio equivalente come impatto alle immagini di Araki,quando le trovero non manchero di pubblicarle per il diletto visivo,estetico del pubblico femminile del blog.
Continuando a questo post ne seguirà un'altro con quasi l'intiera produzione di Araki,una faticaccia credetemi,sarei felice se contribuiste nei commenti alla discussione intorno ad un tema estremamente serio (niente batture cretine per favore) malgrado sono sicuro di poter contare sull'apprezzamento quasi esclusivamente visivo della sua opera più che per il contenuto intelletuale,i significati e il senso più profondo del suo lavoro.
Se vi affiora alla mente qualcosa del Manga,della cultura Manga non credo che Araki se ne occupi più di tanto,solo citazioni di sfuggita e semmai è il Manga Porno-Dark che lo saccheggia esistendo l'opera di Araki da ben prima che il Manga si popolarizzi,divenga un fenomeno di massa (...)
Potremmo parlare per ore di Araki,ad esempio dello splendido rapporto che tesse con le sue modelle,del suo carattere,degli innumerevoli arresti che ha subito in Giappone con l'accusa di oscenità (...) il pelo pubico in Giappone è tabù,intangibile,infrangibile,inossidabile,subi l'arresto anche il direttore di un museo per aver organizzato una sua mostra,il che è tutto dire.
Infine,verso il centro dell'album fotografico la foto che in Belgio subi un attentato,ve la segnala il commento.
Questa fotografia in Belgio è stata oggetto di un attentato al cocktail molotov,sembra che abbia acceso ferocemente il desiderio di un puritano teocratico ed è la controprova dell'immenso talento di Araki nell'accendere il desiderio.
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Giovanna Sciacca
RispondiEliminascusami Michel, ma io sono poco interessata a questo tipo di argomenti e di arte...(..ma sar... Mostra tuttoà vera arte?). So che, purtroppo, nel mondo esiste tanta sessuomania e che questa sia considerata un piacere, un divertimento, un senso di libertà....io, sarò speciale, non so, ma ho sempre usato il sesso come un qualcosa IN PIU' fra i piaceri della vita, non l'unico, nè...(audite, audite!!!) il più importante... questo mi rende meravigliosamente libera e leggera. Non sono schiava, nè ossessionata dal sesso. Lo vivo con il dovuto piacere e con un bel po' di gioco ed anche "non chalance". Purtroppo, per i maschi, il problema è molto pesante e me ne dispiace! ...mi dispiace anche per le conseguenze sulle donne perché, l'ossessiva dipendenza dal loro corpo, poi spinge i maschi ad odiarle, a bistrattarle e a mortificarle in tutti i modi. A questo aggiungi la fragilità caratteriale dei maschi, la loro mancanza di autocontrollo e di personalità ed eccoli scendere a livelli bestiali, pur di possedere il tanto agognato corpo femminile. A volte, mi viene il sospetto che l'arte, diventi perfino un alibi per un ulteriore mercificazione di quel corpo. Hai mai visto donne che si trastullano a dipingere il pene? o che lo mortificano accostandolo ad una tazza da water, come ho visto fare sul tuo sito con delle gambe femminili? Non vi rendete conto che è anche la mancanza di rispetto per la vostra stessa intelligenza (..???....) che vi spinge a mancare di rispetto alle donne?...e poi dite di amarle!!!???..... anche il Silvio le ama..!!!...(.???.). Ci sono tante di quelle gioie coinvolgenti, esplosive ed appaganti, che quasi quasi, il sesso, più o meno spinto, diventa una robetta un po' banale, sopratutto una mancanza di libertà. Spinti e costretti, ossessivamente, dall'istinto, dalla morbosità, dall'impulso irrefrenabile di possedere, dov'è la libertà? Grande forza, invece, la capacità di dominare il proprio pensiero, di esserNe padroni e non schiavi... e si può scegliere, in piena libertà, cosa fare di noi stessi, perfino di fare del buono ed appagante sesso....