Certamente molti di voi già conoscono Sonia,è una delle artiste che piu stimo,qui l'ultima sua scultura,emerge da un incoscio profondo,ferlile come il mare si potrebbe dire,ha la concretezza rocciosa della barriera corallina nel senso che la vita,le sue dinamiche,le sue pulsioni piu segrete si manifestano con la solidità tipica del Corallo che tesse il suo canto di bellezza pietrificandosi quasi fosse la memoria delle profondità.
Lo possiamo desumere dal colore,dagli azzurri lussureggianti di bagliori violetti,verdi e dai suoi blu incrostati di macchie parassite,dalle cavità,da una sorta di immobilità quasi avviluppata, fluida.
E un che di ingannevole in questa immobilità perchè la ruvida superficie sferoide,butterata,ferita,cicatrici ridotte ma dall'aria lunare, rimandano anche alle presenze vulcaniche del mondo sottomarino,una sottolineatura apparentemente in contradizione con le profondità marine.
A prima vista,sin dall'inizio ho intravisto in questa scultura diverse forme neanche tanto astratte,si dimenano e si avventano l'una contro l'altra e l'artista le ha come fissate nell'azione ricoprendole in seguito delle tracce del tempo,dell'usura,della consumazione sino a farle divenire un tutt'uno esattamente come ci appare la Natura,la vita pur con il suo pallulare di forme,nella sua immensa varietà di forme animate che, ad un occhio superficiale puo essere percepita come un cannibalismo perenne, una manifestazione della vita contro un altra in nome della soppravivenza,della conquista dello spazio e del proprio destino.
L'artista piu o meno inconsciamente e da quel poco che mi è dato di conoscerla ha inteso rimandarci con un linguaggio che sfiora l'astrazione il quadro,il ritratto della violenza selvaggia,titanica,della lotta immane che conduce la vita per affermarsi alla conquista del tempo,dell'essere,del divenire per un destino solo intuito e indefinibile.
E lo sconcerto,la perplessità condita di interrogativi sulla natura del male,della sofferenza e la risposta piu profonda che sia mai stata data in arte,forse il fatto che la vita stessa per le sue specifiche necessità vitali deve nutrirsi di elementi biologici,proteine,vitamine etc,
Tali elementi esistono solo presso altre forme di vita,esse stesse le generano,le estraggono,ed è innegabile,sarebbe abbastanza improponibile una forma di vita che si nutre di cristalli,rocce e pietre e gas!
Oppure tutto questo agitarsi,questa violenza attiene soltanto al una pulsione per certi versi segreta ma sotto gli occhi di tutti,essa si manifesta si attraverso la violenza predatrice ma in definitiva tra i suoi obbiettivi c'è una sorta di fusione,di desiderio di essere,divenire altro,di incorporare o una volontà di potenza immane in cui la vita ridotta a brandelli e frammenti cerca di ricomporsi,ricompattarsi ad annichilire la maledizione di una cattiva e vendicatrice divinità, ed è un azzardo,per ritornare forse alle sue origini identificate nell'atto,nella volontà che l'hanno generata,un'altra divinità forse ne nascerà ?
L'impasto delle forme nella scultura di Sonia,la loro azione,la loro dinamica non sempre è identificabile con la violenza predatrice,se ci fate caso abbiamo anche momenti ludici,di gioco e tracce affettive.
Dunque una rappresentazione della vita in tutti i suoi aspetti di cui alcuni balzano subito all'occhio mentre altri vanno piu sottilmente interpretati.
Non credo che sia finita qui l'indagine profonda che Sonia conduce sulla natura tale quale emerge dal suo inconscio creatore tutto al femminile.
Un'altro aspetto che colgo è che questa opera sembra parlare piu della sedimentazione,cioè di tutto quello che avviene attorno alla scultura stessa (molto concettuale) negli eoni del tempo ricopre del suo vissuto la scultura stessa;cerco di spiegarmi:il racconto dell'artista rappresenta certamente la natura a suo modo ma sopratutto quanto le stà attorno,lo spazio che la ospita,la dimensione in cui essa intereagisce a suggerire un altro componente essenziale alla natura,lo spazio-tempo che...deposita lentamente,impercettibilmente il suo vissuto sensuale,in forme arrotondate e finisce per obbligare tutte le pulsioni animali,incarnate dai viventi ad una fusione obbligata.
Il destino finale della vita forse...ad essere pessimisti un cristallo freddo e inanimato che tutto contiene,memoria universale (in assenza dell'entropia,dell'universo che si ripiega su se stesso e si rigenera) che viaggia nello spazio,ad essere ottimisti l'artista ci parla della gloriosa grandezza del fatto impercettibile nel senso di sostanza,massa,materia,astratto,immateriale,del sentimento,momento imprescindibile della vita sotto qualunque forma si manifesti e che puo soltanto lasciare certe tracce quelle che l'artista fissa con il suo mistero creativo ela sua curiosità esplorativa.
Se volete divertitevi a indovinare,scorgere,scoprire quante forme animali racchiude la scultura e in quali dinamiche,azioni sono coinvolte,farete una constatazione stupefacente!
Se volete divertitevi a indovinare,scorgere,scoprire quante forme animali racchiude la scultura e in quali dinamiche,azioni sono coinvolte,farete una constatazione stupefacente!
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)